Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
uscite dalla Grecia

Io ragazzi in queste settimane passate ho deciso di lasciare la Grecia.
MI sono studiato un pò di perpetue e ho colto al volo la nuova normativa di Basilea3, così ho swictchato (prendedomi la mia minus:rolleyes:) e sono passato su una perpetua che nel giro di 1 settimana mi ha fatto riguadagnare il 10%:eek: (il culo del principiante) del capitale girato.
......mi sembrava giusto dirlo, perchè è facile parlare quando si fanno plus ma anche le minus possono aiutare e insegnare qualcosa ;)
Un caloroso in bocca al lupo a chi è ancora dentro

Ciao Belindo, visto il colpaccio che hai conseguito in una settimana e le ansie in meno che avrai, non posso che dire che hai fatto bene!
Io ed altri restiamo in Grecia, nella speranza di aver visto giusto.
Ciao, ciao, Giuseppe
 
Chiusura di settimana all'insegna della nuvolosità: nella Valla Padana piove mentre in Irlanda diluvia.
Gli spread/bund ci lasciano un quadro sempre più preoccupante di nuove tempeste in arrivo, all'interno del Club Med non possiamo però che rilevare la tenuta dei nostri ellenici insieme a Spagna e Italia. Tenta di frenare anche il Portogallo mentre l'Irlanda sembra ormai avviata su una brutta china.
La situazione è sempre più complessa a Dublino ed il vuoto di proposte per uscirne, altrettanto.

Grecia 893 pb. (896)
Irlanda 453 pb. (424)
Portogallo 408 pb. (412)
Spagna 185 pb. (185)
Italia 157 pb. (160)

Sul fronte dei derivati si respira un poco, proseguono gli sconti sulla Grecia ma le percentuali di default rimangono sono sempre quelle: ieri sera eravamo a 805 punti (813 il giorno precedente) con default al 50,07% (50,58%). Identico orientamento sull'Irlanda con CDS a 464 punti (478) e default al 33,36% (34,24), Portogallo a 391 punti (405) e probabilità default al 29,14% (30,03). Insomma, saldi di fine stagione ...
 
Grecia/ Atene, scontri al Pireo tra poliziotti e camionisti

20:26 - ESTERI- 24 SET 2010

Volevano impedire a traghetto proveniente da Rodi di attraccare

Atene, 24 set. (Apcom) - Incidenti si sono verificati in Grecia tra agenti in assetto anti-sommossa e i leader dei camionisti in sciopero da due settimane, quando questi ultimi hanno tentato di impedire l'attracco di un traghetto arrivato al Pireo, il grande porto di Atene.
Lo hanno riferito i cronisti presenti sul posto. Scagliando pietre contro i poliziotti, che si sono difesi con i loro scudi, circa 150 camionisti radunati da ieri mattina al Pireo hanno voluto bloccare i tir carichi di merci sbarcati dalla nave proveniente da Rodi.
Alcuni manifestanti hanno deciso di inasprire la loro protesta, dopo la legge adottata mercoledì dal parlamento che prevede l'apertura del loro settore alla concorrenza, come chiedono Unione europea e Fondo monetario internazionale (Fmi).
La riforma prevede di ridurre drasticamente i prezzi delle licenze rilasciando, per la prima volta da 40 anni a questa parte, nuove licenze a prezzi ridotti, mentre le 34mila esistenti si trattano fino a 300mila euro l'una.
Questa riforma si inserisce nel quadro di una serie di misure di austerità che mirano a rettificare le finanze del Paese, in grave crisi di bilancio dopo il prestito dell'Ue e del Fmi di 110 miliardi di euro su tre anni.
 
