Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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post del 20 novembre 2009

Già, se la grecia va in default è meglio mettersi ultra short sul BTP future perché si prospettano tempi grami... :cool:

:ciao: Ma è veramente tanto tempo che si parla di questo benedetto default greco :eek:.
Così, mi sono divertito a spigolare qua e là.
Ciao, Giuseppe
 
[FONT=bed39ea08e23fe0a1eca6ca0#6c1100]Venerdì 27 Maggio 2011 09:55 [/FONT]

Grecia. I comunisti salutano il movimento degli "Indignados" greci


di Errikos Finalis








L'Organizzazione Comunista di Grecia (Koe) saluta la mobilitazione spontanea, genuina, indipendente e democratico di decine di migliaia di cittadini, soprattutto giovani, che è cresciuto fino ad oggi e ha dato una risposta avanzata contro il governo fantoccio.

Con incontri pubblici in oltre 35 città greche, il popolo esprime la sua rabbia profonda e la sua decisa opposizione all'accordo con il FMI e l'UE, manifestando nei confronti della trojka FMI UE-BCE, e dell'intero sistema politico che sostiene la troika, e degli sforzi per costruire un "consenso nazionale" decisamente antipopolare.
Oggi il movimento popolare costituito dagli "indignados" greci, intende dimostrare che non vi è consenso verso l'olocausto sociale perseguito dalla troika e e dalle forze pro-accordo politico (dal LAOS partito di estrema destra al partito "socialista" PASOK al governo). Molto di più, le proteste spontanee di oggi dimostrano che le persone non considerano più legittimo questo regime, e la domanda che sale è che l'intero sistema politico del fallimento se ne vada a casa. Le persone detestano questo sistema politico che ha abolito del tutto la sovranità della democrazia, della gente, l'indipendenza nazionale e la dignità sociale.
Il governo, la troika (FMI-UE-BCE), i partiti politici che sostengono l'accordo, i partiti politici che hanno governato la Grecia e contribuito ad una distruzione senza precedenti, i politici e il personale di partito che ha servito la corruzione e provocato il fallimento devono ora capire il messaggio: E 'tempo di andarsene
Questo nuovo ciclo di lotte deve continuare, deve aumentare e approfondire i propri obiettivi, fino a trovare un autentico passaggio popolare: per rovesciare l'accordo, la troika e il sistema politico colpevole. Chiedendo la democrazia più ampia e genuina. Imponendo la rigenerazione della produzione e misure immediate per il sollievo del popolo lavoratore.
Un anno fa, il film argentino regista Solanas stava dicendo: "Sì, i governi possono essere sconfitti! Già nel 2001, in Argentina, il governo di De La Rua ha ignorato e sfidato la protesta popolare - come il governo greco ha oggi. Mister De La Rua ha finito per fuggire con un elicottero. Come si può ignorare e sfidare un popolo si ribellò, che ha occupato tutte le piazze del paese? "
Via la giunta formata dalla troika, il governo fantoccio e dei loro alleati politici!
Nessun consenso con l'olocausto sociale!
Una democrazia vera!
Lotta per la salvezza politica, economica e sociale del paese!

Atene, 26 maggio

Organizzazione Comunista Greca (KOE)

QUESTO E' QUANTO DICONO I COMUNISTI GRECI, SPERIAMO NON SIANO TANTI...:wall:
 
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lettura piacevole e istruttiva

TRA CATARI E PATARINI LA SITUAZIONE IN GRECIA RIMANE SEMPRE TORMENTATA.

La nostra eresia.

La settimana si è chiusa con un punto interrogativo sulla Grecia: la classe dirigente sarà all'altezza delle sfide che dovrà affrontare nel mese di giugno?......

Intorno all'anno 1216, Giacomo di Vitry si trovava in viaggio lungo la penisola. Giunto in terra lombarda annotò: "Arrivai nella città di Milano, che è un covo di eretici. Rimasi per alcuni giorni e predicai in diversi luoghi la Parola di Dio. A stento si trova qualcuno che si opponga agli eretici, ad eccezione di certi uomini santi e donna religiose, che individui maliziosi e secolari chiamano Patarini".
Pare che questo nome derivi da "patacca" un termine milanese che indica un oggetto di scarso valore o "taroccato".
Ma chi erano questi eretici presenti sul suolo milanese?
Dobbiamo inquadrare la vicenda nello scontro politico tra Papato e Sacro Romano Impero, tra Guelfi e Ghibellini e tutto il dibattito interno che animava i due schieramenti.

Questa settimana vogliamo sentirci un poco eretici, evitando di fare la fine degli arnaldisti.
E' da tempo che leggiamo analisi unidirezionali: le tesi a cui giungono i diversi analisti ci sono note, default o haicut.
Consentitemi, in questo spazio, una visione meno catastrofista con un finale lieto per i bondisti del "Parco buoi".
Settimana prossima, ad Atene, si aprirà la discussione sui provvedimenti presi dal Consiglio dei Ministri e si andrà al voto. Questi verranno approvati con l'astensione di diversi membri dell'opposizione.
Preso atto del voto favorevole, il FMI esprimerà un giudizio di sostenibilità del debito pubblico per il prossimo anno.
Verrà dato il via libera alla "Quinta Trance" del prestito e si affiancherà a questa uno stanziamento supplettivo di altri 60 MLD.
Verrà poi proposto un piano volontario che vincolerà le grosse banche ed altri soggetti istituzionali che detengono la stragrande maggioranza dei titoli del debito pubblico, alla tenuta in portafoglio sino a scadenza naturale con la facoltà di potere continuare ad utilizzarli come collaterale nelle operazioni con BCE. Questo senza registrarne le perdite in bilancio, in piena armonia con Basilea III, ottenendo una garanzia da parte dell'EFSF.
I titoli in scadenza tra il 2012 e il 2014 dovranno però essere rinnovati con altri titoli emessi dalla Grecia.
La BCE tornerà ad acquistare sul secondario e potrà girare poi i bond acquistati a prezzo di carico verso Atene che li riacquisterà tramite un finanziamento dall'EFSF.
Intanto la situazione economica inizierà a risollevarsi: la stagione estiva sarà favorevole al turismo che farà da volano alla ripresa.
Le privatizzazioni delle aziende pubbliche faranno affluire capitali freschi che potrenno essere utilizzati per le grandi opere infrastrutturali generando una crescita del PIL.
I segnali più decisi andranno a correggere i dati previsionali dando maggiore fiducia sui mercati internazionali consentendo il rollaggio del debito a livelli intorno ai 200 pb. sopra il bund.
E' utopia?
Oppure la verità starà nel mezzo? ....
.

