Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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Sto' a sedere sopra alla 2015 GR0114023485 presa disgraziatamente all' emissione e me la tengo.....:D e sulla GR0124021552 2013 :D , i somma un vero affare :up: ! Ma sono d' accordo col Trikeko che mi sembra l' unico che abbia un po di cervello .

grande mago, il tuo parere è chiaro e deciso; ti inserisci cosi' nel gruppo degli irriducibili: ragionevolmente positivi; chiaramente credo che tu sia investitore ggb....
 
io sono nella categoria:
moderatamente negativi

per il semplice fatto che mi è sempre andata male quando ho rischiato in borsa. Sorry.

Ciao
 
tommy, siamo a 29 pareri espressi, riesci a individuare a quale percentuale siamo giunti, in riferimento ai forumisti che seguono il 3d?...

n. 9 ragionevolmente positivi: tommy, giutrader, noloss, maratoneta, ficodindia, fabriziof, edesmo, discepolo, grandemago;
n.12 moderatamente positivi: methos, ferdo, pyrinos, give, baro, andersen, lup, ivone, abulico, dierre, tobia, orwell;
n. 4 gruppo di centro: grisù, franck, the last, giub;
n. 1 moderatamente negativi: gerard;
n. 3 ragionevolmente negativi: gaudente, russiabond, cumulate;
mancano ancora tanti pareri eccellenti e mitici forumisti; se qualcuno che ha espresso il proprio parere è rimasto fuori, prego farlo notare.
:reading:

L'altro giorno mi ha chiamato un consulente della mia banca per rendermi edotto dell'aggravarsi della situazione in Grecia.
Ha avuto l'incarico dalla direzione centrale per avvisare tutti i possessori di titoli ellenici, irlandesi e portoghesi se non era il caso di alleggerire od uscire dalla posizioni.
Una bella chiaccherata ...

In linea di massima direi che il risultato (all'esterno) è inversamente proporzionale ai dati che hai raccolto tra i nostri forumisti.
 
vero, ma cio' e' dovuto al fatto che quando c'erano le varie monete nazionali ogni paese in difficolta' poteva fare quel default a rate che e' l'inflazione/svalutazione ... adesso quest'opzione non c'e' piu' :rolleyes:

Questo è vero, con la svalutazione si risolveva in qualche modo il problema.
Ma le vicende recenti di alcuni paesi dell'Est potrebbero indurre in un qualche atteggiamento positivo.
In questo caso diversi paesi avevano ancora l'autonomia monetaria ma erano peggati all'euro.
Ad esempio la Latvia era arrivata ad un deficit/Pil del 25% su base trimestrale ma nel giro di un paio d'anni è riuscita a risollevarsi.
 
io sono nella categoria:
moderatamente negativi

per il semplice fatto che mi è sempre andata male quando ho rischiato in borsa. Sorry.

Ciao
grazie fullolmoney per il tuo giudizio; dovresti, se vuoi, specificare se in questo momento hai titoli ggb;
mi associo alle tue dichiarazioni inerenti la borsa, intesa come azioni; proprio per questo ho scelto di investire in titoli di stato....
vai a rinforzare il gruppo dei moderatamente negativi
 
Grecia: compagnie crocieristiche esortate ad investire in infrastrutture portuali






martedì 12 aprile 2011

La Grecia esorta le compagnie che operano nel settore delle crociere ad investire nelle infrastrutture dei porti greci, nell´ambito degli sforzi che puntano a raccogliere circa un miliardo di euro in più all´anno nel settore del turismo marittimo.
Nel corso del 2010, la Grecia ha eliminato le cosiddette ´restrizioni al cabotaggio´, che richiedevano alla navi non UE operanti nelle acque greche di utilizzare personale ellenico. Tale iniziativa permetterà alla Grecia di raccogliere un miliardo di euro in più all´anno nel settore, stando alle stime del Ministero dell´Economia. Il Ministro degli Affari Marittimi Yiannis Dimantidis ha recente affermato, in occasione della Seatrade Cruise Shipping Exhibition, tenutasi a Miami lo scorso 18 marzo (stando a quanto riportato sul sito del Ministero) che i piani di investimento nel settore potranno essere portati avanti attraverso il modello ´Fast Track´, al fine di superare ritardi e ostacoli di ordine burocratico.
La Grecia vuole inoltre che cresca il numero di compagnie di crociera che utilizzino i moli ellenici: l´obbiettivo, per il solo porto del Pireo, è di portare 189 navi l´anno, con un incremento del 20 per cento. Il Governo si è inoltre impegnato a tagliare di un quinto le commissioni di carico passeggeri se il personale di una nave è greco per almeno l´1 per cento e di un ulteriore 7 per cento in cambio dell´inclusione di altri scali ellenici nell´itinerario.
Il Turismo è la maggiore industria greca: nel 2011 si prevede che rappresenterà il 16 per cento del PIL e il 20 per cento degli occupati.


