Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (5 lettori)

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sethi

Forumer storico
E provoca e provoca non sia mai detto che l'unione europea approvi .......li voglio vedere i crucchi come se ne escono .....a mio parere è meglio che la piantino lì di fare propaganda elettorale ..........prima o poi si troveranno in braghe di tela ...........
Poni il caso che la Grecia esca ....svaluti , hair cut sul debito ed infine cominci ad esportare in concorrenza con i crucchi .....a ruota Portogallo e magari Irlanda anche se credo che non convenga a quest'ultima......per inciso converrebbe + all'Italia....................


la Merkel ne dovrebbe buttare giù di pastiglie di imodium x rasserenarsi:lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol:




Tommi271 guarda che non voglio polemizzare ma nel mio post lo avevo specificato che non si trattava solo della Grecia .............è questo il motivo che mi ha trovato spiazzato ...........sono solo precisazioni ma amo essere chiaro e sopratutto capire cosa dicono le persone con cui interloquisco
 

Imark

Forumer storico
Continuo a pensare che più di un taglio del nominale si valuterà l'allungamento delle scadenze e la riduzione dei relativi interessi (per questo parlavo in passato del modello Dubai).

La motivazione è semplice, in questo scenario le banche non avrebbero un impatto immediato sui loro bilanci potendo diluire la perdita da mancati interessi in un tempo più lungo.

In ogni caso sarebbe un cattivissimo precedente per l'area euro e l'impatto sui governativi (eccetto bund) sarebbe difficile da prezzare a priori.
In altri termini non credo ci sia un modello che possa anticipare questo scenario che potrebbe essere più costoso per l'area euro che rifinanziare la Grecia per altri tre-cinque anni in attesa di una ripartenza delle economie occidentali (a mio parere peraltro fortemente improbabile nei prossimi anni).

Per questo non ritengo scontato alcuno degli scenari sinora presentati, in un senso o nell'altro (su questo punto sono d'accordo con la probabilità esposta dai CdS da rosso o nero casinò style :D).

Se bastasse... con Dubai, credo si sia guadagnato tempo: il debito resta non ripagabile, se non in virtù di aiuti esterni.

L'assunto alla base dell'accordo con i creditori è che Dubai World (ed un domani altre GRE) siano in una temporanea carenza di liquidità, e che sia opportuno non forzarle a vendere i loro asset oggi perché nel tempo andranno a recuperare valore.

Personalmente, credo che Dubai vada incontro ad un futuro di deflazione, e che gli investimenti di miliardi di dollari nell'immobiliare da quelle parti cesseranno o quasi per molti anni.
 

Grisù

Forumer attivo
E ciò che intendevo sottolineare è il fatto che con il dissolvimento della zona euro determinati paesi comincerebbero a svalutare e di conseguenza ad essere competitivi con la Germania.......poi se la mia è un ottica miope o confusa chiedo scusa ma se non mi date una versione che punto per punto ribatte le mie e una volta vostre opinioni rimango nella mia idea anche se "sbagliata".

E' una riflessione corretta la tua, la concorrenza non si fa solo su un piano produttivo ma coinvolge ad esempio il costo del lavoro.
Basta pensare a quello che avvenne il Irlanda alla fine degli anni '90 con i soli incentivi fiscali. Politiche sul costo del lavoro incentiverebbero delocalizzazioni e nuovi investimenti.

Il problema dell'uscita dalla zona euro da parte di uno o più paesi è che si creerebbe un effetto impoverimento sulla popolazione percepibile immediato per poi ottenere nel medio-lungo periodo effetti positivi sull'economia del paese potendo utilizzare la moneta nazionale come leva.

La gestione del breve periodo fa si che questo scenario sia poco gradito alla classe politica al potere, per cui è più probabile che tale possibilità sia veicolabile coerentemente con un cambiamento significativo (crisi di governo, nuove elezioni, etc.).
 

tommy271

Forumer storico
Tommi271 guarda che non voglio polemizzare ma nel mio post lo avevo specificato che non si trattava solo della Grecia .............è questo il motivo che mi ha trovato spiazzato ...........sono solo precisazioni ma amo essere chiaro e sopratutto capire cosa dicono le persone con cui interloquisco


Ciao Sethi, tutto chiaro.
A volte, scrivendo, non ci si intende troppo: è un limite dei forum. Magari si interpreta male.
Capita.
 

sethi

Forumer storico
E' una riflessione corretta la tua, la concorrenza non si fa solo su un piano produttivo ma coinvolge ad esempio il costo del lavoro.
Basta pensare a quello che avvenne il Irlanda alla fine degli anni '90 con i soli incentivi fiscali. Politiche sul costo del lavoro incentiverebbero delocalizzazioni e nuovi investimenti.

Il problema dell'uscita dalla zona euro da parte di uno o più paesi è che si creerebbe un effetto impoverimento sulla popolazione percepibile immediato per poi ottenere nel medio-lungo periodo effetti positivi sull'economia del paese potendo utilizzare la moneta nazionale come leva.

La gestione del breve periodo fa si che questo scenario sia poco gradito alla classe politica al potere, per cui è più probabile che tale possibilità sia veicolabile coerentemente con un cambiamento significativo (crisi di governo, nuove elezioni, etc.).




Si, ci siamo ed è anche quanto sostiene Tommy271, per penso di essere ancora su una via che è condivisa dalla maggioranza degli utenti di questo forum
 

Imark

Forumer storico
OTC ieri sera. Giornata fiacca, con prezzi che cedono qualcosa dopo il rimbalzo degli ultimi giorni. Jessica scrive che mancano i volumi: confermo da uno sguardo a volo radente sui mercati retail che ha pienamente ragione.

