Nobody's
Γένοιο οἷος εἷ
sinceramente l'unico mezzo che vedremo partire per quell'epoca se continuiamo così è questo:
Pessimista
sinceramente l'unico mezzo che vedremo partire per quell'epoca se continuiamo così è questo:
A causa della pressione dell'ecofin il Parlamento concederà la fiducia al governo e approverà il piano proposto dal governo.
Perchè? L'alternativa è praticamente il default e quindi il caos. Samaras demagogicamente voterà contro a condizione che sia sicuro che Papandreou abbia la maggioranza, altrimenti il suo futuro politico è segnato.
Grazie Luca, in realtà continuo a non disporre di molto tempo ... quello che ho lo impiego volentieri qui a cercare di dare una mano per seguire questa vicenda...
Per l'Italia, considera in partenza che noi siamo messi meglio della Grecia, ed il mercato lo sa. Siamo messi meglio da tanti punti di vista: se recuperi nei miei post più recenti uno specchietto sui dati della esposizione debitoria nazionale verso l'estero, valutata alla luce di una serie di parametri, cogli subito il perché. Dati proposti e commentati in un interessante articolo del Sole 24 ore pure recuperato in un mio post.
Certo, quando c'è un terremoto, le onde sismiche si propagano oltre l'epicentro, e c'è il rischio di subire danni e paura anche qui da noi.
Credo che le nostre classi dirigenti siano a tal punto consapevoli della situazione che sui giornali di oggi la Confindustria e la Cgil entrambe convengono sull'opportunità di anticipare a questa estate la manovra da 40 mld euro che dovrà portare al pareggio di bilancio nei tempi concordati con la UE.
Da noi occorrerà tagliare la spesa pubblica e recuperare/aumentare le imposte dove si può, ad esempio a cominciare dalla imposizione sulle rendite finanziarie, dove c'è spazio se si raffronta la fiscalità italiana a quella degli altri paesi di eurolandia.
Alla peggio, si renderà necessario varare una patrimoniale, ma il problema di Eurolandia oggi non è il debito pubblico del nostro paese. Dopo la Grecia c'è in ordine di urgenza il debito senior unsecured delle banche irlandesi, le cajas spagnole ed il debito delle municipalità spagnole alla pari con il Portogallo (dove ritengo accadrà qualcosa di analogo a quanto fece da noi il governo Amato), il continuo deterioramento della qualità degli asset bancari nei paesi dell'europa sudorientale.
Tutto questo è foriero di ripercussioni sistemiche sul ratios patrimoniali di banche grandi e piccole di tutti i paesi europei e di quelle USA, e conterà anche il livello di supporto sistemico che ciascun paese potrà assicurare alle proprie banche (il nostro è considerato "moderato", per ragioni intuibili).
Qualche problema dunque potrebbe venire ad alcune delle nostre banche, e il proliferare di aumenti di capitale nonché delle emissioni di titoli subordinati è sintomatica di ciò che il mercato si attende possa succedere, IMHO.
Come costruire il proprio ptf nell'incertezza: molta liquidità per cogliere i saliscendi del mercato. Dunque molto trading, magari da fare sulla parte alta dell'HY (comparti difensivi, sfruttando disallineamenti nei rendimenti, emittenti con piani di deleverage in essere: di recente ad es. il food & beverage ha fornito qualche opportunità, così come l'oil con riferimento ad alcuni emittenti USA ed il cable in Europa), ma sempre con cautela.
L'HY lateralizza su minimi storici di rendimento da ormai 9 mesi, se si corre il rischio di restare incastrati, che sia almeno su titoli relativamente solidi...
Cercare di evitare le situazioni più critiche anche nel trading.
Tenere in ptf corporate IG di buona qualità, possibilmente di paesi non coinvolti nella crisi del debito sovrano o in quella dei loro sistemi bancari.
Chi ha in portafoglio ancora alcuni titoli di emittenti con queste caratteristiche presi alla riapertura del mercato primario dopo la crisi dell'autunno 2008, con scadenza 2014-2016, fa bene a tenerseli, IMHO (la solita vecchia roba noiosa, le France Telecom, le British Telecom che magari ti davano un modesto 5-6% di rendimento lordo prese a suo tempo, ed oggi scambiano a prezzi alti, che esprimono un rendimento a scadenza certamente inferiore ma non hanno fatto perdere 1 ora di sonno a nessuno...)
Domani vedremo come andrà.
Al momento il PASOK può contare su una maggioranza di 155 deputati su 300.
Magari, alla fine del dibattito, potrà esserci qualcuno in più dalle altre formazioni.
Se all'interno del PASOK il dibattito è aspro, ma è stato ricondotto ad unità con il rimpasto, negli altri partiti di centro/destra ci sono esponenti non perfettamente in linea con le indicazioni della direzione.