Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Sui Tds greci OTC negli ultimi due giorni della scorsa settimana nulla da segnalare: giovedì modesti cali nei prezzi, venerdì altrettanto modeste risalite.

Esauritosi presto il rimbalzo partito martedì scorso, il mercato attende di avere maggiore visibilità sui tempi di una qualche ristrutturazione/riscadenzamento/default del debito pubblico ellenico, e nel mentre resta fermo nelle sue aspettative e nei prezzi.
 
EU countries on discussions with banks on Greek debt rollover proposal
According to press reports, European countries’ officials have initiated discussions with the banks and the insurance companies over a proposal for the voluntary rollover of Greek debt. The proposal reportedly calls for the replacement of the existing Greek debt with securities of a different credit composition, aiming to avoid the possibility of the credit rating agencies to consider such a development as a default. French President Sarkozy and Spanish PM Zapatero said that their countries’ banks are willing to participate in such a scheme, while press reports claim that German lenders would not agree to commit to any deal before a positive credit rating agencies signal. According to other reports, the French government has reached to an agreement with the banks over the roll over plan. Reportedly, under the plan, the creditors will reinvest 70% of the proceeds from the maturing Greek debt, with 50% going into 30–year GGBs with an interest rate similar to the one of Greece’s EU/IMF loan, while the other 20% will be invested into zero coupon high quality securities. Other reports claim that the voluntary debt rollover plan that Greece discusses with the EU will involve bonds maturing until 2014. The extension could be for 3-7 years, while the interest rate will not be higher than that of EU/IMF’s loan. The lenders will receive the value of the maturing bonds and then they will be able to acquire new bonds on a voluntary basis. The sources say that the Greek government will meet with representatives from Greek banks and pension funds to discuss their intentions over the above plan.PM Papandreou said that the second loan for Greece may be equivalent to the €110bn first EU/IMF loan, while said that is certain that IMF will agree on the new scheme. Eurogroup head Juncker reiterated that EU should not rule out the idea of further lowering the interest rates on Greece’s loan.

Ho capito.....
la buttano la, e vedono come reagisce il mercato.......

Se alle banche Francesi va bene........a me no di sicuro :lol:
 
cioè la discussione sul default è rinviata di trenta anni !!! :D

ho letto prima proposta francese:
alla scadenza
30% contanti
20% zero coupons sicuro a garanzia
50% nuovi bond trentennali tasso bce/fmi + incentivo se grecia va bene

quindi butto delle cifre su recovery "equivalente":
30%->recovery 100%
20%->zc 30 anni=recovery 15%
50%-> dipende: se garantito BCE->recovery 90%; se Grecia ->recovery 40%

Recovery tra il 78% e il 53%
 
WSJ: «La crisi non è della Grecia, ma del sistema bancario»

Irwin Stelzer, dalle colonne del Wall Street Journal, non usa mezzi termini: ad essere davvero in crisi, a suo parere, non è la Grecia ma il sistema bancario globale...
Irwin Stelzer, dalle colonne del Wall Street Journal, non usa mezzi termini: ad essere davvero in crisi, a suo parere, non è la Grecia ma il sistema bancario globale.
Di per sé, infatti, la Grecia è uno Stato di piccole dimensioni, motivo per cui la sua insolvenza dovrebbe restare un problema interno. La Grecia non è certo «troppo grande per fallire», scrive il quotidiano americano, ma – cosa ben diversa – «troppo interconnessa per fallire». Ad esserle strettamente legati sono da un lato il sistema bancario mondiale, e dall'altro le ambizioni politiche di tutti coloro che per decenni hanno scommesso sull'Europa unita. E che in questo momento non riescono a esprimere un'opinione comune, mettendo ulteriormente a dura prova la fiducia dei mercati.
Attualmente, 70 miliardi di euro di debito sovrano sono presenti nei bilanci delle banche elleniche. Secondo le stime dell'Economist, ricorda ancora il Wall Street Journal, se a queste venisse imposto di riconoscere il fatto che tali titoli sono valutati alla metà del loro valore nominale, ci sarebbe un esodo di massa degli investitori e dei risparmiatori che farebbero di tutto per riavere i propri soldi. A quel punto, le banche dovrebbero precipitarsi a rastrellare capitali e la Banca centrale europea dovrebbe forzare all'inverosimile le proprie regole per trovare un modo di continuare ad accettare i titoli del debito greco in cambio del denaro necessario per mantenere un sufficiente livello di liquidità nel sistema economico ellenico. E non si tratta di un problema soltanto locale: è cosa nota che i più esposti sono gli istituti di credito tedeschi, ma le agenzie di rating hanno puntato il dito anche su quelli francesi e italiani. E la Fed sta cercando di vederci chiaro anche sull'esposizione delle banche statunitensi.
Se si accetta che il default immediato sia fuori discussione per scelta della classe politica, Stelzer propone alcune mosse - a detta sua - obbligate. In primis le banche devono render nota la propria esposizione sui titoli del debito greco e ricostituire livelli accettabili di capitale sicuro, a costo di frenare momentaneamente il credito e la crescita. Bisogna porre poi fine all'eccessiva dipendenza di interi sistemi economici dalle banche tedesche. E la classe politica del Vecchio Continente deve riconoscere l'importanza di esprimere una posizione unitaria e intervenire sul sistema fiscale e sugli incentivi all'innovazione, in modo da costituire welfare states che siano davvero solidi.

27 Giugno 2011
Redazione [email protected]
 
Ho capito.....
la buttano la, e vedono come reagisce il mercato.......

