Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (15 lettori)

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tommy271

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Merkel seeks unity with European conservatives on euro stability



Conservative leaders from the EU have met in Finland, aiming to head into a eurozone summit next week with a unified stance. Chancellor Merkel has been pushing her plan to punish states that live above their means.



German Chancellor Angela Merkel met with fellow conservative party leaders from across the European Union in Helsinki on Friday, March 4, pushing a plan she devised with France to strengthen the bloc's common currency.

"Together, we can only safeguard the euro if we are really strong, if we keep order in our households, and if we sharpen the stability pact," Merkel said at the meeting of the European People's Party, an alliance of center-right parties from EU member states.


The stability pact, which sets a public deficit limit of three percent of gross domestic product for eurozone members, has been poorly handled and enforced for years, Merkel said. Her plan to reform the pact involves tough penalties for states that overspend.

European Commission President Jose Manuel Barroso also attended the meeting, telling reporters that while the EU's economic outlook was improving, the bloc had yet to address problems of sovereign debt.

"Part of the problem is that some member states did not respect the strict discipline that was in the European treaties," he said.
The meeting came a week before a eurozone summit in Brussels on March 11.


Merkel seeks unity with European conservatives on euro stability | Europe | Deutsche Welle | 05.03.2011
 
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tommy271

Forumer storico
Europe's Conservative Leaders Call for Conditions on Bailouts



By CHARLES FORELLE

HELSINKI—Europe's conservative leaders, meeting here Friday to plot a response to the Continent's persistent sovereign debt crisis, said they were committed to pushing tough economic reforms as the price of aid to weak states.
They also made clear that private investors who lend to euro-zone countries would, in the future, face losses if those countries got in trouble. So far in Europe's bailouts, taxpayers have paid the entire cost.
"We have to make sure there is really a concrete risk to lose money," said Jyrki Katainen, Finland's deputy prime minister and the gathering's host.
The Helsinki summit assembled 12 leaders from Europe's dominant center-right political grouping, chief among them German Chancellor Angela Merkel. In a statement, the leaders broadly endorsed a Franco-German "competitiveness pact" of economic reforms and a proposal to put numerical targets on how fast indebted countries must decrease their debt loads.
Among the 12 were the prime ministers of Italy and Belgium. Italy, which has high debt itself, had earlier been cool to a numerical debt requirement. Belgium had earlier disagreed with a piece of the competitiveness pact on inflation-linked wages.
It wasn't clear how much the competitiveness pact itself might be softening; Mr. Katainen allowed that it was still taking form.
The meeting of the European People's Party sets the tone for a month of rapid-fire diplomacy aimed at shaping a big-bang answer that has so far eluded Europe.
Next week is a gathering of the 17 euro-zone leaders, which is followed by possibly two meetings of finance ministers, and then another summit of the entire European Union at the end of the month. That event is the self-imposed deadline.
The meeting Friday underscored sharply Europe's North-South divide—between rich and poor, between benefactor and supplicant.
Helsinki is the northernmost capital in the 17-member euro-zone, a city of snowbanks and pine and white birch. The Finns are models of fiscal restraint; they are projected to have the second-lowest deficit this year in the currency bloc, after tiny, rich Luxembourg.
The conservatives' counterpart—the Party of European Socialists, which counts the leaders of Greece, Portugal and Spain—opened its own convention Friday in Athens.
Greek Prime Minister George Papandreou was the only national leader attending. Spain's José Luis Rodríguez Zapatero and Portugal's José Sócrates begged off.
The euro-zone faces a handful of interlocking problems, few of which can be resolved without affecting the others.
First, there is the bloc's main rescue vehicle, the European Financial Stability Facility. It is temporary and can't embark on new rescues after mid-2013. Leaders are debating a permanent replacement, but it required a change to the bloc's founding treaties. There isn't yet agreement on what powers the new fund should have, besides a desire that it be more flexible than the existing fund. If the permanent fund were established, it would raise the question of how to handle the temporary EFSF.
Then there is the matter of the so-called competitiveness pact. Germany wants other nations to sign up for broad economic overhauls, such as balanced-budget laws, older retirement ages in state pension systems and a step toward more-consistent taxation across the bloc.


