Ciao tommy un saluto a tutti,
Leggo sempre con interesse le varie view sulla grecia.
La mia idea rimane sempre la stessa ,la volontà politica di chi comanda in europa è quella di prendere tempo.
Sono stati spiazzati tra aprile maggio scorso dalla speculazione feroce sulla grecia e non erano assolutamente pronti a situazioni di questo tipo.
La pezza è stata messa in colpevole ritardo falcidiando il valore dei bond greci(non a caso è stato colpito il paese piu piccolo),la pezza a mio modo di vedere mette le cose a posto fino a dicembre 2012 ,le quotazioni cambieranno ma di fatto i titoli ormai a quei livelli scontano un semidefault,con le nuove norme si potra fare di tutto di piu senza un default che allo stato attuale si verifica appena si mette mano a scadenze taglio cedole e quant'altro.
Efsn serve proprio a questo evitare default che mettano in moto spirali incontrollabili,certamente per la grecia 2 anni forse erano troppi vista la situazione e quindi si dovra fare qualcosa prima ma cosa?
Credo si parli molto e si faccia ben poco di pratico.
Io sono convinto che le ristrutturazioni sono inevitabili per vari paesi,ad esempio il portogallo dovrebbe viaggiare ad un pil del 3.5 per non ristrutturare entro il 2020.
Leggendo il documento primo dell'efsn si legge a chiare lettere che si vuole trasferire il rischio sui bondholders dal 2013 in senso pratico(ristrutturazioni e default)prima del 2013 sulle quotazioni dei titoli in questione agendo con meccanismi straordinari che penalizzeranno solo le quotazioni dei titoli e non le scadenze o le cedole.
Ciao Frank, sempre un piacere leggerti da queste parti.
Credo però che la "pezza", come la chiami tu, messa sui GGB non garantisce nulla sino al dicembre 2012.
Il prestito da 110 MLD viene erogato a tranche trimestrali in base ai risultati ottenuti e concordati.
Se questo non avviene il rubinetto viene chiuso.
Quindi, in teoria, la Grecia potrebbe dichiarare default anche a giugno 2011.
I titoli, attualmente, sono offerti a prezzo di saldo.
Che si parli molto e si faccia poco, è sotto gli occhi di tutti: i tempi della politica e quelli dei mercati sono diversi.
La situazione però non è immobile: siamo molto vicini ad un accordo che potrebbe consentire una radicale inversione sulle quotazioni.
La questione del 2013, se poi verrà risolta così , prevede che a partire da quella data tutte le emissioni dei TdS dell'area euro conterranno delle clausole di subordinazione che varranno solo sulle nuove emissioni, non quelle vecchie.
Ciò varrà per Bund, Oat, BTP, Bonos, GGB e via discorrendo.
Chiaramente ad essere penalizzati saranno i più deboli.