Grecia: accordo con Qatar, investirà 5 miliardi di dollari



ATENE - Il Qatar ha firmato un protocollo d'intesa con le autorità greche con cui lo Stato del Golfo s'impegna a investire cinque miliardi di dollari nell'economia greca. Una pioggia di soldi più che mai benvenuta ad Atene, a beneficio di settori che spaziano dall'energia al turismo, dagli immobili alle banche alle infrastrutture.Secondo una copia del 'Memorandum of Understanding', diffusa dall'ufficio del primo ministro George Papandreou, la Repubblica ellenica e il Qatar - che si muove attraverso il braccio finanziario Qatar Investment Authority - coopereranno per promuovere investimenti e opportunità sulla base di accordi specifici.
Un comitato congiunto dei due Paesi, a doppia presidenza, si riunirà alternativamente ad Atene e Doha ogni tre mesi per valutare di volta in volta opportunità (e necessità) d'investimento.
Papandreou è alla ricerca di capitali esteri pronti ad investire nella Grecia e ad aiutarla a riagganciare la crescita economica, indispensabile per l'imponente sforzo di risanamento fiscale in cui è impegnato il Paese. Prima di tornare alla crescita, che nelle aspettative del governo dovrebbe riaffacciarsi soltanto nel 2012, la Grecia nelle previsioni segnerà una contrazione dell'economia del 4% quest'anno, e del 2,6% il prossimo.
L'accordo - scrive la Bloomberg - sarebbe stato firmato ieri ad Atene alla presenza di Papandreou e del ministro greco Haris Pamboukis, che avrà la presidenza del comitato assieme al rappresentante del Qatar Ahmad M. Al-Sayed, membro del board del fondo sovrano del Paese.

(Ticinonline.ch)

***
Ci auguriamo sia il primo di una futura serie di massicci investimenti dall'estero. Non servono tantissimi soldi per far ripartire la nazione ..., meno di quelli previsti per il salvataggio.
 
GRECIA: LA MACELLERIA SOCIALE DEL GOVERNO PAPANDREOU
FONTE: INTER.KKE.GR

Le misure barbare già approvate e quelle previste dalla "versione aggiornata"

Il Memorandum ridefinito e promosso in Grecia dal governo del PASOK, FMI, UE e dalla plutocrazia greca prevede nuove misure antipopolari con l'obiettivo di ridurre ulteriormente il prezzo della forza lavoro:

Contratti di lavoro

- Prevalenza, per legge, degli accordi aziendali sugli accordi di categoria.

- Possibilità di disapplicare i contratti collettivi, sempre per legge, per le imprese non aderenti alle unioni industriali. Fino ad ora i padroni erano obbligati ad applicare i CCNL quando convalidati dal Ministero del Lavoro.



- Adeguamento del sistema di negoziazione dei contratti collettivi di lavoro alle esigenze dei capitalisti, venendosi a basare su "competitività, costo del lavoro e creazione di nuova occupazione".

- Abolizione di qualsiasi restrizione al lavoro part-time e ai contratti a tempo determinato, attraverso la legge 3846/2010 approvata dal governo lo scorso maggio.

- Estensione del periodo di prova ad un anno (finora era di due mesi). Durante la prova i padroni possono licenziare senza alcun preavviso e risarcimento.

- Attuazione della direttiva Bolkestein che prevede l'abolizione del salario minimo per potenziare gli investimenti.

- Tagli drastici ai già bassi sussidi di disoccupazione per risparmiare 500 milioni di euro.

Previdenza sociale

- "Riforma dei parametri di base del sistema pensionistico, come previsto dalla legge 3836/2010". Ma questo è solo l'inizio. La nuova versione del Memorandum secondo il quale l'aumento della spesa pensionistica pubblica non può superare 2,5 punti percentuali del PIL tra il 2010-60, veicola una nuova offensiva. Nel caso in cui venisse superata tale soglia verranno varate nuove misure per minare il sistema di previdenza sociale.

- Abolizione di qualsiasi garanzia concessa dallo Stato per le pensioni integrative. Secondo il Memorandum "il governo attua una radicale revisione del funzionamento dei fondi pensione pubblici integrativi". L'obiettivo del governo è di non pagare un solo euro del bilancio dello Stato per i fondi pensione complementari. In pratica ciò significa che i fondi integrativi, che riguardano 1.000.000 di pensioni, risultano già in pesante deficit a causa delle politiche del PASOK e ND, e non saranno quindi in grado di garantire le pensioni o solo in minima parte. Inoltre la nuova versione del Memorandum prevede che la spesa per le pensioni resterà stabile anche nel caso in cui il numero dei beneficiari aumenti (oggi 2,8 milioni di lavoratori versano contributi ai fondi pensione integrativi). Ciò porterà alla riduzione drastica delle pensioni.

