frmaoro
il Fankazzista
Moneta unica con debiti multipli
di Guido TabelliniCronologia articolo29 dicembre 2010
Storia dell'articolo
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Questo articolo è stato pubblicato il 29 dicembre 2010 alle ore 08:00.
L'ultima modifica è del 29 dicembre 2010 alle ore 09:41.
Come evolverà la crisi del debito sovrano che incombe sull'Euroarea? Poiché non è possibile dare una risposta univoca, è meglio cominciare da alcuni interrogativi che riguardano aspetti fondamentali del sistema economico europeo.
1) Supponiamo che un paese dell'Euroarea sia costretto a ristrutturare o a ripudiare il suo debito pubblico. Può questo paese restare nella moneta unica? In linea di principio la risposta è sì. Questa risposta è stata sancita anche dall'ultimo Consiglio europeo. Nel proporre un meccanismo permanente di sostegno ai paesi dell'euro in difficoltà, il Consiglio ha sottolineato che in futuro i creditori potranno essere costretti a subire delle perdite.
In pratica, tuttavia, la risposta è molto più incerta. Il sistema finanziario europeo è stato costruito sul presupposto che i titoli di stato fossero privi di rischio. L'insolvenza di un debitore sovrano si ripercuoterebbe sul suo sistema bancario, e scatenerebbe una corsa ai depositi. È difficile immaginare che un paese stretto nella doppia morsa dell'insolvenza dello stato e del suo sistema bancario possa restare privo della capacità di stampare moneta.
Il principio che il debito pubblico potrebbe non essere rimborsato è stato ribadito in questi mesi su insistenza della Germania, per sottoporre i governi miopi alla disciplina dei mercati. Ma il sistema finanziario europeo non è pronto per questo tipo di disciplina, tant'è vero che gli stress test condotti nell'estate del 2010 sulle banche europee hanno escluso l'ipotesi di una ristrutturazione del debito sovrano. Molto probabilmente, oggi un paese che non riesce a far fronte al suo debito pubblico sarebbe costretto ad abbandonare l'euro.
2) Può un paese uscire dall'euro senza uscire dall'Unione europea? In linea di principio la risposta è no. Almeno, questa è la conclusione a cui è giunto uno studio recente della Bcc sugli aspetti legali della questione. In pratica la risposta è incerta, perché difficilmente gli aspetti formali possono avere il sopravvento quando la sostanza degli interessi economici e politici è così rilevante. Ma non c'è dubbio che l'uscita dall'euro sarebbe fonte di enormi problemi legali e politici.
di Guido TabelliniCronologia articolo29 dicembre 2010
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L'ultima modifica è del 29 dicembre 2010 alle ore 09:41.
Come evolverà la crisi del debito sovrano che incombe sull'Euroarea? Poiché non è possibile dare una risposta univoca, è meglio cominciare da alcuni interrogativi che riguardano aspetti fondamentali del sistema economico europeo.
1) Supponiamo che un paese dell'Euroarea sia costretto a ristrutturare o a ripudiare il suo debito pubblico. Può questo paese restare nella moneta unica? In linea di principio la risposta è sì. Questa risposta è stata sancita anche dall'ultimo Consiglio europeo. Nel proporre un meccanismo permanente di sostegno ai paesi dell'euro in difficoltà, il Consiglio ha sottolineato che in futuro i creditori potranno essere costretti a subire delle perdite.
In pratica, tuttavia, la risposta è molto più incerta. Il sistema finanziario europeo è stato costruito sul presupposto che i titoli di stato fossero privi di rischio. L'insolvenza di un debitore sovrano si ripercuoterebbe sul suo sistema bancario, e scatenerebbe una corsa ai depositi. È difficile immaginare che un paese stretto nella doppia morsa dell'insolvenza dello stato e del suo sistema bancario possa restare privo della capacità di stampare moneta.
Il principio che il debito pubblico potrebbe non essere rimborsato è stato ribadito in questi mesi su insistenza della Germania, per sottoporre i governi miopi alla disciplina dei mercati. Ma il sistema finanziario europeo non è pronto per questo tipo di disciplina, tant'è vero che gli stress test condotti nell'estate del 2010 sulle banche europee hanno escluso l'ipotesi di una ristrutturazione del debito sovrano. Molto probabilmente, oggi un paese che non riesce a far fronte al suo debito pubblico sarebbe costretto ad abbandonare l'euro.
2) Può un paese uscire dall'euro senza uscire dall'Unione europea? In linea di principio la risposta è no. Almeno, questa è la conclusione a cui è giunto uno studio recente della Bcc sugli aspetti legali della questione. In pratica la risposta è incerta, perché difficilmente gli aspetti formali possono avere il sopravvento quando la sostanza degli interessi economici e politici è così rilevante. Ma non c'è dubbio che l'uscita dall'euro sarebbe fonte di enormi problemi legali e politici.