Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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A mio parere, Giuseppe, la formula "triplo panico - comprare" ha un senso dopo che si è verificato un evento particolarmente grave (ad es. default di LB) e gli/lo stati/o hanno manifestato la volontà di intervenire in modo sicuro e massiccio. Nel caso dei TdS di Grecia, Irlanda e Portogallo, a mio avviso, sembra che ci stiamo avviando verso il baratro, ma al momento non è affatto chiaro nè se questi paesi riusciranno a uscirne fuori con le proprie forze nè se c'è volonta' politica di salvarli. A mio giudizio, fino a che non sarà fatta chiarezza sul tema della ristrutturazione del debito, la tua formula "triplo panico - comprare"), che ha avuto molta fortuna nel periodo post Lehman, rischia di dissanguare i conti correnti con esiti tutti da verificare. IMHO

Posizione condivisibile, anche perchè il cigno nero potrebbe ancora manifestarsi (es. default/uscita dalla zona euro del paese x).

Politicamente parlando, mi pare che le decisioni di Germania e Francia siano già state prese ovvero difficilmente ci sarà un salvataggio a pioggia per evitare fenomeni inflattivi. E dire che la fed aveva dato un assist alla UE/Bce, sarebbe bastato un QE europeo con il quale acquistare titoli dei paesi in difficoltà (a mio avviso nel gruppo ci sono anche Spagna e Italia).

L'inflazione allo stato attuale mi pare il minore dei mali, soprattutto per investitori e banche.
 
OTC ieri: giornata di tregua, con assestamenti di prezzi e rimbalzi. Nessuna sostanziale novità se non l'arresto della caduta dei corsi. Pressoché nullo l'effetto del buon risultato elettorale del Pasok (come d'altronde era lecito attendersi, giacché i destini della Grecia come debitore si decidono altrove, salvo che per l'eventuale decisione dei greci di sottrarsi ai propri obblighi)

il 2013 - 83,35 (BBML) 83,46 (Xtrakter);
il 2014 - 79,12 (BBML) 79,30 (Xtrakter);
il 2015 - 78,44 (BBML) 78,86 (Xtrakter);
il 2016 - 66,08 (BBML) 66,12 (Xtrakter);
il 2017 - 64,71 (BBML) 64,82 (Xtrakter);
il 2018 - 63,68 (BBML) 64,06 (Xtrakter);
il 2019 6% 69,35 (BBML) 70,10 (Xtrakter);
il 2019 6.5% 70,97 (BBML) 71,56 (Xtrakter);
il 2022 - 70,31 (BBML) 70,37 (Xtrakter);
il 2024 - 61,41 (BBML) 61,63 (Xtrakter);
il 2026 - 63,30 (BBML) 63,33 (Xtrakter);
il 2037 - 55,03 (BBML) 55,49 (Xtrakter);
il 2040 - 55,09 (BBML) 55,40 (Xtrakter);

GGBei 2025 - 52,00 (BBML), non significativo su Xtrakter
GGBei 2030 - 49,98 (BBML), non significativo su Xtrakter

Altra giornata interlocutoria quella di ieri: qualche modesto avanzamento in un quadro di prezzi tendenzialmente stabili. Dal fronte orientale dell'euro dunque nulla di nuovo, e anche la conformazione della curva dei rendimenti non mostra particolari novità rispetto a quanto evidenziato nei giorni scorsi.

il 2013 - 83,62 (BBML) 83,85 (Xtrakter);
il 2014 - 79,45 (BBML) 79,41 (Xtrakter);
il 2015 - 78,98 (BBML) 78,87 (Xtrakter);
il 2016 - 66,45 (BBML) 66,44 (Xtrakter);
il 2017 - 64,73 (BBML) 64,79 (Xtrakter);
il 2018 - 63,87 (BBML) 63,83 (Xtrakter);
il 2019 6% 69,37 (BBML) 69,60 (Xtrakter);
il 2019 6.5% 71,06 (BBML) 71,27 (Xtrakter);
il 2022 - 70,75 (BBML) 70,72 (Xtrakter);
il 2024 - 61,60 (BBML) 61,99 (Xtrakter);
il 2026 - 63,51 (BBML) 63,63 (Xtrakter);
il 2037 - 55,12 (BBML) 55,47 (Xtrakter);
il 2040 - 55,12 (BBML) 54,96 (Xtrakter);

GGBei 2025 - 52,09 (BBML), non significativo su Xtrakter
GGBei 2030 - 49,86 (BBML), non significativo su Xtrakter
 
EU's Van Rompuy Vows to Listen to Concerns Over Merkel's Euro-Crisis Plan

By Jonathan Stearns - Nov 9, 2010 8:00 PM GMT+0100


Tue Nov 09 19:00:00 GMT 2010
European Union President Herman Van Rompuy said he would heed concerns about a German-French push to make bondholders help pay for future sovereign bailouts when crafting a “robust” debt-crisis mechanism due in 2013.

