Fmi/ Grecia, debito 2012 record 157% Pil, deficit 2014 sotto 3%. Irlanda dopo boom disavanzo risana, Portogallo deve fare di più
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Redazione Ultimissime martedì, aprile 12th, 2011
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Economia estera –
Roma, 12 apr. (TMNews) –
Da maglia nera dell’area euro sui conti pubblici, la Grecia dovrebbe diventare capofila degli anelli deboli sul risanamento, riportando per prima, nel 2014, il suo rapporto deficit-pil sotto al soglia del 3 per cento, stabilita come tetto massimo dai trattati europei.
Ma secondo le previsioni del Fondo monetario internazionale, il retaggio dei passati errori si trascinerà per anni nella penisola ellenica,
in termini di debito-Pil: nel 2012 raggiungerà un record del 157,7 per cento, il livello più elevato tra tutti i paesi europei, e successivamente avvierà una progressiva attenuazione fino a moderarsi al 145,5 per cento del Pil nel 2016.
Guardando ai dati sul deficit, quelli che negli anni scorsi erano stati truccati dal precedente governo di Atene,
secondo l’Fmi nel 2009 il disavanzo ha toccato il 15,4 oper cento del Pil, lo scorso anno si è ridotto al 9,6 per cento, nel 2011 si attenuerà al 7,4 per cento e poi a 6,2 per cento nel 2012, 4,5 per cento nel 2013, 2,5 per cento nel 2014, 2,1 per cento su 2015 e 2016.
Tra gli altri paesi dell’unione valutaria che hanno dovuto chiedere aiuti, in Irlanda il deficit è scattato al 32,2 per cento del Pil lo scorso anno – gonfiato dai salvataggi pubblici delle banche – sul 2011 calerà al 10,8 per cento del Pil, secondo l’Fmi, nel 2012 all’8,9 per cento e così via fino al 3,8 per cento nel 2016. Anche in quell’anno Dublino non sarà quindi riuscita a ricondurlo sotto il 3 per cento.
Quanto al Portogallo, l’ultimo tra i paesi periferici ad aver chiesto aiuti, i dati dell’istituzione di Washington mostrano che si renderanno necessarie altre misure.
Quest’anno il deficit di bilancio dovrebbe calare al 5,6 per cento del Pil, dal 7,3 per cento del 2010, ma poi non si vedranno grandi progressi e nel 2016, secondo queste previsioni, risalirà al 5,9 per cento del Pil.
Questo mentre l’area euro come insieme è ben indirizzata sul risanamento: il deficit aggregato dell’Unione monetaria dovrebbe calare al 4,4 per cento del Pil quest’anno e al 3,6 per cento nel 2012, secondo il “Fiscal Monitor” pubblicato oggi all’Fmi, meno della metà dei livelli di deficit degli Usa (10,8% e 7,5%).
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Il dato ellenico non tiene conto della prossima revisione sul deficit/Pil per il 2010 superiore di circa 1 punto.