—Patrick McGroarty and Riva Froymovich contributed to this article.

(European Leaders Seek Conditions on Bailouts - WSJ.com)
 

tommy271

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LA GRECIA E IL LINGUAGGIO DELLE PIETRE


Quando posso, faccio volentieri una visita al Monastero di Morimondo, oggi ridotto a semplice Parrocchia.
L'ambiente ha mantenuto le caratteristiche agresti di quando, all'alba del 1100, arrivarono i primi monaci cistercensi da Morimond, in Francia.
La località si presta dunque alla classica gita fuoriporta o per chi si trova a transitare, per lavoro o in vacanza, in questo angolo di Lombardia.
Si tratta della prima fondazione cistercense in Italia, cui seguì - immediatamente dopo - Chiaravalle a Milano ed in seguito tutte le altre filiazioni che contribuirono, poi, in modo determinante alla rinascita economica (e culturale) dell'Italia (e dell'Europa).
Politicamente l'arrivo dei "monaci bianchi" si colloca tra le dispute tra gli Imperatori tedeschi e il Papato.

La collocazione di Morimondo era, all'epoca, sul confine di influenza tra Milano e Pavia, le due città preminenti all'alba dello sviluppo della civiltà comunale.
Il movimento cistercense (come tutti i movimenti rinnovatori cristiani) era partito dall'esigenza di un ritorno alle origini del cristianesimo, quindi verso una nuova e più aderente accoglienza della Regola Benedettina.
Ecco allora che la Regola dell'Ora et Labora trova piena applicazione: da una parte con la ritrovata passione verso lo studio e la formazione di una nuova classe dirigente (solitamente un figlio maschio delle famiglie più illustri diventa converso e poi monaco) e dall'altra con un ritrovato spirito del "fare".

In questa fase ripartono i grandi cantieri che segneranno la seconda fase del Medioevo, con la costruzione delle Cattedrali.
Nasce il "gotico", un nuovo modello architettonico, definito da molti la parola scolpita sulla pietra.
Nei campi si ricomincia a dissodare la terra.
Le proprietà che furono la preda dello spoglio dei popoli germanici sulla romanità, vengono riunite in grandi latifondi che permettono la ricostruzione di modelli efficienti di gestione, nonchè di importanti risorse e capitali.
Ed è proprio a Morimondo, con le sue risorgive, che i monaci applicano su larga scala quella che sarà l'innovazione fondamentale che darà le basi allo sviluppo di Milano e al suo predominio sull'Italia Settentrionale all'epoca dei comuni: la marcita.
Sarà proprio il raddoppio del taglio del foraggio la nuova base dello sviluppo.

I nostri "monaci bianchi" ebbero il loro momento magico a cavallo del "dugento" poi - come tutte le cose di questo mondo - poco alla volta persero il carattere innovatore e su di loro ebbero il sopravvento nuovi movimenti riformatori.
Per rimanere nell'ambito della cristianità saranno senz'altro i nuovi Ordine "Mendicanti" ad avere la meglio.
Nel frattempo il baricentro si era spostato dalle campagne alle città.
L'Imperatore tedesco aveva troppi problemi in patria per occuparsi dei fatti italiani.
I Monasteri, di conseguenza, non erano più fortezze costruite nella campagna ma nuovi edifici adiacenti le mura cittadine.