European Central Bank President Jean-Claude Trichet last week signaled worries that forcing investors to foot part of post-2012 rescue bills could hurt the bonds of peripheral euro nations by scaring off investors. Jean-Claude Juncker, who heads the group of euro-area finance ministers, said yesterday that he shares Trichet’s reservations.

The Franco-German friendship is for the euro zone a necessary condition for success, but not a sufficient one,” Van Rompuy said in the text of a speech today in Berlin. “The concerns of all should be taken on board. It is my role to make sure that this happens.”

The comments highlight the diplomatic balancing act of Van Rompuy as he works out the details of European plans aimed at limiting the risk of another Greece-style debt crisis. He and the European Commission -- the 27-nation bloc’s executive arm -- are preparing concrete proposals for December.

Bonds in Ireland, Portugal and Greece have slumped since EU leaders agreed on Oct. 29 to consider German Chancellor Angela Merkel’s call for private holders of sovereign debt to help pay for future euro-area financial crises. French President Nicolas Sarkozy backed Merkel’s plan, which in a first step would extend the maturity period of bonds in indebted states forced to apply austerity measures and, if necessary, would then involve a restructuring with losses for private investors.


German-French Proposal


The German-French proposal feeds into a decision by EU government heads to create a permanent debt-crisis mechanism as of 2013 after being forced six months ago to come up with 860 billion euros ($1.2 trillion) in emergency support. Those taxpayer-financed measures include a 110 billion-euro loan package for Greece and a temporary 750 billion-euro backstop for the euro area as a whole.

Merkel persuaded fellow EU government heads to seek a fast- track amendment of the bloc’s governing treaty to anchor the planned permanent debt-crisis mechanism, saying the goal is “to guarantee the lasting stability of the euro.”

“We all want a robust and credible system to be in place in 2013,” Van Rompuy said today. “It is our duty.”

(Bloomberg)
 
Ciao e benvenuto.
Bini Smaghi sostiene la posizione di Trichet.

Il problema è che Bini conta come il due di coppe in una partita a poker :sad:.
I suoi interventi comunque sono i più avveduti che mi sia capitato di leggere in questi mesi di crisi.

Mi pare che come nel recente passato UE e Bce stiano tardando ad intervenire significativamente, sottovalutando la situazione complessiva che sta diventando poco gestibile. La UE è davvero un carrozzone di poco senso, l'europa in senso stretto si è dimostrato un affare per i tedeschi e un discreto fallimento per diverse altre popolazioni.
 
Buongiorno a tutti.grazie per il benvenuto a tommy e jessica, i cui interventi seguo da un po' di tempo,sempre puntuali e professionali devo dire.complimenti a tutti.spero che ognuno ,nei limiti delle proprie competenze e conoscenze continui a dare il proprio contributo nell'interesse di tutti noi qui..:up:
 
Il problema è che Bini conta come il due di coppe in una partita a poker :sad:.
I suoi interventi comunque sono i più avveduti che mi sia capitato di leggere in questi mesi di crisi.

Mi pare che come nel recente passato UE e Bce stiano tardando ad intervenire significativamente, sottovalutando la situazione complessiva che sta diventando poco gestibile. La UE è davvero un carrozzone di poco senso, l'europa in senso stretto si è dimostrato un affare per i tedeschi e un discreto fallimento per diverse altre popolazioni.

C'è un'altra problematica, in quanto l'ingresso nell'UE è attualmente strutturato come primo passo verso l'adozione della moneta unica (salvo negoziare una opt out) per cui o si fa un passo indietro nella integrazione (si torna ad una situazione in cui si assume che dei membri condividano stabilmente la moneta e degli altri possano tenersi la propria senza dover adottare pattuizioni particolari) o se ne fanno due avanti (si danno effettivi poteri ad un parlamento europeo e ad un governo europeo, con deroghe alla sovranità nazionale, onde impedire il tarocco contabile, ma anche la possibilità per le banche di erogare credito a cani e porci) oppure si tiene tutto così come é, e se un domani un paese, mettiamo la Bulgaria, si trova nei guai per aver taroccato i conti, il conto lo pagano gli obbligazionisti e non il taxpayer tedesco o francese...