Piacevole e istruttiva lettura dell'analisi di Tommy, con puntate storiche medioevali, che ci fanno capire come il mondo giri sempre allo stesso modo.
Inutile dire che le previsioni sulla ripresa greca, con una visione non catastrofica, ci permettono di affrontare meglio e con più serenità questo fine settimana.
Tutti speriamo che il peggio sia passato :).
Soliti complimenti a Tommy!!! :up:
Ciao, ciao, Giuseppe
 
In the long run honesty is the best policy.

Se la Grecia dichiara fallimento chi darà i fondi necessari per la previdenza e assistenza sociale! Forse i comunisti o il suo oggettivo alleato Samaras?
I demagoghi alla fine saranno sconfitti e gli indignatos non credo vogliano tornare indietro alla loro "amata" moneta nazionale.
 
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Grecia: Trichet, e' irrealistico che possa lasciare euro

ultimo aggiornamento: 28 maggio, ore 11:11







Aquisgrana, 28 mag. - (Adnkronos) - Non e' concepibile che la Grecia possa uscire dall'euro. Il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, lo ha spiegato in una intervista al quotidiano regionale tedesco 'Aachener Zeitung', in occasione del conferimento del Premio internazionale Carlo Magno 2011 ad Aquisgrana. ''E' del tutto irrealistico. Non c'e' nemmeno alcuna disposizione nel Trattato Uu -spiega Trichet- L'area dell'euro e' una comunita' che condivide lo stesso destino: ogni membro e' dipendente dagli altri.
 
Grecia: faremo necessario per ottenere aiuti

Il governo greco farà tutti i passi necessari per il risanamento dei conti ed è "fiducioso" che riuscirà ad ottenere la quinta tranche degli aiuti Ue-Fmi. Lo ha detto il ministro delle Finanze greco, George Papacostantinou all'indomani del fallimento della trattativa fra i partiti politici greci sul piano di austerity negoziato con Unione europea e Fondo monetario Internazionale.


Il ministro ha ribadito - in una intervista alla tv ellenica Mega Tv, ripresa dall'agenzia Bloomberg - che il costo di un qualsiasi altro scenario alternativo sarebbe "troppo alto" e che comunque resta esclusa l'eventualità di una uscita di Atene dal blocco dell'euro.
"I colloqui con l'Unione europea e il Fondo monetario internazionale vanno avanti e il Fmi ha chiaramente stabilito che non può versare la nuova tranche del prestito se non ci saranno due condizioni necessarie, cioè che il debito greco sia sostenibile e che la Grecia sia in grado di finanziarsi per almeno i prossimi 12 mesi". "A questo punto - conclude Papacostantinou - la questione ancora non è chiarita, ma credo che riusciremo ad ottenere la quinta tranche perché l'Unione europea alla fine trova sempre una soluzione a patto che la Grecia faccia la sua parte".
(ats)

(Bluewin.ch)
 
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GRECIA: PAPACONSTANTINOU, UE STARA' FUORI DA PRIVATIZZAZIONI




11:59 28 MAG 2011

(AGI) Atene. - L'Unione europea non ha chiesto di giocare un ruolo di primo piano nella vendita di asset greci. Lo ha precisato il ministro delle finanze ellenico, George Papaconstantinou, all'indomani del mancato accordo tra i partiti politici del paese sul piano d'austerity concordato con Ue e Fmi. Atene ha messo a punto un piano di privatizzazioni, che prevede la vendita di alcuni 'gioielli' nazionali, per raccogliere 50 miliardi di euro entro il 2015 ed evitare cosi' il fallimento. Verranno cedute le partecipazioni detenute nella compagnia di telecomunicazioni Ote, nella banca postale Post Savings Bank ma verranno anche messi in vendita i porti del Pireo e di Salonicco .
 
GRECIA: STARK, DA PRIVATIZZAZIONE 300 MILIARDI




14:48 28 MAG 2011

(AGI) Berlino - La Grecia potrebbe incassare fino a 300 miliardi di euro dalle privatizzazioni. Lo sostiene Juergen Stark, membro dell'esecutivo della Bc in un'intervista al giornale Welt an Sonntag. Atene si e' impegnata a fare privatizzazioni per 50 miliardi di euro entro il 2015. Il suo indebitamento e' di circa 330 miliardi di euro.
"Una parte di questi asset pubblici della Grecia - dice dovranno essere venduti per diminuire il debito". "la Grecia deve rafforzare i suoi sforzi. Il programma prevede 50 miliardi di privatizzazioni e dovrebbe essere ancora piu' ambizioso". (AGI) .
 
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