Imark
Forumer storico
Sulle perpetue delle banche italiane, il problema è che, alla ristrutturazione del debito greco, il mercato colpirà per empatia (in negativo) i Tds, i bancari (oramai vissuti come legati a triplo filo ai Tds) ed i corporate che hanno come mercato domestico quello dei paesi grandi debitori in area euro... o che hanno problemi di crescita a stare nella moneta unica...
PS: a Firenze siamo sotto il monsone: sferze di vento e pioggia, visibilità zero, chicchi di grandine da 2 cm, è appena caduto un comignolo nel palazzo in cui ho l'ufficio... ho voluto chiudere con una nota di ottimismo...
Dopo il tuo incoraggiante messaggio, vado a consumare un magro pranzo...
E' come per le banche greche, nel senso che si diceva: sono banche periferiche, si sono tenute fuori dai casini della finanza strutturata USA, la loro liquidità è quasi tutta di fonte interna, proveniente dai depositi dei clienti, poche cartolarizzazioni, poca dipendenza dal mercato dei capitali a breve.
E ai primi tempi della crisi greca si diceva: per fortuna che la Grecia non ha dovuto mettere un euro per salvare le banche...
Poi è finita che le banche greche, almeno per quanto riguarda i perpetuals, ma non solo, sono state travolte dalla crisi del debito sovrano, nonostante alcune di esse non avessero in pancia neanche i TdS nazionali...