Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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Grecia, Papandreou non soffre crisi: resta popolare nei sondaggi


Piano d’ austerità a parte, la Grecia sostiene ancora il premier George Papandreou. I sondaggi infatti lo premiano, rimane popolare nel Paese nonostante la crisi e le tensioni in politica.
I dati sono del centro Gpo per la tv Mega dal quale emerge che il 59,4% dei Greci è a favore di cambiamenti in seno al governo. Secondo il sondaggio il numero di coloro che esprimono appoggio a Papandreou rimane sostanzialmente lo stesso di prima dell’introduzione del piano di austerita’, a 49,6%.
Tale percentuale sale all’80% tra gli elettori del Pasok, mentre è al 23,7% tra quelli del partito di opposizione di centrodestra Nuova Democrazia (ND). La prima parte dello stesso sondaggio Gpo aveva indicato ieri che il Pasok, a pochi mesi dalle elezioni locali di novembre, sta perdendo colpi a causa della crisi, con il 28,6% contro il 30,6% dello scorso aprile e il 43,9% delle elezioni politiche dello scorso ottobre. L’unico a segnare una forte crescita tra i partiti è quello comunista, con il 9% (rispetto al 7,5% delle ultime politiche) che, secondo gli analisti, potrebbe tradursi in un risultato reale superiore al 13%.


(Blitz Quotidiano)


***
Postato precedentemente in inglese.
 
non so se lo avete già postato ma le aste greche ad 1 mese si terranno il 14 e il 21 settembre
(la fonte è di là, annuncio Reuters)
 
Prima inversione di tendenza sugli spread/bund dei periferici. Oggi vedremo se si tratta di un fatto estemporaneo oppure di un inizio di movimento.

Grecia 934 pb. (948)
Irlanda 354 pb. (366)
Portogallo 331 pb. (337)
Spagna 184 pb. (194)
Italia 154 pb. (166)
 
Iniziativa 5+5, Libia propone allargamento a Grecia ed Egitto

Tripoli, 2 set. (Apcom) - Il leader libico Muammar Gheddafi ha proposto ieri di prendere in esame l'allargamento a Grecia ed Egitto, a partire dal prossimo anno, dell'Iniziativa 5+5, il forum di cooperazione mediterranea che riunisce cinque paesi del Maghreb e cinque paesi del sud dell'Europa. L'Iniziativa 5+5 vede la partecipazione di Mauritania, Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Italia, Malta, Francia, Spagna e Portogallo. Durante la riunione informale di ieri del forum, la Libia ha proposto che in occasione del prossimo summit previsto nel 2011 a Malta i dieci stati si pronuncino sull'allargamento dell'Iniziativa a questi due nuovi paesi, su un segretariato permanente, su nuove misure di preservazione dell'ambiente nel Mediterraneo, sulla proposta libica intesa a limitare l'immigrazione clandestina e sulla calendarizzazione periodica del vertice. La riunione, che si è svolta a Tripoli, ha avuto inizio con due ore di ritardo ed è durata una ventina di minuti. I ministri degli Affari esteri italiano e libico, Franco Frattini e Mussa Kussa, avrebbero confermato il consenso di tutti i presenti alla proposta del leader Gheddafi di allargare il forum a Grecia ed Egitto. L'idea libica, in ogni caso, non è stata ancora ratificata: secondo alcune fonti diplomatiche, infatti, ci sarebbero delle perplessità sull'ingresso del Cairo, che significherebbe introdurre anche la questione mediorientale in un forum esclusivamente dedicato al Mediterraneo. (fonte Afp)
 
Greece debt default seen as ‘unlikely’

By Robin Harding in Washington
Published: September 1 2010 22:32 | Last updated: September 1 2010 22:32



Debt default by an advanced economy such as Greece is “unnecessary, undesirable and unlikely”, according to a report released on Wednesday by the International Monetary Fund.
That contradicts the market consensus that Greece will eventually restructure its debts.
“Markets are overestimating the risk of default,” said Paulo Mauro, one of the authors of the IMF paper.


Once Greece has cut its deficit to zero, it will not need any new borrowing to finance its budget. Many investors believe that, once Greece no longer needs them, it will try to cut its existing debts.
But the IMF authors say that in the eight cases during the past 20 years when an advanced economy with high government debts cut its deficit to zero, none of went on to default.



Examples include Belgium in 1984, Portugal in 1986 and Italy in 1991.
“Once countries have endured the pain of adjustment, they go to great lengths to avoid the pain of default,” said Mr Mauro.
Some economists have argued that Greece will be unable to avoid a default because it needs to drive down wages to become more competitive in the eurozone and that would increase the burden of its debt. But Mr Mauro and his colleagues say that, unlike an emerging market suffering a plunge in an overvalued exchange rate, the adjustment in Greece will be gradual. They point to Ireland’s success in improving its competitiveness.


In a separate paper, IMF economists argue that the US and the UK could probably increase their public debt burden by another 50 per cent of gross domestic product beyond projected 2015 levels without triggering a crisis.
But they say a further 100 per cent would be unlikely.
The IMF expects UK debt to be 91 per cent of GDP in 2015 and US debt to be 110 per cent of GDP.


The authors estimate how much “fiscal space” countries have based on their ability to grow and how responsibly they had handled rising debt in the past.
They find that Greece, Italy, Japan and Portugal are close to the limit while many other countries have limited room for manoeuvre. Countries would need to undertake “fiscal adjustment efforts that are extraordinary by their historical standards”, said Jonathan Ostry, one of the authors of the study.
“You want to maintain a considerable degree of fiscal space – say 50 per cent of GDP away from the debt limit,” he said.


