MONITOR PERIFERICI
L'aria che si respira intorno ai "periferici" è sempre grama.
Nonostante un buon inizio di mattinata i nostri ellenici sono dovuti soccombere alle pressioni che spingono al rialzo CDS e Spread/Bund.
Oggi è attesa la conferenza stampa con le "raccomandazioni" della Troika sulle misure correttive da adottare per il proseguio del Memorandum.
Forse sono stato facile profeta sull'Irlanda, ma ieri pomeriggio la coalizione politica che regge il paese si è già sciolta come neve al sole, rendendo ancor più arduo il calmieramento sui mercati.
Tutti si augurano che si vada verso un voto positivo del Parlamento di Dublino ma la maggioranza che si regge su tre voti ne ha già persi due. Tutto è veramente appeso ad uno starnuto.
Poi si andrà certamente a gennaio verso un voto anticipato e la questione si riaprirebbe.
Però intanto guadagnamo qualche settimana, poi vedremo.
Ormai il fuoco è concentrato anche sul Portogallo. 
E' diventato come fare il tiro al piccione: uno dopo l'altro ...
Anche qui la situazione interna è caotica, ma direi più responsabile, tra maggioranza e opposizione. 
A fine mese è atteso il voto definitivo del Parlamento sui provvedimenti anti-deficit mentre è previsto uno sciopero generale che si preannuncia il più imponente dalla Rivoluzione dei Garofani.
Spagna e Italia per il momento risentono lontanamente dei contraccolpi sul fronte periferico ma la volatilità, sul nostro paese, è molto alta: ieri ad esempio lo spread è oscillato di una decina di punti nell'arco di poche ore.
Serve, a questo punto, una reazione più decisa.
Un impegno, molto improbabile, potrebbe venire dalla BCE sul fronte dell'acquisto titoli sul secondario. Il sostegno è troppo debole, ieri abbiamo letto dei 176 milioni messi sul campo a disposizione, con ogni probabilità, dei titoli Irish.
Ma qui servono i miliardi di maggio ... e poi che aumentino pure i tassi dello 0,25%.
Grecia 926 pb. (896)
Irlanda 569 pb. (569)
Portogallo 426 pb. (423)
Spagna 209 pb. (203)
Italia 154 pb. (151)