Per tornare a noi, e alla nostra visita a Morimondo, che lezione possiamo trarne?
Come dicevo prima, le strutture architettoniche del gotico riflettono un linguaggio che - attraverso la pietra - vuole esprimere un sentimento: la parola di Dio.
Ecco quindi che, con uno sguardo molto attento, possiamo cogliere nella sobrietà dell'edificio un linguaggio nascosto: le asimmetrie nella costruzione, presenti a Morimondo, non sono errori progettuali ma espressioni volute dai "maestri costruttori".
Le imperfezioni rimangono caratteristica del campo umano, mentre la perfezione è solo prerogativa di Dio.

Quando, a volte, vedo tracciare grafici, tabelle, diagrammi con tutta la sequela di calcoli probabilistici degni della migliore tradizione della Scienza Statistica mi chiedo cosa vogliono farmi leggere.
Mi vogliono dire che i percorsi dei nostri titoli di stato ellenici sono ormai prestabiliti? Che il "Mercato" dice questo, che non si può prescindere dalla sua "verità"?
Personalmente, rispetto ai numeri, ho la massima considerazione. Ma sono altrettanto convinto che non basta limitarsi solo a quelli, o alle esternazione del Pimco-Pallo di turno.
Altrimenti basta fare un buon investimento in computer e server, ed armarsi per la battaglia dell'ultimo "tick".

Le questioni sono estremamente complesse, sui nostri titoli intervengono fattori che vanno aldilà dei calcolo degli "gnomi": sono preminenti le considerazioni politiche e geostrategiche che alla fine determineranno il corso degli eventi.
Noi, come al solito, siamo semplici spettatori: gregge al pascolo, con i lupi pronti a farci la festa.
Dobbiamo quindi sviluppare una capacità di analisi che deve andare oltre i numeri e le linee tracciate sulla carta da "analisti" interessati.
Lascio, quindi, volentieri alla Triplice Alleanza delle agenzie di rating l'assegnazione della tripla BBB alla Tunisia ... io rimango più volentieri con la mia doppia BB greca.
Un titolo Junk, spazzatura, secondo la vulgata anglofona. Ma con alle spalle il retroterra europeo, nel senso migliore della tradizione: sia culturale che di supporto economico.

In quest'ultimo anno Papandreou ha iniziato a cambiare la Grecia, sia all'interno che all'esterno.
La collocazione geostrategica degli ellenici rispetto ai vicini è cambiata: nuove opportunità si stanno aprendo.
Nonostante i nostri titoli siano di nuovo rivolti verso il basso nelle ultime settimane, aspetto la primavera marzolina.
I summit che si apriranno nei prossimi giorni possono essere la premessa per un ritorno alla normalità: è quello che ci attendiamo tutti, investitori e cittadini.

Spread/Bund sul decennale, dati Thomson-Reuters, chiusure di venerdì, tra parentesi la chiusura del giorno precedente:

Grecia 900 pb. (874)
Irlanda 613 pb. (604)
Portogallo 431 pb. (422)
Spagna 212 pb. (209)
Italia 162 pb. (158)
Belgio 102 pb. (102)
 
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Giontra

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La visionedi Fitch sulla periferia :)




Eurozona: Fitch, 2011 anno critico per crisi debito sovrano
GIOVEDI' 3 MARZO 2011

