Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
I Cds sono affidabili?
null.gif

Morningstar - 07/07/2010 10:18:00
null.gif
null.gif
null.gif


A fine giugno gli swap sul debito greco hanno segnato il record di sempre, ma le autorità si dicono fiduciose. Cosa sono esattamente questi strumenti? La notizia è di quelle che ha fatto tremare il mercato. Nonostante il piano di sostegno di circa 110 miliardi di euro varato dall’Unione europea, il Credit default swap sull’emissione a cinque anni della Grecia ha raggiunto a fine giugno il proprio record storico, abbattendo la soglia dei mille basis point. Le quotazioni sono poi leggermente scese nei giorni a venire, fino ad assestarsi a quota 906 (dati al 2 luglio). Chi vuole proteggersi dal rischio fallimento dei bond greci deve pagare oggi circa il 10% dell’importo assicurato; un costo superiore a quello necessario per i bond argentini e inferiore solo a quelli del Venezuela.
Ciò nonostante, le autorità elleniche si sono definite “fiduciose” sul raggiungimento degli obiettivi fissati per i prossimi anni e sul buonfine degli aiuti. Anche perchè, secondo alcuni osservatori, i Cds non sarebbero così attendibili, visto che spesso sono oggetti di attacchi speculativi.

Cosa sono e come funzionano
Il Credit default swap tecnicamente è un contratto che ha la funzione di trasferire l’esposizione creditizia di prodotti a reddito fisso tra le parti. È il derivato creditizio più usato. In pratica è un accordo tra un acquirente ed un venditore per mezzo del quale il compratore paga un premio periodico a fronte di un pagamento da parte del venditore in occasione di un evento relativo ad un credito (come ad esempio il fallimento del debitore) cui il contratto è riferito. Il Cds viene spesso utilizzato con la funzione di polizza assicurativa o copertura per il sottoscrittore di un’obbligazione. Tipicamente la durata di un Cds è di cinque anni e sebbene sia un derivato scambiato sul mercato over the counter (non regolamentato) è possibile stabilire qualsiasi durata.
Quindi, la quotazione di un Cds può fornire una stima del rischio insito nelle obbligazioni assicurate. Più uno swap è caro, più il default del creditore è probabile, almeno in teoria.
Insomma, i Cds possono essere considerati semplici contratti assicurativi. Se compro dei bond (governativi o corporate), mi posso coprire dal rischio di default del creditore tramite questi strumenti. Ma i Cds possono essere considerati anche asset puramente speculativi. Una scommessa sul fallimento di una azienda o addirittura di un Paese. Teoricamente, gli speculatori hanno la possibilità di scommettere sul default di un soggetto e contemporaneamente di operare sui mercati per far fallire lo stesso. È come essere intestatario dell’assicurazione sulla vita di qualcuno e poi avere la possibilità di ucciderlo o assoldare un sicario per farlo fuori.

Rischio sovrano sovrastimato?
L’utilizzo dei Cds è sempre più elevato e determinante sui mercati del credito, ma la loro quotazione riflette davvero il rischio di default? “Il fatto di poter scambiare un unico valore per ogni emittente (invece che una pluralità di obbligazioni), consente di concentrare tutta l’attività degli operatori aumentando, almeno in teoria, l’efficienza di mercato”, afferma Jacopo Ceccatelli, partner di JC&Associati. “Questo, però, è a nostro parere certamente vero per tutti gli emittenti corporate. Per quanto riguarda gli Stati sovrani invece, va sottolineato che in molti casi il rischio controparte (cioè che fallisca la controparte che ha venduto il Cds) può essere più elevato del rischio sottostante (cioè che fallisca l’emittente oggetto del Cds). Per questo motivo il costo dei Cds su Stati sovrani con merito di credito molto elevato (come Germania, Norvegia o Svizzera) tende a sovrastimare il rischio di default”.
“Proprio per la loro liquidità e facilità di trattazione”, prosegue Ceccatelli, “i Cds sono da un lato lo strumento ideale per la speculazione, ma dall’altro anche l’indicatore più efficiente per determinare le tendenze di mercato di breve periodo”.

Verso il divieto?
Negli ultimi mesi, numerosi economisti e politici si sono fatti avanti chiedendo un vero e proprio divieto dell’utilizzo dei Credit default swap, proprio per la loro natura speculativa. Lo scorso mese, anche la Commissione Ue ha dichiarato di essere al lavoro per “limitare temporaneamente o vietare le vendite allo scoperto e i Cds in situazioni di emergenza”. Anche se ad oggi non c’è niente di deciso, l’azione dovrebbe venire coordinata a livello europeo attraverso l’Esma, l’Autorità Ue di vigilanza sui mercati.
 
Grecia: nuovo sciopero contro riforma pensioni, test per governo

giovedì 8 luglio 2010 07:56



ATENE (Reuters) - I lavoratori greci manifesteranno in piazza oggi in vista del voto del parlamento sul piano di riforma del sistema pensionistico, che metterà alla prova la fermezza del governo socialista nell'approvare le misure di austerity.
Nel giorno del sesto sciopero proclamato dai sindacati dall'inizio dell'anno, i voli in arrivo e in partenza resteranno a terra per diverse ore, i traghetti non si muoveranno dai porti e gli uffici pubblici resteranno chiusi.
"Rifiutiamo la legge di riforma del sistema pensionistico, una legge che mina i principi fondamentali", spiega Yannis Panagopoulos, a capo del sindacato del settore privato Gsee. "Non smetteremo di combattere".
Si prevede che a mezzogiorno migliaia di persone marceranno fino al parlamento, dove si discute la riforma che taglia le pensioni anticipate e innalza l'età pensionabile.
La riforma rientra nel piano di austerity deciso con Ue e Fmi in cambio del pacchetto di salvataggio da 110 miliardi di euro, stanziato per aiutare il Paese a uscire da una grave crisi del debito.
I parlamentari ieri hanno votato a favore della riforma in una votazione preliminare, risultato che suggerisce che probabilmente il governo socialista -- che ha 157 seggi su 300 -- approverà la riforma oggi nel voto finale, nonostante i dissensi interni.
 
