Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Mi sorprende:
1. perchè, per prendersi un rischio così, vuol dire che ne hanno bisogno
2. perchè dovrebbero averne nel granaio; citando da un articolo postato da Tommy:
La prima tranche di aiuti è arrivata a quota 20 miliardi: 14,5 provenienti da dieci (non 15) stati dell'eurozona e 5,5 dal Fondo.
Si tratta di maxi-incasso per il Tesoro greco, indubbiamente, ma per nulla trasparente in un momento in cui il mercato reclama a viva voce chiarezza: non è dato sapere con precisione quali spese e oneri sul debito sono coperti dal finanziamento Ue-Fmi e a quali condizioni contrattuali a carico dela Grecia.

L'entità della prima tranche di aiuti ha sorpreso il mercato per due motivi. Per iniziare, l'importo è molto più elevato (più del doppio) rispetto alle stime degli oneri sul debito greco in scadenza ieri. Le sue dimensioni inoltre non rispecchiano la volontà espressa inizialmente dagli stati dell'eurozona, che si ripromettevano di somministrare i prestiti in "piccole dosi" alla Grecia, in virtù di un controllo serrato e severo sui progressi del draconiano piano di austerity adottato dal Governo Papandreou. Il timore che dietro una nuova escalation emergano nuovi "buchi" sui conti pubblici greci mantiene alta la tensione dei trader sul rischio-sovrano.
Il ministero delle Finanze greco si è limitato a dichiarare che i 20 miliardi servono a coprire «esigenze immediate e di breve termine»: quelle immediate sono riconducibili al bond e le cedole in scadenza ieri mentre per il resto l'interrogativo resta aperto.

Cosa ne pensate?

Innanzitutto bisognerebbe verificare se l'ipotesi di tornare sul mercato sia vera oppure non sia aria fritta.
Al momento sono solo fonti ... magari interessate.
 
Grecia valuta emissione titoli a brevissimo in luglio- fonte mkt

martedì 25 maggio 2010 11:56



ATENE (Reuters) - La Grecia potrebbe decidere di emettere titoli a breve sui mercati in luglio per far fronte a scadenze per quasi 5 miliardi di euro. Lo riferisce una fonte di mercato.
"La Grecia sta valutando la possibilità di andare sul mercato in luglio, se le condizioni lo permetteranno. L'ammontare sarà vicino a quello dei titoli a breve in scadenza", spiega la fonte.
A luglio scadono titoli a breve greci per 4,56 miliardi di euro. In particolare, il 16 luglio scadono 2,16 miliardi di titoli a un anno e a sei mesi mentre altri 2,4 miliardi di titoli a 13 settimane vanno rimborsati il 23 luglio.


Mi sembra inverosimile,Primo perchè ad oggi è impossibile capire come sarà il sentiment a luglio,e cmq è troppo presto x ottenere tassi ragionevoli.
Secondo Hanno ottenuto 20mil mi pare ne abbiano spesi circa 9-10 quindi ne hanno di riserva.
Nella Visione + Ottimistica potrebbero emettere a inizio 2011 non prima;)
Sui siti greci non cè nessuna nius in questa direzione
 
Mi sorprende:
1. perchè, per prendersi un rischio così, vuol dire che ne hanno bisogno
2. perchè dovrebbero averne nel granaio; citando da un articolo postato da Tommy:
La prima tranche di aiuti è arrivata a quota 20 miliardi: 14,5 provenienti da dieci (non 15) stati dell'eurozona e 5,5 dal Fondo.
Si tratta di maxi-incasso per il Tesoro greco, indubbiamente, ma per nulla trasparente in un momento in cui il mercato reclama a viva voce chiarezza: non è dato sapere con precisione quali spese e oneri sul debito sono coperti dal finanziamento Ue-Fmi e a quali condizioni contrattuali a carico dela Grecia.

L'entità della prima tranche di aiuti ha sorpreso il mercato per due motivi. Per iniziare, l'importo è molto più elevato (più del doppio) rispetto alle stime degli oneri sul debito greco in scadenza ieri. Le sue dimensioni inoltre non rispecchiano la volontà espressa inizialmente dagli stati dell'eurozona, che si ripromettevano di somministrare i prestiti in "piccole dosi" alla Grecia, in virtù di un controllo serrato e severo sui progressi del draconiano piano di austerity adottato dal Governo Papandreou. Il timore che dietro una nuova escalation emergano nuovi "buchi" sui conti pubblici greci mantiene alta la tensione dei trader sul rischio-sovrano.
Il ministero delle Finanze greco si è limitato a dichiarare che i 20 miliardi servono a coprire «esigenze immediate e di breve termine»: quelle immediate sono riconducibili al bond e le cedole in scadenza ieri mentre per il resto l'interrogativo resta aperto.