- Revisione della lista dei lavori usuranti per ridurre la copertura a non più del 10% delle forze del lavoro. L'età pensionabile per le professioni e i settori esclusi si innalzerà di 5-7 anni. Il nuovo elenco si applicherà a decorrere dal 1° luglio 2011 per tutti i lavoratori attuali e futuri.

- Introduzione di criteri severi per le pensioni di invalidità e riesame di migliaia di pensioni di invalidità per una riduzione o sospensione.

Saccheggio dei salari attraverso aumenti fiscali

- Ulteriore aumento dell'IVA con l'aliquota dell'11% portata al 23% per una considerevole quantità di beni e servizi (oltre il 30%).

- Ampliamento della base imponibile della tassa sugli immobili drenando 400 milioni di euro dai lavoratori.

- "Tassa verde" sulle emissioni di CO2.

- Congelamento dell'indicizzazione delle pensioni, il che significa che i pensionati perderanno più di 100 milioni di euro.

- Tassazione dei professionisti-artigiani sulla base di un reddito presunto, con un maggior gettito di almeno 400 milioni di euro.

Ulteriori privatizzazioni dei settori strategici

- Ferrovie: nuovi licenziamenti tramite la riduzione del personale del 35%. Aumento delle tariffe, accrescendo i profitti del 55%. Riduzione del salario minimo del 20%. Vendita del patrimonio e concessione delle linee più redditizie ai privati che aumenteranno le tariffe. Chiusura delle linee cosiddette "in perdita", lasciando molte regioni del paese senza servizio ferroviario.

- Trasporti: licenziamenti di massa, riduzione dei salari e abolizione dei diritti dei lavoratori. Aumento dei prezzi dei biglietti del 30-50%. Tagli e chiusura di linee.

- Energia: liberalizzazione del mercato dell'energia e dismissione delle infrastrutture di Public Power Corporation (DEI) e delle risorse energetiche ai privati. Drastico aumento delle tariffe per le famiglie e gli agricoltori del 40-100%.

- Professioni chiuse: loro liberalizzazione aprendo nuovi sbocchi di investimento per i capitalisti. Sotto la pressione dei grandi gruppi, i lavoratori autonomi in questi settori saranno espulsi dal mercato.

Saccheggio del popolo

- Ulteriore riduzione delle indennità e della retribuzione per il lavoro straordinario nelle imprese di proprietà statale. Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso il disegno di legge sui "pagamenti unificati nel settore pubblico" che impongono tagli alle indennità.

- L'applicazione di una gabella di 3 euro per i servizi ambulatoriali negli ospedali pubblici così come il pronto soccorso.

- Aumento del 20-30% delle tariffe per i servizi medici ospedalieri e gli esami.

- Rivalutazione di tutti i restanti programmi sociali al fine di pianificarne l'abolizione.

Il 3 marzo e il 3 maggio 2010 il governo ha varato il peggior pacchetto di misure di austerity dal 1950 e una serie di riforme antipopolari:

- Ha abolito tredicesime e quattordicesime per i dipendenti pubblici e per tutti i pensionati sia del settore pubblico che privato.

- Taglio delle indennità salariali per i dipendenti pubblici del 20%.

- Riduzione dei salari dei lavoratori nelle imprese di pubblica utilità, quelli che non percepiscono alcuna indennità, del 10%.

- Congelamento dei salari e delle pensioni nel settore pubblico e privato per i prossimi tre anni.

- Tagli del 3-10% sulle pensioni oltre 1.400 euro.

- Annullato il pagamento della seconda rata dell'"assegno di solidarietà" destinato ai segmenti più poveri della popolazione.

- Aumento delle aliquote IVA per due volte nel 2010.

- Aumento per la terza volta nel 2010, dell'accisa sui carburanti. Di conseguenza, il prezzo della benzina senza piombo è aumentato del 63%.