(Financial Times)

***
Da leggere.
Il vento sta girando ...
 
non so se lo avete già postato ma le aste greche ad 1 mese si terranno il 14 e il 21 settembre
(la fonte è di là, annuncio Reuters)

Grazie.
Leggevo "di là" che chiedono insistentemente una tabella sui debiti che la Grecia deve rinnovare ogni anno.
I titoli in scadenza li ha già postati Grisù parecchie volte. Mentre questi dati, tratti da un sito greco ( e già postata), è comprensiva di pagamento cedolare e scadenza dei titoli da rinnovare:

2010 70 MLD (53 già pagati)
2011 55 MLD
2012 58 MLD
2013 53 MLD
2014 70 MLD
2015 76 MLD

Per trovare esattamente la fonte cercate nelle pagine indietro :D.
(Previsioni attuali).
 
Greece debt default seen as ‘unlikely’
Da leggere.
Il vento sta girando ...

Francamente ho ancora parecchi dubbi, il sentiment che osservo è ancora ribassista con i mercati nazionali che si muovono in accordo con i secondari che peraltro scambiano noccioline.

L'IMF ha un peso secondario in questa faccenda, peraltro tutto questo ottimismo sul ritorno in positivo del deficit greco lo vedo allo stato attuale come una chimera.

Il discorso default è una fesseria per l'economia mondiale ma gli uomini, in particolare i tedeschi insegnano qualcosa in tal senso, hanno costellato la loro storia di idiozie delle quali si sono poi pentiti.

Di soluzioni definitive ce ne sarebbero molte, in linea teorica la BcE dovrebbe garantire non solo le banche ma anche i paesi membri dell'euro altrimenti non ha senso come istituzione. I prestiti potrebbe, e poteva erogarli direttamente anche in passato, così come potrebbe acquistare dal mercato secondario il debito greco in un istante isolandone gli effetti anche sull'altra corbelleria finanziaria dei CDS.

La germania non sarà mai d'accordo, hanno trovato una serie di politici incapaci in europa che gli hanno consentito di portare avanti il loro giochetto. Ora loro hanno GDP in crescita mentre il resto dell'area euro vivrà tra debito, disoccupazione e debiti crescenti.
Il tutto era prevedibile diversi mesi fa anche da un bambino dell'asilo....
 
Francamente ho ancora parecchi dubbi, il sentiment che osservo è ancora ribassista con i mercati nazionali che si muovono in accordo con i secondari che peraltro scambiano noccioline.

L'IMF ha un peso secondario in questa faccenda, peraltro tutto questo ottimismo sul ritorno in positivo del deficit greco lo vedo allo stato attuale come una chimera.

Il discorso default è una fesseria per l'economia mondiale ma gli uomini, in particolare i tedeschi insegnano qualcosa in tal senso, hanno costellato la loro storia di idiozie delle quali si sono poi pentiti.

Di soluzioni definitive ce ne sarebbero molte, in linea teorica la BcE dovrebbe garantire non solo le banche ma anche i paesi membri dell'euro altrimenti non ha senso come istituzione. I prestiti potrebbe, e poteva erogarli direttamente anche in passato, così come potrebbe acquistare dal mercato secondario il debito greco in un istante isolandone gli effetti anche sull'altra corbelleria finanziaria dei CDS.

La germania non sarà mai d'accordo, hanno trovato una serie di politici incapaci in europa che gli hanno consentito di portare avanti il loro giochetto. Ora loro hanno GDP in crescita mentre il resto dell'area euro vivrà tra debito, disoccupazione e debiti crescenti.
Il tutto era prevedibile diversi mesi fa anche da un bambino dell'asilo....

Vedo che verso i tedeschi non sei troppo generoso ... in questo frangente sono comunque d'accordo: l'attuale classe politica tedesca (qualcuno dei "vecchi" si salva) non è all'altezza della situazione.
D'altra parte anche il resto dell'Europa non brilla troppo ...
 
Sales down despite discounts


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Athens retailers report fall in turnover of 25 percent from last year; drop steeper in other parts of Greece

Revenue figures from the summer sales season in the retail sector were disappointingly low, according to data provided by trade groups yesterday.
Encouraging signs arising from increased shopper traffic lasted for just the first 15 days of the sales season, according to the National Confederation of Greek Commerce (ESEE), which said turnover this year fell by an average of 25 percent from 2009 levels. The sales period ran from mid-July until the end of August.
As pointed out by ESEE president Vassilis Korkidis, more shoppers visited retailers over the sales period but there was no increase in revenues, despite the lower prices.
In Athens, the drop in revenues reached between 25 and 35 percent compared to the same period a year earlier, while in Piraeus the drop was about 25 percent.
In other parts of Greece, the figures painted an even bleaker picture.
In Serres, northern Greece, stores reported a drop of up to 65 percent in turnover, while in Edessa, also in the north, it was around 40 percent. Shopkeepers in Kastoria said revenues were up to 45 percent lower than last year.
Consumers are being more careful about their spending habits, resulting in a drop in sales across all retail sectors, and among both small and larger businesses.
An initial drop of 10 percent in revenues during the first two weeks of the sales season was considered to be satisfactory by store owners but this soon gave way to an even sharper drop-off.
In the two-month period leading up to the sales, many retailers had reported 23 percent lower turnover. Data showed that eight in 10 store owners reported a drop in revenues, with the remainder saying revenues were at last year’s levels.
“In many large cities, the drop in turnover was matched by the percentage cut offered by stores on products,” said Korkidis.


(Kathimerini.gr)
 
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