Cosa ne pensate?


Il resto dei soldi servono per coprire le scadenze dei T-bond (i bot greci per intendersi, spero di non aver sbagliato nome :P)...
Mi sembra strano quindi che tornino sul mercato, anche se qualora emettessero bond solo per istituzionali potrebbero in qualche modo sottostare a impegno di acquisto da parte degli USA o di altri stati.. Sarebbe una sorta di aiuto indiretto.. Ma credo che fino ad anno nuovo non emetteranno...
 
Mi sorprende:
1. perchè, per prendersi un rischio così, vuol dire che ne hanno bisogno
2. perchè dovrebbero averne nel granaio; citando da un articolo postato da Tommy:
La prima tranche di aiuti è arrivata a quota 20 miliardi: 14,5 provenienti da dieci (non 15) stati dell'eurozona e 5,5 dal Fondo.
Si tratta di maxi-incasso per il Tesoro greco, indubbiamente, ma per nulla trasparente in un momento in cui il mercato reclama a viva voce chiarezza: non è dato sapere con precisione quali spese e oneri sul debito sono coperti dal finanziamento Ue-Fmi e a quali condizioni contrattuali a carico dela Grecia.

L'entità della prima tranche di aiuti ha sorpreso il mercato per due motivi. Per iniziare, l'importo è molto più elevato (più del doppio) rispetto alle stime degli oneri sul debito greco in scadenza ieri. Le sue dimensioni inoltre non rispecchiano la volontà espressa inizialmente dagli stati dell'eurozona, che si ripromettevano di somministrare i prestiti in "piccole dosi" alla Grecia, in virtù di un controllo serrato e severo sui progressi del draconiano piano di austerity adottato dal Governo Papandreou. Il timore che dietro una nuova escalation emergano nuovi "buchi" sui conti pubblici greci mantiene alta la tensione dei trader sul rischio-sovrano.
Il ministero delle Finanze greco si è limitato a dichiarare che i 20 miliardi servono a coprire «esigenze immediate e di breve termine»: quelle immediate sono riconducibili al bond e le cedole in scadenza ieri mentre per il resto l'interrogativo resta aperto.

Cosa ne pensate?

Che se la BCE ha fatto un maxi repo semestrale accettando Tds greci some collaterale, prima di fine anno la Grecia non ristrutturerà il debito cmq... a quel punto, inutile lambiccarsi se dargli 5-10 mld euro in più oggi oppure darglieli fra 2 mesi... glieli dai oggi, e fai più bella figura... ;)
 
Che se la BCE ha fatto un maxi repo semestrale accettando Tds greci some collaterale, prima di fine anno la Grecia non ristrutturerà il debito cmq... a quel punto, inutile lambiccarsi se dargli 5-10 mld euro in più oggi oppure darglieli fra 2 mesi... glieli dai oggi, e fai più bella figura... ;)

La mia domanda era un'altra: perchè tornare sul mercato a luglio (!) quando hanno già i soldi per onorare le scadenza. Non è che se li sono spesi per altri (incoffessabili) motivi? I soldi li hanno avuti per una ben precisa destinazione.
Intanto TopGun e Tommy mi chiariscono che potrebbe essere una bufala.
 
La mia domanda era un'altra: perchè tornare sul mercato a luglio (!) quando hanno già i soldi per onorare le scadenza. Non è che se li sono spesi per altri (incoffessabili) motivi? I soldi li hanno avuti per una ben precisa destinazione.
Intanto TopGun e Tommy mi chiariscono che potrebbe essere una bufala.

Questo lo Escludo Categoricamente,sono praticamente in Amministrazione Controllata,non possono fare quello che vogliono.
 
LA GRECIA PUNTA SUGLI INVESTIMENTI DAL MEDIO ORIENTE

Il gruppo navale Abu Dhabi Mar (ADM) ha annunciato nei giorni scorsi l´intenzione di investire nel settore cantieristico greco attraverso l´acquisizione del pacchetto di maggioranza della Hellenic Shipyards, la maggiore compagnia navale del Mediterraneo.
Il Ministro dell´Economia, la Competitività e la Matina Louka Katseli ha affermato che l´accordo assicurerà soluzioni sostenibili per la pianificazione strategica del settore in Grecia, assieme alla creazione di nuovi posti di lavoro.

Nel frattempo, lo Stato del Qatar ha annunciato il proprio coinvolgimento in un investimento da 3 miliardi di euro nella regione industriale di Astakos, sulla costa occidentale.

Lo Stato del Golfo intende partecipare alla realizzazione di un terminale per il gas naturale liquefatto (LNG), di un impianto per la produzione di elettricità mediante nafta e gas e di uno per le biomasse. L´investimento costituirà un passo in avanti nello sviluppo della green economy greca. L´investimento dovrebbe creare oltre 1.500 nuovi posti di lavoro.

Il Qatrar, uno dei maggiori produttori ed esportatori di LNG, trasporterà via nave 400 - 500 milioni di metri cubi di gas presso l´impianto di Astakos, che alimenteranno la centrale elettrica, mentre le eventuali giacenze verranno distribuite ad altre località della Grecia, od esportate in Italia e Bulgaria.
Il terminal verrà collegato alla rete gas ellenica e al gasdotto progettato che collegherà Grecia e Italia. L´impianto genererà 400 - 500 megawatt l´anno. La centrale di Astakos permetterà inoltre di raddoppiare i volumi trasportati verso l´Italia.
Il monossido di carbonio prodotto dall´impianto verrà utilizzato per alimentare la crescita delle alghe, poi a loro volta usate per la produzione di biomasse, permettendo così di far funzionare l´impianto in base al principio del ´ciclo chiuso´, dove ogni elemento prodotto viene utilizzato produttivamente. ENEL dovrebbe costruire un impianto analogo a Venezia.


Marcello Berlich

(Il Portalino.it)
 
Borsa Atene: Ase chiude a -3,4% in assenza segnali positivi


MILANO (MF-DJ)--La Borsa di Atene termina la seduta di oggi con l'indice Ase in calo del 3,4%, a quota 1539,9 punti, in una seduta dai bassi volumi, dopo avere toccato i minimi di un anno.
Tra i mercati dominano le vendite a livello internazionale e vige preoccupazione per il teso scenario politico della Corea e per il comparto bancario europeo dopo il fallimento di una banca spagnola e del progressivo indebolimento dell'euro.
"Mancano segnali positivi al momento, ma non escludo un rimbalzo tecnico nella seduta di domani", afferma un analista.
Affondano Titan, a -7,5%, Piraeus, a -5,1%, National, a -4,4%, Eurobank, a -4%, Ppc, a -3,2% e Opap, a -2,7%
 
http://webstorage.mediaon.it/media/2010/05/20100525_173418_2A9DA9CC_medium.jpg Dl Grecia/ Al via esame Aula Senato. Verso ok stasera Schifani: La seduta di oggi sarà dedicata all'intero argomento



Roma, 25 mag. (Apcom) - Al via nell'Aula del Senato alla discussione generale del dl Grecia che autorizza il prestito dell'Italia ad Atene (per un ammontare massimo di 14 miliardi e 800 milioni nel triennio). Il voto sul provvedimento potrebbe esserci oggi stesso. Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha infatti consentito ad invertire l'ordine dei lavori così come proposto dal Pd e si è deciso di rinviare a domani il dibattito e il voto sul calendario che prevede l'approdo del ddl intercettazioni il 31 maggio prossimo e il contingentamento dei tempi per il provvedimento (il calendario è stato approvato a maggioranza dalla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama e contestato dalle opposizioni). "La seduta pomeridiana di oggi - ha detto il presidente del Senato Renato Schifani - sarà dedicata all'intero argomento Grecia. Domani si passerà al calendario e la seduta che doveva terminare alle 13,30 finirà invece alle 14".
 
CRISI DI LIQUIDITÀ O DI SOLVIBILITÀ?
1. La crisi della Grecia (e del Portogallo) non è una crisi di liquidità, ma di solvibilità quindi ulteriori prestiti sono soldi buttati (“non si risolve il problema del debito con altro debito”).
In realtà, la distinzione tra crisi di liquidità (mancanza temporanea di fondi) e di solvibilità (il debitore non può ripagare, né ora né mai) è molto discutibile. I creditori non sono disposti a rinnovare i prestiti in scadenza, e provocano una crisi di liquidità, proprio perché considerano il debitore non solvibile. Se così non fosse, avrebbero interesse a estendere il credito, permettendo eventualmente al paese di rimborsare il debito. Non solo: in un bel saggio del 1988, Paul Krugman mostra che anche quando è molto probabile (ma non certo) che il paese debitore non sia solvibile, gli stessi creditori potrebbero aver interesse a effettuare nuovi prestiti, pur se si aspettano di perderci. (3) Questo perché, guadagnando tempo, mantengono aperta l’opzione di beneficiare di una (pur improbabile) congiuntura favorevole al paese. Così facendo, potrebbero ridurre le loro perdite rispetto al caso di un default immediato. Ma potrà mai la Grecia rimborsare il debito?
 
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