Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (12 lettori)
- Creatore Discussione Imark
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ferdo
Utente Senior
cioè il prospetto non conta più come per i subordinati irlandesi?!
e cmq sempre default sarebbe!
IL MARATONETA
Forumer storico
dai stefano, non fare pubblicità negativa...., si tratta di 26 anni fa...oggi la grecia vive di turismo, 20% di occupati, 16% del pil; manca solo che ci distruggi anche questa risorsa....si.ne ho avuto abbastanza di Corfù,andato 26(1985) anni fa da ragazzino.vacanza tremenda oltre al traghetto fatiscente, con viaggio di 19 ora da Brindisi andata e 21 al ritorno.da albergo sul mare come da ag, ci avevano catapultato nell'interno dell'isola con scuse e altri stratagemmi e non ne volevano sapere e allora chiamammo la Policia con minacce varie di denunce. ci assegnarono un albergo nuovo sul mare che aveva crepe nel muro portante che ci andava una mano dentro!l'Italiano non era o non è ben visto da quelle parti
e poi per non parlare del cambio in nero(ti spennavano vivo) e dicevano che con i soldi che ci prendevano si andavano a divertire ,ora con l'euro che li abbiano curati curati un po?spero si siano redimiti ,mah
ma bravi questi Greci!
ferdo
Utente Senior
La riposto in italiano, per guardare le sfumature:
16/Apr/2011 08:35 PRESSING PER SCAMBIO O VENDITA VOLONTARIA TITOLI DI STATO Londra, 16 apr. - (Adnkronos) - La Germania ha messo a punto delle proposte per ristrutturare il debito sovrano della Grecia nel caso in cui le riforme economiche di Atene non riuscissero a tirare fuori il paese dalla crisi. E' quanto rivela il quotidiano britannico Financial Times. Berlino ritiene di poter evitare il peggio "persuadendo Atene a offrire a chi detiene titoli una ristrutturazione volontaria attraverso strumenti usati in passato dal Fondo monetraio internazionale" scrive il giornale della City. "Un'idea e' incoraggiarli a scambiare i rischiosi bond greci a prezzi di mercato con piu' sicuri titoli garantiti dalla zona euro, una soluzione simile ai 'Brady bond' emessi negli anni Ottanta", per convertire i bond di molti paesi dell'America Latina in una nuova varieta' di titoli dopo il crac dell'Argentina. Un'altra proposta prevede che un "trust della zona euro, come il European financial stability facility, acquisti i bond, ne estenda la scadenza o li ritiri - scrive Ft - un sistema simile e' stato usato in passato dall'Fmi per aiutare i paesei piu' poveri".
Sul tavolo ci sono anche altre opzioni, spiegano fonti citate da Ft, ma la Germania preferisce dare la priorita' a soluzioni "market friendly". "Il governo da tempo ha cominciato a prepararsi per una ristrutturazione del debito della Grecia" ha detto una fonte al quotidiano londinese, "ma nessuno di questi piani funzionera' se la Grecia non e' d'accordo". Il governo greco ha annunciato una manovra da 23 miliardi entro il 2015. Oltre agli interventi per il taglio del deficit, il piano di risanamento prevede circa 50 miliardi di privatizzazioni nel settore delle tlc, dell'energia e della piu' grande societa' di lotterie e scommesse. Ma ad oggi il premier George Papandreou ha escluso la necessita' di ristrutturare il debito, sollecitata dalla Germania e dalle agenzie di rating.
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La prima soluzione mi sa di fregatura per noi: comunque l'accettazione dovrebbe essere su base volontaria:
di fatto un OPS. La convenienza o meno sarà in base al pmc ed ai termini di offerta.
Con la seconda ci si salva la ghirba alla grande - ed è quello che Tommy indica da mesi!
Boh, confidiamo nel market friendly!
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Discepolo
Negusneg Fan Club
Oggi su RaiStoria parlavano del lento sprofondamento della Grecia. Nel senso che sta scivolando dentro il mare e tra qualche milione di anni non ci sarà più. Lo stesso luogo dove San Paolo predicò è bagnato dalle onde del mare. Rispetto al 1890, data dei primi rilevamenti, ad oggi, la Grecia è scivolata nel mare in direzione sud-ovest di circa 2,5 metri. Chissà se il parallelismo era ricercato o casuale...
stefanofabb
GAIN/Welcome
immagino che ci sia turismo..dai stefano, non fare pubblicità negativa...., si tratta di 26 anni fa...oggi la grecia vive di turismo, 20% di occupati, 16% del pil; manca solo che ci distruggi anche questa risorsa....
la situazione è cambiata, ma se mi pagano la vacanza ci penserò
IL MARATONETA
Forumer storico
privatizzazioni
una carta da giocare sulle privatizzazioni:
A.A.A Isola greca vendesi
Scritto da Redazione Finanza.com
La Grecia vuole raccogliere 50 miliardi di euro dalla vendita di asset statali entro il 2015 per ridurre l’enorme debito pubblico, il più elevato in Europa in percentuale al Pil. E, come già avvenuto lo scorso anno, sono tornate in auge alcune indiscrezioni suggestive: fuori il cartello vendesi su Mikonos, Santorini e Rodi. Un’ipotesi già apparsa sulle pagine del Guardian lo scorso giugno. Il quotidiano britannico aveva scritto che il Paese ellenico avrebbe in cantiere la cessione di alcune delle sue 6.000 isole in un disperato tentativo di raccogliere fondi per ripagare la sua montagna di debiti.