Possibile revisione rating Pigs se ripresa sotto attese (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Londra, 03 mar - "Il rispetto dei piani per ridurre i deficit di bilancio e' fondamentale per rafforzare la fiducia nella credibilita' creditizia sovrana", aggiunge Fitch in una nota, rilevando che "malgrado gli scarsi successi dei Governi nel rispettare i precedenti target ufficiali a livello di budget e indebitamento, e' chiaro che dai colloqui intercorsi tra gli analisti di Fitch con importanti funzionari politici che l'impegno politico nei confronti dei target di bilancio del 2011 e' molto forte, inclusa la volonta' di annunciare altre misure, se necessario". L'agenzia osserva che l'assenza del promesso consolidamento fiscale "acuira' le preoccupazioni sulla solvibilita' e provochera' probabilmente azioni negative sui rating sovrani". Gli squilibri macroeconomici che hanno causato una rapida crescita del debito e la bolla dei mercati immobiliari e che hanno reso i Governi e le banche piu' vulnerabili alle avverse condizioni finanziarie vengono affrontati gradualmente e, "man mano che questi squilibri si dipanano, la ripresa di Eurolandia dovrebbe diventare piu' sicura e allargarsi alla periferia malgrado il gap di competitivita' con il 'nocciolo'" della regione. Le economie di Spagna, Grecia, Irlanda e Portogallo sono previste in uscita dalla recessione nel secondo semestre 2011, prosegue Fitch, rilevando tuttavia che se non si riprenderanno come atteso potrebbe rivedere il loro potenziale di crescita nel medio termine, un fattore chiave nella valutazione dell'agenzia sulla sostenibilita' del loro deficit e del credito sovrano. Fitch aggiunge che i suoi rating non tengono comunque conto del rischio di una rottura disordinata di Eurolandia in quanto "l'impegno politico verso l'euro resta estremamente forte" e indica che "molti investitori e operatori aspettano di vedere se i politici europei terranno fede alla promessa di articolare una strategia complessiva per mantenere la stabilita' finanziaria e garantire che l'Eurozona emerga ancora piu' forte dalla crisi e faccia quanto necessario per garantire la stabilita' di Eurolandia". L'agenzia ritiene che, anche se la conclusione di un accordo sara' complicata dalle elezioni regionali in Germania, e' imperativo che l'Eurogruppo e i summit dell'11 dell'Eurogruppo e del 24-25 marzo dell'Ue "delineino misure credibili e concrete per risolvere l'attuale crisi e rafforzare la governance fiscale ed economica di Eurolandia". Vi sono inoltre forti attese quanto all'aumento della capacita' di prestito e della flessibilita' operativa del futuro Meccanismo di stabiltia' europea. Fitch e' infine dell'avviso che continueranno gli acquisti di debito sovrano da parte della Bce nell'ambito del suo Securities Markets Programme.
 

Baro

Umile contadino
LA GRECIA E IL LINGUAGGIO DELLE PIETRE


Quando posso, faccio volentieri una visita al Monastero di Morimondo, oggi ridotto a semplice Parrocchia.
L'ambiente ha mantenuto le caratteristiche agresti di quando, all'alba del 1100, arrivarono i primi monaci cistercensi da Morimond, in Francia.
La località si presta dunque alla classica gita fuoriporta o per chi si trova a transitare, per lavoro o in vacanza, in questo angolo di Lombardia.
Si tratta della prima fondazione cistercense in Italia, cui seguì - immediatamente dopo - Chiaravalle a Milano ed in seguito tutte le altre filiazioni che contribuirono, poi, in modo determinante alla rinascita economica (e culturale) dell'Italia (e dell'Europa).
Politicamente l'arrivo dei "monaci bianchi" si colloca tra le dispute tra gli Imperatori tedeschi e il Papato.

La collocazione di Morimondo era, all'epoca, sul confine di influenza tra Milano e Pavia, le due città preminenti all'alba dello sviluppo della civiltà comunale.
Il movimento cistercense (come tutti i movimenti rinnovatori cristiani) era partito dall'esigenza di un ritorno alle origini del cristianesimo, quindi verso una nuova e più aderente accoglienza della Regola Benedettina.
Ecco allora che la Regola dell'Ora et Labora trova piena applicazione: da una parte con la ritrovata passione verso lo studio e la formazione di una nuova classe dirigente (solitamente un figlio maschio delle famiglie più illustri diventa converso e poi monaco) e dall'altra con un ritrovato spirito del "fare".

