StockExchange
Forumer storico
Comincio a pensare che i ggb siano solo una ben modesta opportunità rispetto a quella che si sta creando sull'azionario.
Ormai i politici sono con le spalle al muro e si dovranno per forza fare riforme strutturali serie che permettano crescita e redistribuzione (è quest'ultimo il vero male dell'ultimo decennio e oltre, dove si sono visti stellari profitti per pochi e bassi salari per molti).
Se si creeranno le premesse per una "rinascita" strutturale, allora sull'azionario parte un ciclo mostruoso.
In realtà basterebbe anche solo un tale sentiment, perchè parta un anno o due di riazi mostruosi....da ben più che raddoppio.
Certo il cedimento al ricatto dei repubblicani da parte di Obama non va in questa direzione di "rinascira", ma al limite solo di un ritorno di euforia artificiale da deregulation, allentamento monetario, laissez-fairismo e detassazione con relativo miglior beneficio per gli alti redditi e patrimoni.
Ma abbiamo visto che sono bolle effimere e drogate. Per altro al momento non c'è neanche l'ombra anche di una minima euforia artificiale.
E' come se il mercato ormai abbia capito che non si può risolvere più con paliativi, che il problema non è il tetto del debito USA, ma IL DEBITO USA, che il problema non è il salvataggio della Grecia 2.0, ma il debito europeo in toto e come si deciderà di affrontarlo organicamente.
In definitiva si cerca di capire come si possa tornare a crescere.
E sarebbe facilissimo in realtà, ma è impopolare e va contro gli interessi della stessa classe dirigente:
redistribuzione produttiva! Eliminazione di privilegi e sprechi, forte pressione fiscale su chi ha di più, ma non per alimentare sprechi e lussi alle caste, che anzi andrebbero spremute ben bene per prime.
Ma per incentivare crescita, sviluppo, assunzioni stabili e politica di più alti salari. Inoltre disincentivare a tutti i livelli il forte indebitamento anche privato e lasciar correre un minimo l'inflazione.
Tempo dieci anni e l'immobiliare sarà rimasto al palo mentre i salari avranno recuperato molto. Gli stessi debiti pubblici e privati peseranno meno in termini reali, non si sfugge le tappe sono queste per risanare l'economia. Secondo me ci stiamo avvicinando, "obtorto collo" a queste soluzioni, benchè così invise alla classe dirigente e alla upper class in genere, che è poi quella che fa lobby. Perchè proprio non ce ne sono altre di soluzioni...
Tutto questo pistolotto anche lievemente OT e dal retrogusto, ammetto, lievemente "politico", per dire che.....
se però si ripartisse sul serio....
allora vorrei stare sull'azionario
Ormai i politici sono con le spalle al muro e si dovranno per forza fare riforme strutturali serie che permettano crescita e redistribuzione (è quest'ultimo il vero male dell'ultimo decennio e oltre, dove si sono visti stellari profitti per pochi e bassi salari per molti).
Se si creeranno le premesse per una "rinascita" strutturale, allora sull'azionario parte un ciclo mostruoso.
In realtà basterebbe anche solo un tale sentiment, perchè parta un anno o due di riazi mostruosi....da ben più che raddoppio.
Certo il cedimento al ricatto dei repubblicani da parte di Obama non va in questa direzione di "rinascira", ma al limite solo di un ritorno di euforia artificiale da deregulation, allentamento monetario, laissez-fairismo e detassazione con relativo miglior beneficio per gli alti redditi e patrimoni.
Ma abbiamo visto che sono bolle effimere e drogate. Per altro al momento non c'è neanche l'ombra anche di una minima euforia artificiale.
E' come se il mercato ormai abbia capito che non si può risolvere più con paliativi, che il problema non è il tetto del debito USA, ma IL DEBITO USA, che il problema non è il salvataggio della Grecia 2.0, ma il debito europeo in toto e come si deciderà di affrontarlo organicamente.
In definitiva si cerca di capire come si possa tornare a crescere.
E sarebbe facilissimo in realtà, ma è impopolare e va contro gli interessi della stessa classe dirigente:
redistribuzione produttiva! Eliminazione di privilegi e sprechi, forte pressione fiscale su chi ha di più, ma non per alimentare sprechi e lussi alle caste, che anzi andrebbero spremute ben bene per prime.
Ma per incentivare crescita, sviluppo, assunzioni stabili e politica di più alti salari. Inoltre disincentivare a tutti i livelli il forte indebitamento anche privato e lasciar correre un minimo l'inflazione.
Tempo dieci anni e l'immobiliare sarà rimasto al palo mentre i salari avranno recuperato molto. Gli stessi debiti pubblici e privati peseranno meno in termini reali, non si sfugge le tappe sono queste per risanare l'economia. Secondo me ci stiamo avvicinando, "obtorto collo" a queste soluzioni, benchè così invise alla classe dirigente e alla upper class in genere, che è poi quella che fa lobby. Perchè proprio non ce ne sono altre di soluzioni...
Tutto questo pistolotto anche lievemente OT e dal retrogusto, ammetto, lievemente "politico", per dire che.....
se però si ripartisse sul serio....
allora vorrei stare sull'azionario

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