Se alle banche Francesi va bene........a me no di sicuro :lol:

Secondo me non avete capito ;).
Si è data delega ai singoli paesi di concordare i piani di reinvestimento con banche e fondi.
Dal momento che dovranno apparire volontari, questi avranno seguito immediatamente dopo i rimborsi e potrebbero anche variare da paese a paese.
L'imposizione significherebbe default.
Allo stato attuale non ha alcun senso parlare di recovery rate.
 
Ultima modifica:
Secondo me non avete capito ;).
Si è data delega ai singoli paesi di concordare i piani di reinvestimento con banche e fondi.
Dal momento che dovranno apparire volontari, questi avranno seguito immediatamente dopo i rimborsi e potrebbero anche variare da paese a paese.
L'imposizione significherebbe default.
Allo stato attuale non ha alcun senso parlare di recovery rate.

Ho capito benissimo invece

Quella da "paese a paese" non l'ho capita....
 
Stark Says Europe Can’t Be Blackmailed to Aid Greece at Any Cost

By Christian Vits and Jeffrey Black - Jun 27, 2011 12:30 PM GMT+0200 Mon Jun 27 10:30:00 GMT 2011




European Central Bank Executive Board member Juergen Stark said Europe can’t be blackmailed into supporting Greece at any cost.
“Solidarity mustn’t be misunderstood to mean that European partners and the international community have no other choice but to continue the financial support,” Stark said in a speech in Berlin today. “No one can be blackmailed and no one should be allowed to be blackmailed.”



(Bloomberg)
 
PUNTO 1 -Grecia, presidente Cef Grilli incontra banchieri a Roma

lunedì 27 giugno 2011 12:39






* Coinvolti lobby IIF e banche internazionali
* Incontro arriva dopo accordo tra banche francesi e Tesoro
* Intesa Parigi può essere modello per banche tedesche-fonti

(accorpa pezzi, aggiunge contesto)
di Stefano Bernabei


ROMA, 27 giugno (Reuters) - Vittorio Grilli, presidente del Comitato finanziario ed economico europeo (Cef), sta incontrando a Roma le banche internazionali per discutere il loro coinvolgimento nel secondo salvataggio della Grecia.
Una fonte del Tesoro italiano ha detto che la riunione vede anche la partecipazione di esponenti della lobby bancaria Institute of International Finance (IIF) e che il tema dell'incontro è "uno scambio di vedute sulla situazione greca".
La fonte ha sottolineato che Grilli partecipa all'incontro in qualità di presidente del Cef e non di direttore generale del Tesoro italiano e ha aggiunto che si tratta di un incontro "allargato".
Sarebbero più di venti gruppi bancari internazionali a partecipare al meeting a porte chiuse che vede la partecipazione anche di diversi funzionari delle istituzioni europee.
Un giornalista di Reuters ha visto recarsi alla riunione al Tesoro anche rappresentanti di Intesa SanPaolo (ISP.MI: Quotazione) e di più di una decina di banche internazionali tra cui Barclays Plc (BARC.L: Quotazione).
Prima di recarsi al Tesoro i banchieri si erano riuniti nella sede romana di Intesa per circa due ore.
Un portavoce dell'IIF ha confermato che il direttore generale Charles Dallara sta incontrando Grilli e partecipa "a incontri a Roma insieme ad altri rappresentanti del settore privato e pubblico".
La stessa fonte ha aggiunto che Dallara si è incontrato recentemente con diverse istituzioni creditizie private e funzionari pubblici per fornire un sostegno informale al perseguimento di un secondo salvataggio della Grecia.
La settimana scorsa Dallara era ad Atene per discutere della crisi del debito.
I funzionari della zona euro stanno valutando come coinvolgere gli istituti di credito nel secondo bailout a favore di Atene facendo in modo che le agenzie di rating non dichiarino il paese insolvente.
Una fonte bancaria francese ha detto domenica che il Tesoro francese ha raggiunto un accordo con le banche per rendere più appetibile per i creditori l'opzione di rollover o di rinnovo dei titoli di stato greci, confermando un articolo del Le Figaro.
Il ministro delle Finanze francese Christine Lagarde ha detto oggi che il governo ha raggiunto una bozza di accordo con le banche francesi per il rinnovo dei loro titoli di Stato greci.
"Abbiamo stilato una prima bozza", ha detto ai giornalisti Lagarde prima di una conferenza stampa con il presidente francese Nicolas Sarkozy.
Subito dopo lo stesso Sarkozy ha precisato che il piano di rollover sarà basato su titoli a 30 anni.
Sempre stamani fonti vicine alle banche tedesche hanno detto che l'accordo francese potrebbe essere una interessante base di partenza anche per loro.

"La proposta francese potrebbe essere un buon compromesso, che, da una parte, sottolinea la volontarietà del prolungamento delle scadenze e impedisce un credit event e, dall'altra, include incentivi che la rendono accettabile ai creditori privati", ha detto una delle fonti.
La questione sarà discussa oggi con il ministero delle Finanze, ha riferito un'altra fonte.
 
Ultima modifica:
Ho capito benissimo invece

Quella da "paese a paese" non l'ho capita....

Essendo un reinvestimento volontario non necessariamente gli accordi saranno gli stessi, figuriamoci se i tedeschi non avranno il braccino corto anche in questo caso :D.

Credo ci sia stato un incontro odierno nel quale Bnp Paribas e Societé Generale dovrebbero aver proposto il rinnovo trentennale del 50% dei titoli in scadenza con costituzione parallela di un fondo di garanzia.

Crisi greca, consulto in Intesa Sanpaolo
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto