Grecia, si riduce del 25,6% il disavanzo delle partite correnti
Friday 29 January 2010
La bilancia dei pagamenti, relativa al periodo gennaio-novembre 2009, ha registrato un disavanzo delle “Partite Correnti” di circa 23,5 miliardi di euro, oltre 8 miliardi di euro in meno rispetto all’analogo periodo del 2008. Tale disavanzo è attribuibile principalmente al deficit commerciale che, pur diminuendo del 31,7,3% anno su anno, si e’ attestato a –28 miliardi di euro ed ai “redditi da lavoro e da investimenti” che sono diminuiti di 8,9 miliardi di euro.
Il surplus dei “Servizi” (12,15 miliardi di euro), inferiore rispetto a quello registrato nell’analogo periodo dell’anno precedente (16,63 miliardi di euro), ha coperto solo parzialmente il deficit delle partite correnti. E’ opportuno rilevare, al riguardo, che le entrate nette da trasporti sono diminuite del 31% mentre gli introiti netti derivanti dai flussi turistici si sono ridotti del 10,8%.
I “Trasferimenti correnti”, nel periodo gennaio-novembre 2009, sono aumentati di 1,2 miliardi di euro per effetto delle maggiori entrate derivanti da trasferimenti dall’Unione europea rispetto a quelli effettuati verso l’UE.
I “Movimenti in Conto Capitale” hanno evidenziato un’eccedenza di quasi 2 miliardi di euro, importo di circa il 50% inferiore rispetto a quello registrato nei primi 11 mesi del 2008 (3,95 miliardi di euro).
Il “Conto finanziario” ha messo in evidenza un saldo positivo di 27,8 miliardi di euro, circa 5,4 miliardi di euro in meno rispetto all’anno precedente. Gli investimenti diretti si sono attestati a 1,36 miliardi di euro (1,07 miliardi nel gennaio-novembre 2008); nello specifico, le entrate nette per investimenti in Grecia da parte di non residenti sono ammontate a 2,34 miliardi di euro mentre le uscite per investimenti diretti all’estero effettuati da residenti sono state pari a –1 miliardi di euro. Gli investimenti di portafoglio, pari a 32,2 miliardi di euro, sono cresciuti sensibilmente rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (15,8 miliardi di euro). Gli altri investimenti sono diminuiti notevolmente attestandosi su valori negativi (-11,46 miliardi di euro contro i +10,33 miliardi di euro dell’anno precedente).
Nel periodo in esame le riserve valutarie sono diminuite di 281 milioni di euro e si sono attestate a 3,5 miliardi di euro.