- Aumento sempre per la terza volta nel 2010, dell'accisa sulle bevande alcoliche e il tabacco. Dopo l'attuazione delle misure il prezzo delle sigarette aumenterà del 40% rispetto all'inizio del 2010. Per quanto riguarda le bevande l'aumento è pari a 3 euro a bottiglia.

- Ha imposto una tassazione speciale per professionisti-artigiani sulla base delle entrate nel 2009.

- Ha aumentato l'età pensionabile a 40 anni di contributi. Ha abolito il pensionamento con 37 anni di contributi indipendentemente dall'età, nonché il pensionamento con 35 anni di anzianità nonostante il possesso dei requisiti di età.

- Ha imposto drastici tagli sulle pensioni (più del 35%) per effetto dell'ampliamento degli anni su cui calcolare la base pensionabile, dai primi 5 anni degli ultimi 10 a tutta la vita.

- Ha abolito il pensionamento prima dei 60 anni, cancellando il pensionamento anticipato, colpendo soprattutto le madri, in particolare con prole numerosa.

- Ha ridotto del 6% all'anno le pensioni di quelli che con 40 anni di contributi hanno "osato" andare in pensione prima dei 65 anni.

- Ha demolito il sistema pensionistico dei dipendenti pubblici.

- Ha imposto alle donne di lavorare dai 5 ai 17 anni in più, in nome della loro equiparazione agli uomini.

- Ha introdotto un meccanismo di adeguamento automatico delle pensioni alla speranza di vita, che costringerà a lavorare fino all'età di 70 anni.

- Ha introdotto un meccanismo di verifica della situazione economica prima di concedere la pensione (means-tested pension), che precipita la previdenza sociale al rango di un sussidio, comunque non erogato prima dell'età di 65 anni. - Ha ridotto drasticamente la spesa statale per le pensioni che da ora in poi riguarderà solo le pensioni di base. Viene così abolito il finanziamento tripartito del sistema di previdenza sociale.

- Ha riunito i fondi pensione in tre fondi.

- Ha abolito gli accordi collettivi di lavoro e salario minimo. Ha approvato una normativa per una retribuzione di ingresso per i giovani disoccupati di lunga durata. Con il pretesto di creare occupazione per i giovani e i disoccupati di lunga durata ha cancellato il salario minimo (oggi di 740 euro) creando la "generazione dei 500 euro".

- Ha abolito la giornata di 8 ore di lavoro e ridotto la retribuzione per il lavoro straordinario. Ha introdotto "limiti annuali per il calcolo del tempo di lavoro". Pertanto, i lavoratori sono obbligati a prestare lavoro straordinario in un determinato periodo e poi a essere sottoccupati o godere delle ferie in altri. Per il periodo di lavoro straordinario il lavoratore non riceverà il pagamento supplementare finora applicato.

- Ha aumentato la soglia dei licenziamenti di massa nelle imprese che impiegano 21-200 dipendenti.

- Ha imposto drastici tagli sulle indennità di licenziamento del 50%.

Versione originale:

Fonte: Communist Party of Greece - DynamicPage_view br> Link: Communist Party of Greece - All the measures that have already passed and the forthcoming barbarous measures of the ?updated memorandum? br> 15.09.2010

Versione italiana:

Fonte: Resistenze.org - sito di controinformazione del C.C.D.P. - Via Reggio 14 - Torino
Link: http://www.resistenze.org/sito/te/po/gr/pograi19-007509.htm
22.09.2010

Traduzione a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

***
L'alternativa era il piattino di minestra dell'esercito della salvezza ... i provvedimenti - inoltre - sono assolutamente gestibili ed in molti casi equi. Mi auguro vadano in porto.
 