Marcello Berlich

(euregion.net)
 
Fmi/ Grecia, debito 2012 record 157% Pil, deficit 2014 sotto 3%. Irlanda dopo boom disavanzo risana, Portogallo deve fare di più

Di Redazione Ultimissime martedì, aprile 12th, 2011
http://www.facebook.com/sharer.php?...rtogallo deve fare di più | Daily Blog&src=sp
Economia estera –

Roma, 12 apr. (TMNews) – Da maglia nera dell’area euro sui conti pubblici, la Grecia dovrebbe diventare capofila degli anelli deboli sul risanamento, riportando per prima, nel 2014, il suo rapporto deficit-pil sotto al soglia del 3 per cento, stabilita come tetto massimo dai trattati europei.

Ma secondo le previsioni del Fondo monetario internazionale, il retaggio dei passati errori si trascinerà per anni nella penisola ellenica, in termini di debito-Pil: nel 2012 raggiungerà un record del 157,7 per cento, il livello più elevato tra tutti i paesi europei, e successivamente avvierà una progressiva attenuazione fino a moderarsi al 145,5 per cento del Pil nel 2016.
Guardando ai dati sul deficit, quelli che negli anni scorsi erano stati truccati dal precedente governo di Atene, secondo l’Fmi nel 2009 il disavanzo ha toccato il 15,4 oper cento del Pil, lo scorso anno si è ridotto al 9,6 per cento, nel 2011 si attenuerà al 7,4 per cento e poi a 6,2 per cento nel 2012, 4,5 per cento nel 2013, 2,5 per cento nel 2014, 2,1 per cento su 2015 e 2016.
Tra gli altri paesi dell’unione valutaria che hanno dovuto chiedere aiuti, in Irlanda il deficit è scattato al 32,2 per cento del Pil lo scorso anno – gonfiato dai salvataggi pubblici delle banche – sul 2011 calerà al 10,8 per cento del Pil, secondo l’Fmi, nel 2012 all’8,9 per cento e così via fino al 3,8 per cento nel 2016. Anche in quell’anno Dublino non sarà quindi riuscita a ricondurlo sotto il 3 per cento.
Quanto al Portogallo, l’ultimo tra i paesi periferici ad aver chiesto aiuti, i dati dell’istituzione di Washington mostrano che si renderanno necessarie altre misure.
Quest’anno il deficit di bilancio dovrebbe calare al 5,6 per cento del Pil, dal 7,3 per cento del 2010, ma poi non si vedranno grandi progressi e nel 2016, secondo queste previsioni, risalirà al 5,9 per cento del Pil.

Questo mentre l’area euro come insieme è ben indirizzata sul risanamento: il deficit aggregato dell’Unione monetaria dovrebbe calare al 4,4 per cento del Pil quest’anno e al 3,6 per cento nel 2012, secondo il “Fiscal Monitor” pubblicato oggi all’Fmi, meno della metà dei livelli di deficit degli Usa (10,8% e 7,5%).



***
Il dato ellenico non tiene conto della prossima revisione sul deficit/Pil per il 2010 superiore di circa 1 punto.
 
Sempre situazione relativamente stabile sui nostri ellenici che si mantengono entro il solito trading range.
Oggi dovrebbe aver inizio la missione del FMI per verificare il proseguio del Memorandum sottoscritto per il rilascio della nuova tranche degli aiuti.
Ieri l'asta dei semestrali è andata bene, rispecchiando le attese.
Entro la settimana dovrebbe essere reso noto il programma governativo per far rientrare il deficit entro i termini stabiliti.

Grecia 947 pb. (975)
Irlanda 583 pb. (588)
Portogallo 519 pb. (533)
Spagna 174 pb. (173)
Italia 123 pb. (124)
Belgio 80 pb. (79)
 
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