RIFORMA PENSIONI: PRIMO SI DI ATENE

ATENE - Il parlamento greco ha approvato mercoledì sera, con i soli voti della maggioranza di governo, l'insieme del decreto di legge (ddl) sulla riforma delle pensioni contro il quale oggi i sindacati hanno convocato un nuovo sciopero generale (vedi suggeriti). Il testo, che per diventare legge dovra' esser votato oggi di nuovo articolo per articolo, prevede il congelamento delle pensioni e l'elevazione dell'eta' pensionabile per tutti a 65 anni e 40 di contributi.

Il ddl e' passato con 159 suffragi su 298 votanti, cioe' i 157 del Pasok piu' due indipendenti, fra cui l'ex ministro degli esteri del governo di centrodestra Dora Bakoyannis. Contro la riforma si sono espressi i 137 deputati di tutta l'opposizione.
Papandreou aveva affermato che era in gioco ''il futuro delle nuove generazioni'' e che la dolorosa riforma e' necessaria nel quadro del piano di risanamento volto ad evitare la bancarotta e garantire la futura ripresa economica. E ieri da Bruxelles e' giunto il voto positivo dell'Europa sull'attuazione del piano che deve consentire di ridurre il deficit di bilancio dal 13,7% del Pil all'8,1% entro quest'anno e sotto il 3% nel 2012.

(Corriere del Ticino.ch)
 
Apertura usuale sugli spread/bund:

Grecia 883 pb. (867)
Portogallo 301 pb. (297)
Spagna 213 pb. (216)
Italia 155 pb. (154)
UK 75 pb. (76)
Norvegia 69 pb. (71)
Belgio 68 pb. (68)
 
RIFORMA PENSIONI: PRIMO SI DI ATENE

ATENE - Il parlamento greco ha approvato mercoledì sera, con i soli voti della maggioranza di governo, l'insieme del decreto di legge (ddl) sulla riforma delle pensioni contro il quale oggi i sindacati hanno convocato un nuovo sciopero generale (vedi suggeriti). Il testo, che per diventare legge dovra' esser votato oggi di nuovo articolo per articolo, prevede il congelamento delle pensioni e l'elevazione dell'eta' pensionabile per tutti a 65 anni e 40 di contributi.

Il ddl e' passato con 159 suffragi su 298 votanti, cioe' i 157 del Pasok piu' due indipendenti, fra cui l'ex ministro degli esteri del governo di centrodestra Dora Bakoyannis. Contro la riforma si sono espressi i 137 deputati di tutta l'opposizione.
Papandreou aveva affermato che era in gioco ''il futuro delle nuove generazioni'' e che la dolorosa riforma e' necessaria nel quadro del piano di risanamento volto ad evitare la bancarotta e garantire la futura ripresa economica. E ieri da Bruxelles e' giunto il voto positivo dell'Europa sull'attuazione del piano che deve consentire di ridurre il deficit di bilancio dal 13,7% del Pil all'8,1% entro quest'anno e sotto il 3% nel 2012.

(Corriere del Ticino.ch)

Questa penso prorpio sia l'ottima notizia che stavamo aspettando, se oggi lo sciopero fosse "tranquillo" penso che un balzettino in avanti ci potrebbe stare............................;)
 
Questa penso prorpio sia l'ottima notizia che stavamo aspettando, se oggi lo sciopero fosse "tranquillo" penso che un balzettino in avanti ci potrebbe stare............................;)

Speriamo.
D'altra parte non riesco a capire lo sciopero di oggi. Solitamente è una forma di pressione che va attuata prima che venga presa la decisione, in modo da incidere in senso migliorativo o peggiorativo le riforme in discussione.
Scioperare nello stesso giorno di approvazione significa solo testimoniare una voce di presenza, nulla di più.
 
Speriamo.
D'altra parte non riesco a capire lo sciopero di oggi. Solitamente è una forma di pressione che va attuata prima che venga presa la decisione, in modo da incidere in senso migliorativo o peggiorativo le riforme in discussione.
Scioperare nello stesso giorno di approvazione significa solo testimoniare una voce di presenza, nulla di più.

In effetti organizzarlo subito dopo l'approvazione è un po' un controsenso.. Diciamo che ha valenza di protesta, di dissenso, più che di "contrattazione"
 
In effetti organizzarlo subito dopo l'approvazione è un po' un controsenso.. Diciamo che ha valenza di protesta, di dissenso, più che di "contrattazione"

Infatti, la protesta senza la proposta di incidere sulle modifiche alla riforma ha poco senso. Escludendo i fautori del "tanto peggio, tanto meglio".
Oggi, comunque, si voterà in forma definitiva dopo la prima fase di ieri.
 
Infatti, la protesta senza la proposta di incidere sulle modifiche alla riforma ha poco senso. Escludendo i fautori del "tanto peggio, tanto meglio".
Oggi, comunque, si voterà in forma definitiva dopo la prima fase di ieri.

Ma non era prevista la votazione per oggi o per domani?? NOn è che hanno anticipato a ieri sera proprio per non "subire" lo sciopero?
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto