Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (11 lettori)

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g.ln

Triplo Panico: comprare
2040: saremo già su Marte!

Ma in concreto quante possibilità ci sono che il 2040 vada in default anche se quota intorno ai 60/100..Praticamente se fallisce un Paese zona euro ci sarà un effetto domino.
O sbaglio.?

Si, ma è il lunghissimo periodo che sfugge a ogni possibilità di analisi ragionevole, e che quindi mi fa paura (io sarò sottoterra da un bel po':D).
Ciao, Giuseppe
 

Gaudente

Forumer storico
continuo e continuerò a seguire e sfruttare i notevoli su e giù di questi titoli :).
Scusa ma questa settimana i "su" dove li hai visti ? Se tu avessi comprato martedi' sul panico come avevi annunciato in uno dei tuoi post il giorno dopo avresti comunque preso un'altra mazzata sui denti :rolleyes:
 

tommy271

Forumer storico
Come hanno aperto i titoli decennali sugli spread/bund, tra parentesi l'apertura precedente:

Grecia 760 pb. (750)
Portogallo 311 pb. (296)
Spagna 229 pb. (213)
Italia 143 pb. (143)
UK. 86 pb. (86)
Belgio 82 pb. (79)

In questi ultimi tre giorni, dopo il downgrade di Moody's, il trading range di oscillazione si è spostato da 550/600 pb. ai circa 680/750 pb.
Usualmente aperture e chiusure alte mentre, invece, durante la giornata tende a restringere a seguito degli interventi BCE.
 

tommy271

Forumer storico
GRECIA IN PIAZZA CONTRO RIFORMA PENSIONI

Fiaccati dal caldo torrido e da mesi di proteste, i greci mancano l’obiettivo della manifestazione oceanica contro il progetto di riforma delle pensioni.
Erano circa 1000 le persone in piazza ad Atene, con la colonnina di mercurio che toccava i 40° e lo sciopero della metropolitana che complicava gli spostamenti. Ma il messaggio è stato chiaro, non solo al governo ma all’Europa:
“Non accetteremo che Paesi stranieri impongano termini e condizioni, che decidano come dobbiamo vivere, come la nostra società debba superare la crisi e migliorare la qualità della vita” dice Ilias Iliopoulos, Segretario Generale di Adedy, il principale sindacato della funzione pubblica.
La riforma del sistema pensionistico per Atene è la via obbligata, imposta da Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale, per rimettere in carreggiata i conti pubblici. Il testo rielaborato varie volte dovrebbe arrivare in parlamento entro fine giugno. Pensione a 65 anni e riduzione della somma percepita i punti chiave.


(Euronews)


***
Come già constatato durante le ultime manifestazioni la partecipazione è sempre più scarsa.
Da un lato segnala l'indebolirsi della protesta e dall'altro una ineluttabilità dei sacrifici da sostenere.
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
su e giù: ci sono, eccome!

Scusa ma questa settimana i "su" dove li hai visti ? Se tu avessi comprato martedi' sul panico come avevi annunciato in uno dei tuoi post il giorno dopo avresti comunque preso un'altra mazzata sui denti :rolleyes:

Ciao Gaudente, chi mi segue sul thd dei titoli della nostra Patria sa che i miei timing di entrata e uscita non si riferiscono ai giorni, ma alle settimane o mesi.
Faccio un esempio, controllabile da tutti su questo thd, riferito al 19 6,5%:
- Entrato per la prima volta il 21 aprile a 88,5 e mediato al ribasso fino a poco più di 66 il 7 maggio, con PMC di di poco superiore a 83.
- Uscito massicciamente il 14 maggio a 87 e il 18 maggio a poco più di 88.
- Iniziato rientro soft il 19 maggio a poco più di 86 e attualmente in incremento intorno a 82.

Dove è la mazzata che ho preso sui denti? Forse nelle prossime settimane? E questo non lo so :D.
Ciao, ciao, Giuseppe
 

tommy271

Forumer storico
Bruxelles, leader Ue al lavoro per prevenire nuove crisi debito

giovedì 17 giugno 2010 07:43



BRUXELLES (Reuters) - I leader dell'Unione europea sperano di trovare oggi un accordo sulle modalità per rafforzare la disciplina di bilancio e il coordinamento della politica economica, così da mostrare ai mercati finanziari che sono in grado di impedire il ripetersi di una crisi debitoria della zona euro.
I capi di Stato e di governo dei 27 e la Commissione europea lavoreranno anche a rendere più stringenti le regole finanziarie per contribuire a prevenire un'altra crisi economica mondiale. Tra i provvedimenti allo studio, anche un'imposta per garantire che le banche paghino per eventuali crisi future.
I leader europei hanno già concordato la messa in opera di una rete di sicurezza da 500 milioni di euro per aiutare i paesi in difficoltà che usano la moneta unica europea e un meccanismo di aiuto da 110 miliardi di euro per la Grecia.
Ma nonostante le ripetute smentite, non hanno dissipato il timore che la Spagna segua la Grecia cercando aiuto finanziario.
"L'agitazione sul mercato dei debiti sovrani ha gettato un'ombra seria sulla stabilità finanziaria in Europa, che potrebbe... far deragliare l'ancora nascente ripresa dell'economia reale", ha detto ieri il commissario europeo agli Affari monetari Olli Rehn.
E' probabile che nel vertice di oggi -che dovrà rivedere le conclusione di una task force costituita per valutare le riforme che dovrebbero impedire l'accumularsi del debito aumentare la cooperazione e istituire un meccanismo permanente d'aiuto per i paesi in difficoltà coi debiti - ci sia uno sfoggio di unità.
La mancanza di segni di solidarietà potrebbe aumentare il nervosismo del mercato che ha già contribuito a far scendere le quotazioni dell'euro e dei mercati azionari.
I leader europei concorderanno ampiamente sulla necessità di un più stretto coordinamento della politica economica, o "governo economico", e di una più stringente regolamentazione finanziaria, ma non sembrano tutti d'accordo su come arrivarci.
La cancelliere tedesca Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy hanno dato il "la" lunedì scorso impegnandosi all'unità per difendere l'euro in quella che è stata finora la sua crisi più grave dalla nascita.
Sarkozy ha detto sì alle richieste tedesche di regole di bilancio più severe e ha accettato gli stati della zona euro che violano persistentemente i limiti del deficit dovrebbero essere puniti con la sospensione del diritto di voto, anche se ciò richiede modifiche al Trattato Ue.
Il capo di Stato francese ha anche accettato che un più stretto "governo economico", cioè un maggiore coordinamento della politica economica, riguardi tutti i 27 stati membri e non solo i 16 che usano l'euro, e ha respinto la richiesta di un segretariato dedicato per la eurozona.
Ma i diplomatici Ue avvertono che le differenze rimangono e che la strada sarà lunga, per convincere i mercati e superare la crisi.
 
Stato
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