In questa fase ripartono i grandi cantieri che segneranno la seconda fase del Medioevo, con la costruzione delle Cattedrali.
Nasce il "gotico", un nuovo modello architettonico, definito da molti la parola scolpita sulla pietra.
Nei campi si ricomincia a dissodare la terra.
Le proprietà che furono la preda dello spoglio dei popoli germanici sulla romanità, vengono riunite in grandi latifondi che permettono la ricostruzione di modelli efficienti di gestione, nonchè di importanti risorse e capitali.
Ed è proprio a Morimondo, con le sue risorgive, che i monaci applicano su larga scala quella che sarà l'innovazione fondamentale che darà le basi allo sviluppo di Milano e al suo predominio sull'Italia Settentrionale all'epoca dei comuni: la marcita.
Sarà proprio il raddoppio del taglio del foraggio la nuova base dello sviluppo.

I nostri "monaci bianchi" ebbero il loro momento magico a cavallo del "dugento" poi - come tutte le cose di questo mondo - poco alla volta persero il carattere innovatore e su di loro ebbero il sopravvento nuovi movimenti riformatori.
Per rimanere nell'ambito della cristianità saranno senz'altro i nuovi Ordine "Mendicanti" ad avere la meglio.
Nel frattempo il baricentro si era spostato dalle campagne alle città.
L'Imperatore tedesco aveva troppi problemi in patria per occuparsi dei fatti italiani.
I Monasteri, di conseguenza, non erano più fortezze costruite nella campagna ma nuovi edifici adiacenti le mura cittadine.

Per tornare a noi, e alla nostra visita a Morimondo, che lezione possiamo trarne?
Come dicevo prima, le strutture architettoniche del gotico riflettono un linguaggio che - attraverso la pietra - vuole esprimere un sentimento: la parola di Dio.
Ecco quindi che, con uno sguardo molto attento, possiamo cogliere nella sobrietà dell'edificio un linguaggio nascosto: le asimmetrie nella costruzione, presenti a Morimondo, non sono errori progettuali ma espressioni volute dai "maestri costruttori".
Le imperfezioni rimangono caratteristica del campo umano, mentre la perfezione è solo prerogativa di Dio.

Quando, a volte, vedo tracciare grafici, tabelle, diagrammi con tutta la sequela di calcoli probabilistici degni della migliore tradizione della Scienza Statistica mi chiedo cosa vogliono farmi leggere.
Mi vogliono dire che i percorsi dei nostri titoli di stato ellenici sono ormai prestabiliti? Che il "Mercato" dice questo, che non si può prescindere dalla sua "verità"?
Personalmente, rispetto ai numeri, ho la massima considerazione. Ma sono altrettanto convinto che non basta limitarsi solo a quelli, o alle esternazione del Pimco-Pallo di turno.
Altrimenti basta fare un buon investimento in computer e server, ed armarsi per la battaglia dell'ultimo "tick".

Le questioni sono estremamente complesse, sui nostri titoli intervengono fattori che vanno aldilà dei calcolo degli "gnomi": sono preminenti le considerazioni politiche e geostrategiche che alla fine determineranno il corso degli eventi.
Noi, come al solito, siamo semplici spettatori: gregge al pascolo, con i lupi pronti a farci la festa.
Dobbiamo quindi sviluppare una capacità di analisi che deve andare oltre i numeri e le linee tracciate sulla carta da "analisti" interessati.
Lascio, quindi, volentieri alla Triplice Alleanza delle agenzie di rating l'assegnazione della tripla BBB alla Tunisia ... io rimango più volentieri con la mia doppia BB greca.
Un titolo Junk, spazzatura, secondo la vulgata anglofona. Ma con alle spalle il retroterra europeo, nel senso migliore della tradizione: sia culturale che di supporto economico.

In quest'ultimo anno Papandreou ha iniziato a cambiare la Grecia, sia all'interno che all'esterno.
La collocazione geostrategica degli ellenici rispetto ai vicini è cambiata: nuove opportunità si stanno aprendo.
Nonostante i nostri titoli siano di nuovo rivolti verso il basso nelle ultime settimane, aspetto la primavera marzolina.
I summit che si apriranno nei prossimi giorni possono essere la premessa per un ritorno alla normalità: è quello che ci attendiamo tutti, investitori e cittadini.

