Si, ma il nodo cruciale resta sempre uno: coinvolgimento o meno degli obbligazionisti nella gestione dei debiti sovrani degli stati europei in crisi.
Se allungano le scadenze per ripagare il debito con la UE e rendono permanente il Fondo di Emergenza, ma poi pretendono che il debito Greco venga per così dire "ridefinito" con gli investitori che lo detengono, allora si sta solo giocando con le parole.
La mia paura è che vogliano fare un default, dove necessario, senza chiamarlo col suo nome. D'altra parte pure questo fatto di alludere a "ristrutturazioni ordinate", ridefinizioni del debito "soft".... non vedo cosa aggiungono o tolgono a quello che già si sapeva.
Nessuno teme un quasi azzeramento dei crediti verso un qualunque paese dell'area euro, per quanto disastrato nel bilancio.
Anche le famose quotazioni del "triplo panico", non sono arrivate ai livelli di 20 o 10/100 come i bond GM, Anglo Irish subordinati o altri casi noti di pre-default.
Si sa che nell'area euro un default sarebbe relativamente soft, con uno sconto sul capitale che raggionevolmente non dovrebbe essere sopra il 30/50% che però è già una enormità a ben pensare.
Quindi parlare di "ristrutturazioni ordinate" o di far "partecipare" gli investitori dei costi della crisi del debito, non aggiunge e non toglie nulla a quello che si sapeva. Questa ipotesi va letta come DEFAULT, ne più ne meno.
Ma rischiamo che per l'occasione si inventeranno altri modi di dire per indorare la pillola.
Sui titoli LT2 di Anglo Irish ad esempio, S&P, si è espresso nell'ultimo aggiornamento disponibile, così: "Ratings On Irish Banks' Lower Tier 2
Subordinated Debt Lowered On Reappraisal Of Authorities' Stance".
Bel giro di parole per dire che la palla è passata in mano alla politica Irlandese che in modo coercitivo ha deciso che i possessori di LT2 partecipassero a pieno titolo delle perdite, imponendo un concambio con un nuovo titolo senior con haircut a 20/100
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, pena in caso di hold out, ricevere un centesimo ogni mille nominali
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Senza entrare nel merito del fatto che al limite può essere anche giusto che un titolo subordinato vada a fondo insieme all'emittente AIB che di fatto è fallita, resta la questione che ci si è girato intorno non poco alla questione, prima "proteggendo" con garanzie dello stato Irlandese, praticamente tutti i titoli anche subordinati delle loro banche disastrate per un paio di anni, tanto per stabilizzare i mercati (protezione scaduta a settembre scorso), ora di fatto i subordinati di AIB sono stati mandati in default (più default di così....
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) ma ci si gira intorno con le parole.