Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (2 lettori)

[tommy271]

I TITOLI DEI GIORNALI:

The Monday edition of Athens' dailies at a glance.
The reforms and draft laws promoted by the government and changes in public sector mostly dominated the headlines on Monday in Athens' newspapers.

ADESMEFTOS TYPOS: "2011 brings burning draft laws".
AVRIANI: "Greece's political and economic system collapsing".
ELEFTHEROS: "Seven bills burn government and prime minister George Papandreou".
ELEFTHEROTYPIA: "Civil servants' tranfers devastating".
ELEFTHEROS TYPOS: "Kallikratis and unified payroll bring sweeping changes in public sector".
ESTIA: "Who will save economy".
ETHNOS: "Generals 'march' in armed forces fund".
TA NEA: "Lawyers uprising and civil engineers' veto".
VRADYNI: "12 billion euros of new measures a nightmare".


(ana.gr)

 

[ferdo]

con questa agenda da incubo puoi star sicuro di aver mandato a tutti quanti il panettone di traverso

c'è chi si è ubriacato di spumante per dimenticare

 

[Andre_Sant]

nessuna smentita arrivo'?
grazie
ciao

 

[tommy271]

nessuna smentita arrivo'?
grazie
ciao

Penso ti riferisci a "Ta Nea"?
Nessuna smentita.
Anche lo stesso giornale non ha più ripreso l'argomento...

 

[tommy271]

Greek Visible Trade Deficit Narrows In October


12/27/2010 5:22 AM ET



(RTTNews) - Greece's trade deficit narrowed to EUR 1.43 billion in October from EUR 2.34 billion shortfall a year ago, data released by the Hellenic Statistical Authority showed Monday. It represented a fall of 38.6%.
Total value of exports increased 24.6% year-on-year to EUR 1.59 billion.

Excluding oil products, overseas sales recorded an increase of 22.7%.
The total value of imports amounted to EUR 3.02 billion in comparison with EUR 3.61 billion in October 2009, recording a drop of 16.3%. The corresponding change excluding oil products was a drop of EUR 0.28 billion or 9%.

In the first ten months of the year, the trade deficit was EUR 16.83 billion versus EUR 25.58 billion in the corresponding period of the previous year.

***
Migliora il disavanzo commerciale.

 

[Gaudente]

La Grecia è realmente sull'orlo della bancarotta?
Riflessioni su debito pubblico e debito privato:


Is Greece Really Bankrupt? - Seeking Alpha

E' un modo sbagliato di affrontare il problema.
Il debito non va considerato a se stante, ma sottratto dal corrispondente attivo.
A fronte della maggior parte dei debiti del settore privato, ci sono beni reali in garanzia , ed il settore privato nel suo complesso ha in genere piu' attivo che passivo.
Il debito pubblico greco invece non ha un attivo che lo controbilanci (se non l'attualizzazione dei flussi fiscali futuri, che appaiono decisamente insufficienti e attualmente non generano neppure un avanzo primario al lordo degli interessi), e' prevalentemente dovuto ad investitori esteri e la bilancia commerciale non e' assolutamente in grado di generare un surplus che compensi gli oneri finanziari connessi alla posizione finanziaria internazionale netta negativa.
In mancanza della possibilita' di svalutare per restituire competitivita' al paese , apparentemente non c'e' altro esito possibile al di fuori dell'ineluttabile bancarotta.

 

[tommy271]

E' un modo sbagliato di affrontare il problema.
Il debito non va considerato a se stante, ma sottratto dal corrispondente attivo.
A fronte della maggior parte dei debiti del settore privato, ci sono beni reali in garanzia , ed il settore privato nel suo complesso ha in genere piu' attivo che passivo.
Il debito pubblico greco invece non ha un attivo che lo controbilanci (se non l'attualizzazione dei flussi fiscali futuri, che appaiono decisamente insufficienti e attualmente non generano neppure un avanzo primario al lordo degli interessi), e' prevalentemente dovuto ad investitori esteri e la bilancia commerciale non e' assolutamente in grado di generare un surplus che compensi gli oneri finanziari connessi alla posizione finanziaria internazionale netta negativa.
In mancanza della possibilita' di svalutare per restituire competitivita' al paese , apparentemente non c'e' altro esito possibile al di fuori dell'ineluttabile bancarotta.

Gaudente, la tua riflessione è giusta .
Non potrebbe vendersi un'isoletta? .

Comunque, il dato di oggi, sulla bilancia commerciale va verso la direzione opposta.

 

[gianfranco199]

La morale definitiva,da queste considerazioni è di rassegnarsi a perdere il 30 % dell'investimento,per non ritrovarsi (forse)con il 30% del capitale ,post default.Non è minimamente ipotizzabile una ristrutturazione del debito,con allungamento delle scadenze ?

 

[Gaudente]

Gaudente, la tua riflessione è giusta .
Non potrebbe vendersi un'isoletta? .

mi sa che per poter tirare su una cifra sufficiente a risanare la voragine, devono come minimo vendersi sia Creta che l'Eubea

Comunque, il dato di oggi, sulla bilancia commerciale va verso la direzione opposta.

Sicuramente il miglioramento del dato dei primi 10 mesi e' notevole , ma il raffronto e' con il 2009 che e' stato particolarmente disastroso (della serie: rispetto a un cieco pure un orbo pare un occhio di falco)

 

[tommy271]

La morale definitiva,da queste considerazioni è di rassegnarsi a perdere il 30 % dell'investimento,per non ritrovarsi (forse)con il 30% del capitale ,post default.Non è minimamente ipotizzabile una ristrutturazione del debito,con allungamento delle scadenze ?

Questa è una riflessione che spetta ad ogni singolo forumer.

Attualmente, a grandi linee, abbiamo due ipotesi di scenario realistico: entrambi prevedono una tenuta dell'euro senza alcuna fuoriuscita. Con altre ipotesi andiamo su terreni inesplorati (che poi sarebbero i tuoi ...)

C'è la Merkel che vuole il coinvolgimento dei privati nei processi di ristrutturazione del debito (dopo il 2013) con clausole di subordinazione verso le nuove emissioni. Quelle vecchie non verrebbero toccate. Accanto a questo ci sarebbe un riscadenziamento dei prestiti che attualmente riceve la Grecia che andrebbero dilazionati da 5 a 10 anni.

C'è invece il piano "Greco" che oltre al riscadenziamento del debito contratto dalla troika insisterebbe su un coinvolgimento di tutto il debito pubblico (recene e passato) che si attuerebbe attraverso un taglio cedolare ed un allungamento forzato delle scadenze. Senza però colpire il nominale che alla scadenza rimborserebbe a 100.

A grandi linee queste le due opzioni più gettonate.