Syria recognises Macedonia despite Greek objections


(AFP)



SKOPJE — Syria has become the 129th country to recognise Macedonia under its constitutional name Republic of Macedonia despite the long-running name dispute with Greece, the two countries said Friday.
According to a joint statement Macedonian Foreign Minister Antonio Milososki and his Syrian counterpart Walid Muallem said they had established diplomatic ties to open "more opportunities for bilateral cooperation".
The agreement was signed in New York where both ministers were attending the United Nations General Assembly.
Syria is now the 129th state to recognize Macedonia under its constitutional name despite Greek opposition since Macedonia declared independence in 1991.
Greece fears that the name Macedonia implies territorial pretensions towards its northern province of the same name. It has managed to successfully block Macedonia's integration into the European Union and NATO.
Macedonian president Gjorge Ivanov also met Greek Prime Minister George Papandreou on the sidelines of the UN meeting.
The rare meeting between the two leaders was aimed at establishing trust between the two countries, but they did not directly discuss their dispute, Macedonian media reported.

***
Anche qui la questione è molto complessa: per fare un esempio terra-terra, sarebbe come se la Slovenia di chiamasse Repubblica Veneta oppure la Svizzera Confederazione Lombarda ...
 
Lemons Island residents commemorate Russian liberators



Sep 25, 2010 10:35 Moscow Time


An event to commemorate Russian soldiers and seamen is getting under way on Greece’s Lemnos Island today. The Greeks are paying tribute to the memory of the Russian Army units that took part in liberating Greece from the Turkish yoke, as well as to the memory of the Cossacks that were interned on the island in 1920-1921 following the defeat of the White Army. A representative Russian delegation is attending the celebrations. The delegation features MPs, priests and Russian Cossacks. The “Russian Days” commemorative event on Lemnos Island has been held annually since a Memorial Cross was erected on the Russian cemetery there in 2004, in memory of the Cossacks and their family members that were put to rest here.

(The voice of Russia)
 
Io ragazzi in queste settimane passate ho deciso di lasciare la Grecia.
MI sono studiato un pò di perpetue e ho colto al volo la nuova normativa di Basilea3, così ho swictchato (prendedomi la mia minus:rolleyes:) e sono passato su una perpetua che nel giro di 1 settimana mi ha fatto riguadagnare il 10%:eek: (il culo del principiante) del capitale girato.
Adesso sono uscito e sono entrato in un altra perpetua che dovrebbe essere più solida per via dell'emiitente, ma ovviamente consapevole dei rischi legati al prodotto.
Mi sembrava giusto dirlo, perchè è facile parlare quando si fanno plus ma anche le minus possono aiutare e insegnare qualcosa ;)
Un caloroso in bocca al lupo a chi è ancora dentro

Ciao Belindo, le vie del recupero sono infinite.
Continua a seguirci.
 
A “Second Package” Coming For Greece?



Greece’s Finance Minister Wednesday met with his German counterpart with the possibility of extending the EUR110 bil. support package being on the agenda.

According to diplomats in Brussels, discussions are already advancing on a technocratic level and several alternatives are being considered. A government official unofficially confirmed the the existence of such consultations with the troika.

The most likely form of extending the support package will be the acquisition (by either the ECB or by the EUR440 bil. European Stability Fund) of government securities falling maturing in the 2013 to 2015 period, when interest payments will absorb more than 8.5% of GDP.

These bonds would be "exchanged" with 20 or 25-year paper with lower interest that will require smaller interest payments in this period.

A second alternative proposed by former executives of the IMF is using Brady Bonds type of paper for "recycling" long term government bonds that can not be refinanced through the international capital markets.

The debate on whether to grant a "second package" (with whatever form) has intensified in recent years.

And this has to do with the "problems" registered in hitting the Memorandum targets and the apparent deterioration in international capital markets. This situation is putting the borrowing costs of Ireland, Portugal, Spain and Greece under pressure.

(Capital.gr)

***
Da leggere.



Seguo il thread da molto tempo e colgo l'occasione per unirmi ai molteplici complimenti che hai già ricevuto circa l'impagabile lavoro di rassegna stampa che stai portando avanti. Come dicevo, colgo l'occasione, poichè ho sentito il bisogno di intervenire per commentare questo post in particolare e ho notato, in un post successivo, che tu giustamente ti aspettavi che venisse in quache modo discusso o che attirasse quanto meno l'attenzione, eppure mi è parso che sia "andato perso" nella successione delle notizie costantemente aggiornate e non gli sia stato dato il giusto rilievo.