Spread/Bund sul decennale, dati Thomson-Reuters, chiusure di venerdì, tra parentesi la chiusura del giorno precedente:

Grecia 900 pb. (874)
Irlanda 613 pb. (604)
Portogallo 431 pb. (422)
Spagna 212 pb. (209)
Italia 162 pb. (158)
Belgio 102 pb. (102)
Sono molto d'accordo con le tue considerazioni. Giusto considerare numeri, grafici e probabilità ma come vado affermando nel mio piccolo da tempo, il tutto, anche quando si scelgono titoli o si commentano bisogna sempre rapportare al momento in cui si considerano, le condizioni politiche, socio-economiche, geostrategiche come dicevi tu Tommy.
 

LUP1051

Guest
I bond parlano di ripresa globale

I bond parlano di ripresa globale


Gli investitori abbandonano le obbligazioni per comprare azioni e junk. Il nord Africa suggerisce prudenza.



Il mercato crede nella crescita
“Studiando i grafici nel dettaglio salta all’occhio un fenomeno interessante”, spiega una nota di Morningstar. “Gli operatori stanno abbandonando le obbligazioni degli emittenti che hanno il rating più alto come quelle americane o quelle di Microsoft e stanno mettendo in portafoglio i debiti più rischiosi. Erano almeno otto anni che non si vedeva una strategia di questo tipo”. Un rally dei titoli di debito si è registrato settimana scorsa, quando la situazione di tensione in nord Africa e diventata incandescente.

Da Morningstar
 

ficodindia

Forumer storico
I forti implicano i deboli e viceversa.

Europe's Conservative Leaders Call for Conditions on Bailouts



By CHARLES FORELLE

HELSINKI—Europe's conservative leaders, meeting here Friday to plot a response to the Continent's persistent sovereign debt crisis, said they were committed to pushing tough economic reforms as the price of aid to weak states.
They also made clear that private investors who lend to euro-zone countries would, in the future, face losses if those countries got in trouble. So far in Europe's bailouts, taxpayers have paid the entire cost.
"We have to make sure there is really a concrete risk to lose money," said Jyrki Katainen, Finland's deputy prime minister and the gathering's host.
The Helsinki summit assembled 12 leaders from Europe's dominant center-right political grouping, chief among them German Chancellor Angela Merkel. In a statement, the leaders broadly endorsed a Franco-German "competitiveness pact" of economic reforms and a proposal to put numerical targets on how fast indebted countries must decrease their debt loads.
Among the 12 were the prime ministers of Italy and Belgium. Italy, which has high debt itself, had earlier been cool to a numerical debt requirement. Belgium had earlier disagreed with a piece of the competitiveness pact on inflation-linked wages.
It wasn't clear how much the competitiveness pact itself might be softening; Mr. Katainen allowed that it was still taking form.
The meeting of the European People's Party sets the tone for a month of rapid-fire diplomacy aimed at shaping a big-bang answer that has so far eluded Europe.
Next week is a gathering of the 17 euro-zone leaders, which is followed by possibly two meetings of finance ministers, and then another summit of the entire European Union at the end of the month. That event is the self-imposed deadline.
The meeting Friday underscored sharply Europe's North-South divide—between rich and poor, between benefactor and supplicant.
Helsinki is the northernmost capital in the 17-member euro-zone, a city of snowbanks and pine and white birch. The Finns are models of fiscal restraint; they are projected to have the second-lowest deficit this year in the currency bloc, after tiny, rich Luxembourg.
The conservatives' counterpart—the Party of European Socialists, which counts the leaders of Greece, Portugal and Spain—opened its own convention Friday in Athens.
Greek Prime Minister George Papandreou was the only national leader attending. Spain's José Luis Rodríguez Zapatero and Portugal's José Sócrates begged off.
The euro-zone faces a handful of interlocking problems, few of which can be resolved without affecting the others.
First, there is the bloc's main rescue vehicle, the European Financial Stability Facility. It is temporary and can't embark on new rescues after mid-2013. Leaders are debating a permanent replacement, but it required a change to the bloc's founding treaties. There isn't yet agreement on what powers the new fund should have, besides a desire that it be more flexible than the existing fund. If the permanent fund were established, it would raise the question of how to handle the temporary EFSF.
Then there is the matter of the so-called competitiveness pact. Germany wants other nations to sign up for broad economic overhauls, such as balanced-budget laws, older retirement ages in state pension systems and a step toward more-consistent taxation across the bloc.