Le ipotesi di vendita di alcune isole sono tornate alla ribalta dopo l’ultimo declassamento del debito greco. Giorni fa, infatti, Standard & Poor’s ha annunciato di aver ridotto il merito di credito di Atene di due gradini a BB- dal precedente BB+, confermando il creditwatch negativo sul rating. Una decisione che ha scatenato l’ira del premier Papandreou, secondo cui “il downgrade di Standard & Poor’s non tiene conto degli sforzi sul piano delle politiche fiscali fatti dalla Grecia”. Lacrime e sangue necessarie, visto che Atene ha accettato lo scorso anno un piano di salvataggio da 110 miliardi di euro targato Ue e Fmi.
Tra i lidi di sogno, indicati dalla stampa britannica, che potrebbero cambiare proprietà ci sarebbe anche un’area della trasgressiva Mykonos, una delle destinazioni più ricercate dai turisti di tutto il mondo. La parte dell’isola che verrebbe ceduta sarebbe quella controllata per un terzo dal governo di Atene, che starebbe cercando un compratore per iniettare capitali e sviluppare complessi turistici di alto livello.
Ma nel mare magnum degli isolotti nel Mar Egeo potenziali investitori, soprattutto russi e cinesi, si starebbero facendo allettare anche dall’idea di mettere le mani su una proprietà situata sull’isola di Rodi. In sostanza la vendita delle isole potrebbe aiutare il governo di Atene a riempire le sempre più vuote casse statali. Da ricordare, inoltre, che solamente 227 isole greche sono popolate e la decisione di metterle in vendita deriva dal fatto che lo Stato non ha più i mezzi necessari per sviluppare le infrastrutture di base.
Alberto Bolis
una carta da giocare sulle privatizzazioni:
A.A.A Isola greca vendesi
Scritto da Redazione Finanza.com
La Grecia vuole raccogliere 50 miliardi di euro dalla vendita di asset statali entro il 2015 per ridurre l’enorme debito pubblico, il più elevato in Europa in percentuale al Pil. E, come già avvenuto lo scorso anno, sono tornate in auge alcune indiscrezioni suggestive: fuori il cartello vendesi su Mikonos, Santorini e Rodi. Un’ipotesi già apparsa sulle pagine del Guardian lo scorso giugno. Il quotidiano britannico aveva scritto che il Paese ellenico avrebbe in cantiere la cessione di alcune delle sue 6.000 isole in un disperato tentativo di raccogliere fondi per ripagare la sua montagna di debiti.Le ipotesi di vendita di alcune isole sono tornate alla ribalta dopo l’ultimo declassamento del debito greco. Giorni fa, infatti, Standard & Poor’s ha annunciato di aver ridotto il merito di credito di Atene di due gradini a BB- dal precedente BB+, confermando il creditwatch negativo sul rating. Una decisione che ha scatenato l’ira del premier Papandreou, secondo cui “il downgrade di Standard & Poor’s non tiene conto degli sforzi sul piano delle politiche fiscali fatti dalla Grecia”. Lacrime e sangue necessarie, visto che Atene ha accettato lo scorso anno un piano di salvataggio da 110 miliardi di euro targato Ue e Fmi.
Tra i lidi di sogno, indicati dalla stampa britannica, che potrebbero cambiare proprietà ci sarebbe anche un’area della trasgressiva Mykonos, una delle destinazioni più ricercate dai turisti di tutto il mondo. La parte dell’isola che verrebbe ceduta sarebbe quella controllata per un terzo dal governo di Atene, che starebbe cercando un compratore per iniettare capitali e sviluppare complessi turistici di alto livello.
Ma nel mare magnum degli isolotti nel Mar Egeo potenziali investitori, soprattutto russi e cinesi, si starebbero facendo allettare anche dall’idea di mettere le mani su una proprietà situata sull’isola di Rodi. In sostanza la vendita delle isole potrebbe aiutare il governo di Atene a riempire le sempre più vuote casse statali. Da ricordare, inoltre, che solamente 227 isole greche sono popolate e la decisione di metterle in vendita deriva dal fatto che lo Stato non ha più i mezzi necessari per sviluppare le infrastrutture di base.
Alberto Bolis
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IL MARATONETA
Forumer storico
scegli la meta, stefano, che qualcuno che paga si trova...immagino che ci sia turismo..
- Stato