Prima di tutto vorrei sottolineare l'ambiguità di questo testo che parla di una ipotetica estensione dell'aiuto per le scadenze intermedie, quelle a medio termine, tramite una sorta di "scambio" con titoli più lunghi e con cedole meno onerose, il tutto mediato da organismi Europei quali la BCE e lo Stability Fund. Ma questa di fatto è una ristrutturazione del debito!

Ora vorrei capire: secondo quel modello gli organismi CEE finanzierebbero direttamente la Grecia (che quindi onorerebbe tranquillamente la carta in circolazione con gli investitori) acquistando dei titoli di debito lunghi e poco onerosi, agevolati, emessi specificatamente per gli organismi Europei prestatori di ultima istanza? O il ruolo di intermediazione si limiterebbe a una sorta di presenza sui mercati secondari per drenare i titoli ai prezzi più bassi (quindi di fatto potendosi poi permettere di convertitrli in titoli meno onerosi per la Grecia, senza poi grandi perdite per l'Europa che li avrebbe comprati a sconto) fino poi a proporre una OPS per i rimanenti titoli sul mercato a condizioni più convenienti (per la Grecia) ?

L'articolo fa menzione ai così detti Brady Bonds. Non ne avevo nozione e leggendo di cosa si tratta su un articolo trovato su Wikypedia, mi sembra di capire che è la solita cartolarizzazione di un debito che può poi essere immesso sul mercato. Ora mi chiedo, non saranno tutti modi di indorare la pillola e ridiscutere comunque il debito senza dichiarare default? E' come se evitare la parola di per se renda la verità meno amara e stabilizzi comunque i mercati.

In fin dei conti l'abbiamo visto fare con celebri casi come GM in cui hanno accompagnato la vicenda in modo progressivo e con prestiti ponte (quest'ultimo termine, per altro, mi fa venire in mente anche la vicenda Alitalia) e la stessa crisi del debito nel comparto automobilistico alla fine è stata superata non senza il default di GM e Chrysler e senza il sacrificio di molti obbligazionisti in seguito a Offerte di Pubblico Scambio con l'obblico di una soglia di adesione minima (penso ad alcuni bond Ford lunghi e a GMAC la finanziaria di GM che ha ottenuto lo status di Banca, potendo poi accedere a una serie di agevolazioni e fondi, non prima di essere riuscita a ristrutturare su base volontaria il suo debito).
Queste OPS "volontarie" sono una discreta fregatura, perchè spesso viene dettata la condizione di una soglia minima di adesioni che DEVONO essere raggiunte. Nel caso della Grecia ad esempio l'Europa potrebbe pretendere, per concedere altri aiuti, che questa riesca tramite Offerte di Pubblico Scambio ad abbassare di un minimo prestabilito l'onere degli interessi e magari ad allungare le scadenze. Se a quel punto la questione viene rigirata all'obbligazionista finale, questo si ritrova nella spiacevolissima situazione di dover decidere per un Hold Out volendo magari difendere il valore nominale dei propri titoli (e aggiungo a buon diritto, a maggior ragione se li aveva acquistati alla pari) o se mandar giù la perdita per evitare il rischio di una perdita ancora maggiore.

:ciao:
 
Ultima modifica:
Seguo il thread da molto tempo e colgo l'occasione per unirmi ai molteplici complimenti che hai già ricevuto circa l'impagabile lavoro di rassegna stampa che stai portando avanti. Come dicevo, colgo l'occasione, poichè ho sentito il bisogno di intervenire per commentare questo post in particolare e ho notato, in un post successivo, che tu giustamente ti aspettavi che venisse in quache modo discusso o che attirasse quanto meno l'attenzione, eppure mi è parso che sia "andato perso" nella successione delle notizie costantemente aggiornate e non gli sia stato dato il giusto rilievo.

Prima di tutto vorrei sottolineare l'ambiguità di questo testo che parla di una ipotetica estensione dell'aiuto per le scadenze intermedie, quelle a medio termine, tramite una sorta di "scambio" con titoli più lunghi e con cedole meno onerose, il tutto mediato da organismi Europei quali la BCE e lo Stability Fund. Ma questa di fatto è una ristrutturazione del debito!