—Patrick McGroarty and Riva Froymovich contributed to this article.

(European Leaders Seek Conditions on Bailouts - WSJ.com)

Questi signori, Merkel e soci, non hanno capito che non possono fare l'UME da soli e che l'euro esiste, così come la loro forza economica, in quanto esistono i paesi deboli (i cc.dd. pigs e l'Italia)e non possono proporre soluzioni capestro. Che vadano al diavolo! O rinsaviscono oppure il destino è segnato: la morte dell'euro e l'inizio della guerra economica a colpi di svalutazione competitive. E' questo che volete signori alla Merkel?
 
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C.Bonacieux

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Per quello che possono valere le parole dei politici, segnalo che il sole24ore di oggi, in un articolo dedicato alle discussioni in corso al summit dei primi ministri conservatori, sottolinea il fatto che il primo ministro finlandese e la Merkel hanno ribadito che le proposte di compartecipazione dei privati ai rischi saranno solo per i titoli a partire dal 2013.
 
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tommy271

Forumer storico
EU's Rehn says Ireland, Greece need cheaper loans






By Brian Rohan
BERLIN | Sat Mar 5, 2011 11:55am EST





BERLIN (Reuters) - Countries that share the euro currency must grant debt-strapped Greece and Ireland easier terms on loans they have provided, European Monetary Affairs Commissioner Olli Rehn told a German newspaper.
In comments to be published in Monday's edition of Handelsblatt business daily, Rehn recognized appeals from both countries that conditions on financial bailout loans be eased.
"There is a danger we could overburden both countries with overly strict credit conditions ... (The euro zone must) lower interest on loans for Greece and Ireland," he said.
The time frame of loans to Greece should also be doubled to seven years from three-and-a-half years, he added.
Ireland's attempts to ease its interest rate burden have clouded efforts by European states to forge a common position on how to address the debt crisis and boost competitiveness.
On Friday, Ireland's new prime minister in waiting pleaded with fellow European conservative leaders for easier terms on Dublin's loans, but was told there would be "no free lunches."
Prime Minister George Papandreou of Greece warned of a bond market backlash if European leaders failed to act decisively.
Turning to the euro zone's rescue fund in general, Rehn appealed to Germany's lower house of parliament, the Bundestag, to soften its opposition to expanding the fund's powers to combat Europe's debt crisis.
"I urge the Bundestag not to lose sight of the continuing difficulties in financial markets... several euro zone states are still in danger," he said.
The Bundestag has forwarded a motion to be voted on in mid-March that seeks to rule out bond buybacks by the euro zone's permanent rescue fund after 2013.
It also takes a hardline stance against most potential solutions to the debt crisis that could make it harder for Chancellor Angela Merkel to compromise with her euro zone partners in upcoming talks on the matter.
Germany, the EU's strongest economy, has made no commitment so far to raising the lending capacity of the European Financial Stability Facility or letting it help countries more flexibly.
EU diplomats say Berlin is waiting to see what commitments other countries are prepared to give at a March 11 euro zone summit before showing its hand on the rescue fund and whether to boost it to allow its full 440 billion euros ($614.6 billion) to be lent out.
 
Stato
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