Passata la fase delle dismissioni da parte dei fondi che non potevano/non erano interessati a detenere sovereign di fascia inferiore ad un rating "A", quella dei fondi che non potevano/non erano interessati a detenere titoli di rating non IG, quella dei fondi che non potevano/non erano interessati a detenere titoli non presenti in alcuni indici chiave, adesso sostanzialmente si galleggia in attesa degli eventi.

All'orizzonte, però su di una distanza cronologica non brevissima, resta il capire quanto la Grecia tirerà avanti senza una ristrutturazione del debito, sull'assunto che più a lungo dura (salvo il miracolo improbabile del risanamento dei conti), più elevato sarà l'haircut.

Ma torniamo a ieri: il passo indietro dei prezzi è stato marginale sui titoli lunghi, più consistente, ma comunque contenuto, sui corti.

il 2013 - 84,74 (BBML) 84,92 (Xtrakter);
il 2014 - 80,17 (BBML) 80,32 (Xtrakter);
il 2015 - 79,09 (BBML) 79,25 (Xtrakter);
il 2016 - 67,19 (BBML) 67,26 (Xtrakter);
il 2017 - 65,43 (BBML) 65,59 (Xtrakter);
il 2018 - 64,31 (BBML) 64,52 (Xtrakter);
il 2019 6% 67,98 (BBML) 68,18 (Xtrakter);
il 2019 6.5% 70,15 (BBML) 70,36 (Xtrakter);
il 2022 - 64,05 (BBML) 64,07 (Xtrakter);
il 2024 - 59,19 (BBML) 59,24 (Xtrakter);
il 2026 - 61,21 (BBML) 61,44 (Xtrakter);
il 2037 - 56,12 (BBML) 56,84 (Xtrakter);
il 2040 - 56,38 (BBML) 56,55 (Xtrakter);

GGBei 2025 - 51,69 (BBML), non significativo su Xtrakter
GGBei 2030 - 46,45 (BBML), non significativo su Xtrakter

OTC ieri sera: lieve tendenza ribassista sui prezzi di tutti i titoli a schermo, e nulla di specifico da rilevare.

il 2013 - 84,63 (BBML) 84,83 (Xtrakter);
il 2014 - 80,20 (BBML) 80,28 (Xtrakter);
il 2015 - 78,99 (BBML) 79,17 (Xtrakter);
il 2016 - 67,03 (BBML) 67,13 (Xtrakter);
il 2017 - 65,23 (BBML) 65,42 (Xtrakter);
il 2018 - 64,01 (BBML) 64,07 (Xtrakter);
il 2019 6% 67,84 (BBML) 68,12 (Xtrakter);
il 2019 6.5% 69,88 (BBML) 69,86 (Xtrakter);
il 2022 - 63,96 (BBML) 63,90 (Xtrakter);
il 2024 - 59,17 (BBML) 59,27 (Xtrakter);
il 2026 - 61,12 (BBML) 61,30 (Xtrakter);
il 2037 - 56,10 (BBML) 56,40 (Xtrakter);
il 2040 - 56,23 (BBML) 56,55 (Xtrakter);

GGBei 2025 - 50,74 (BBML), non significativo su Xtrakter
GGBei 2030 - 45,86 (BBML), non significativo su Xtrakter
 

sethi

Forumer storico
vado fuori tema x un attimo :
ITALY 5,375% 33 USD 100,9 | VAR% -0,58 % | h 09:40 Tipo Obbligazioni | ISIN US465410BG26 | Mercato - Apertura | Max. 101,38 | Min. 99,42


fortunato chi le ha prese a 99.42 ..........sono cose che capitano poche volte sui tds
..........speriamo che sia stata solo un episodio, altrimenti ci ritroviamo veramente di nuovo
sotto tiro
 

Grisù

Forumer attivo
Se bastasse... con Dubai, credo si sia guadagnato tempo: il debito resta non ripagabile, se non in virtù di aiuti esterni.

L'assunto alla base dell'accordo con i creditori è che Dubai World (ed un domani altre GRE) siano in una temporanea carenza di liquidità, e che sia opportuno non forzarle a vendere i loro asset oggi perché nel tempo andranno a recuperare valore.

Personalmente, credo che Dubai vada incontro ad un futuro di deflazione, e che gli investimenti di miliardi di dollari nell'immobiliare da quelle parti cesseranno o quasi per molti anni.

Non comprendo il ragionamento, come se il debito ad esempio italiano fosse ripagabile in un tempo ragionevole.
A meno di crescite economiche post belliche non vedo in quale modo si potrà far fronte ai debiti storici di molti paesi.

L'aspetto per il quale attualmente un paese viene penalizzato è la sostenibilità del debito ed è palese che se la Grecia dovesse pagare interessi ad esempio all'1% rispetto al 5% o al 10% questo scenario cambierebbe completamente il quadro complessivo del paese.

Basterebbe a quel punto lavorare esclusivamente sugli aspetti di riduzione deficit/PIL per rendere la situazione assolutamente sostenibile, l'inflazione con interessi così bassi consumerebbe parte del debito consentendo la parita di bilancio anche con rapporti deficit/PIL non positivi.
 
Ultima modifica:

tommy271

Forumer storico
The Piraeus Port Authority...



The Piraeus Port Authority (OLP) yesterday invited companies to bid for a contract to transform its former exhibition center into a 30,000-square-meter five-star hotel. The project is closely linked to the nearby construction of a new conference and exhibition center, the expansion of the port’s cruise ship facilities, as well as the creation of a new pleasure craft marina, which are all expected to boost tourism in the northern city, OLP said in a statement. The deadline for bids is December 15.


(Kathimerini.gr)
 
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