Ora vorrei capire: secondo quel modello gli organismi CEE finanzierebbero direttamente la Grecia (che quindi onorerebbe tranquillamente la carta in circolazione con gli investitori) acquistando dei titoli di debito lunghi e poco onerosi, agevolati, emessi specificatamente per gli organismi Europei prestatori di ultima istanza? O il ruolo di intermediazione si limiterebbe a una sorta di presenza sui mercati secondari per drenare i titoli ai prezzi più bassi (quindi di fatto potendosi poi permettere di convertitrli in titoli meno onerosi per la Grecia, senza poi grandi perdite per l'Europa che li avrebbe comprati a sconto) fino poi a proporre una OPS per i rimanenti titoli sul mercato a condizioni più convenienti (per la Grecia) ?

L'articolo fa menzione ai così detti Brady Bonds. Non ne avevo nozione e leggendo di cosa si tratta su un articolo trovato su Wikypedia, mi sembra di capire che è la solita cartolarizzazione di un debito che può poi essere immesso sul mercato. Ora mi chiedo, non saranno tutti modi di indorare la pillola e ridiscutere comunque il debito senza dichiarare default? E' come se evitare la parola di per se renda la verità meno amara e stabilizzi comunque i mercati.

In fin dei conti l'abbiamo visto fare con celebri casi come GM in cui hanno accompagnato la vicenda in modo progressivo e con prestiti ponte (quest'ultimo termine, per altro, mi fa venire in mente anche la vicenda Alitalia) e la stessa crisi del debito nel comparto automobilistico alla fine è stata superata non senza il default di GM e Chrysler e senza il sacrificio di molti obbligazionisti in seguito a Offerte di Pubblico Scambio con l'obblico di una soglia di adesione minima (penso ad alcuni bond Ford lunghi e a GMAC la finanziaria di GM che ha ottenuto lo status di Banca, potendo poi accedere a una serie di agevolazioni e fondi, non prima di essere riuscita a ristrutturare su base volontaria il suo debito).
Queste OPS "volontarie" sono una discreta fregatura, perchè spesso viene dettata la condizione di una soglia minima di adesioni che DEVONO essere raggiunte. Nel caso della Grecia ad esempio l'Europa potrebbe pretendere, per concedere altri aiuti, che questa riesca tramite Offerte di Pubblico Scambio ad abbassare di un minimo prestabilito l'onere degli interessi e magari ad allungare le scadenze. Se a quel punto la questione viene rigirata all'obbligazionista finale, questo si ritrova nella spiacevolissima situazione di dover decidere per un Hold Out volendo magari difendere il valore nominale dei propri titoli (e aggiungo a buon diritto, a maggior ragione se li aveva acquistati alla pari) o se mandar giù la perdita per evitare il rischio di una perdita ancora maggiore.

:ciao:

Ti ringrazio per il contributo.
In effetti la "news" è stata sottovalutata, ma nel pomeriggio è arrivata una secca smentita da parte di tutti gli interessati: Grecia/UE/Germania ...
Però, come percorso, mi è sembrato abbastanza credibile e tutto sommato, realista.

Certamente, possiamo dire che gli studi di scenario da parte degli "sherpa" non si sono mai interrrotti, tutto è in continua evoluzione.
Tra scenari probabilisti e scenari ipotetici, rimane il fatto che la Grecia, magari, riesca a rimettersi in carreggiata e camminare con le proprie gambe.

Se ci attendono ancora anni "alla giapponese" si potrebbe tirare avanti avendo a disposizione tassi accettabili e contando sulla liquidità ed il sostegno BCE. La concreta possibilità di una ripresa degli investimenti esteri accompagnata da un miglioramento della competitività interna dovuta ai provvedimenti presi dal Governo e quelli in cantiere, farebbero il resto.
La ciliegina sulla torta sarebbe un'inflazione (in area euro) un pò taroccata ... il giusto per riequilibrare le posizioni.

Tanti se e tanti ma ...
 
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