Le prime due sembrano politicamente impraticabili, si opterà per la terza.
 
Il problema è che Bini conta come il due di coppe in una partita a poker :sad:.
I suoi interventi comunque sono i più avveduti che mi sia capitato di leggere in questi mesi di crisi.

Mi pare che come nel recente passato UE e Bce stiano tardando ad intervenire significativamente, sottovalutando la situazione complessiva che sta diventando poco gestibile. La UE è davvero un carrozzone di poco senso, l'europa in senso stretto si è dimostrato un affare per i tedeschi e un discreto fallimento per diverse altre popolazioni.

Ad ogni modo credo che solo la trasformazione del Fondo di Emergenza in organismo permanente, potrà porre le condizioni di una tenuta dell'area euro e di una salvezza per la nostra Grecia.
La discriminante rimane quella di non mettere in campo un organismo a spese di noi "vecchi" bondisti ...
 
C'è un'altra problematica, in quanto l'ingresso nell'UE è attualmente strutturato come primo passo verso l'adozione della moneta unica (salvo negoziare una opt out) per cui o si fa un passo indietro nella integrazione (si torna ad una situazione in cui si assume che dei membri condividano stabilmente la moneta e degli altri possano tenersi la propria senza dover adottare pattuizioni particolari) o se ne fanno due avanti (si danno effettivi poteri ad un parlamento europeo e ad un governo europeo, con deroghe alla sovranità nazionale, onde impedire il tarocco contabile, ma anche la possibilità per le banche di erogare credito a cani e porci) oppure si tiene tutto così come é, e se un domani un paese, mettiamo la Bulgaria, si trova nei guai per aver taroccato i conti, il conto lo pagano gli obbligazionisti e non il taxpayer tedesco o francese...

Le prime due sembrano politicamente impraticabili, si opterà per la terza.

La terza, se così sarà, porterà gli investitori fuori dal circuito dei bond periferici.
A quel punto o le banche bilanceranno, acquistando loro i bond governativi (come fanno ora peraltro) e parallelamente emettendo loro debito in pieno schema ponzi oppure ci saranno default ogni x anni per ribilanciare il sistema.

In linea generale questo schema rappresenterebbe l'ennesima porcheria finanziaria e rimanderebbe solo il problema con soluzioni parziali periodiche.
Naturalmente essendo una soluzione politica e non economica non lo escluderei a priori.
 
Greek Market A Tad Lower



Athens stocks are moving lower on Wednesday with investors nervously awaiting the revised figures on the 2009 budget gap.

“Market participants have reacted well to news flow related to the country’s regional and local elections, while they seem to trade cautiously positively ahead of upcoming macro-driven news flow. Declining transaction volumes to around EUR80mn lately seems unavoidable for the time being. For the rest of the week starting today, we expect consolidation to follow,” Eurobank Securities says in its morning report.

“The market΄s upward move during the end of the trading session and the close above the levels of the 30-days moving average (1,538 units) render us positive as to a possible continuation of the GI΄s ascending trend, at least until the region marked by the pass of the 15-days moving average (1,556). That said, however, we note that the Athens market is currently demonstrating an evident weakness to progress further, meaning that volatility is also very likely to prevail today, with specific stocks carrying the weight of a potential GI rise (NBG, Eurobank, HTO). In this context, we expect the Index to trade between the region of the 1,530 - 1,555 units, which consist today΄s pivot point and 1st resistance level respectively,” Pegasus notes.

Across the board, the General Index drops 0.20% at 1,537.93 on a total turnover of 26.04 mil. euro.

(Capital.gr)
 
Intesa May Offer Up To EUR650 Mil. For Polbank



Intesa Sanpaolo SpA’s BoD has given the chief executive of the Italian bank a mandate to make an offer for Polbank, the Polish unit Greece’s EFG Eurobank Ergasias SA an Italian daily reports, according to Dow Jones Newswires.

The board gave Corrado Passera time until Thursday to make the offer for 70% of Polbank, Il Messaggero says, adding that the offer price could range between EUR580 million and EUR650 million, it adds.

(Capital.gr)
 
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