Crisi: Grecia, slitta l'intesa nell'Eurogruppo
La stampa greca accusa: 'dall'Ue ancora solo promesse'
16 marzo, 08:42
ATENE - "Ancora solo promesse", titola stamane la stampa greca, sottolineando "le divisioni" tra i membri dell'Ue in merito ad un eventuale aiuto alla Grecia rinviato di nuovo al prossimo vertice europeo. L'accordo c'e', restano da approfondire alcuni punti tecnici, aveva ammesso ieri al termine della riunione di Bruxelles, il presidente dei ministri di Eurolandia, Jan Claude Junker. Oggi si riunisce l'Ecofin, mentre per Atene scade il termine ultimo per la presentazione all'Ue di un calendario di misure per il rientro del bilancio nel 2010.
"Promesse che rimangono promesse", ribadisce il quotidiano socialista To Vima, rilevando le persistenti resistenze da parte di "Germania, Austria Olanda e altri paesi della zona euro". Il giornale cita inoltre fonti governative secondo cui la Grecia non può formalizzare un'eventuale richiesta di aiuto finanziario, invocata ieri da Bruxelles come 'sine qua non' per mettere in moto l'ipotetico meccanismo di assistenza, se non sono prima chiari il contesto e i termini di un accordo che l'Europa non ha ancora precisato. "Nuove promesse dall'Europa", titola l'altro quotidiano socialista Ta Nea, affermando che il rinvio della decisione da parte dell'Ecofin, dovuto alle divisioni e soprattutto alle "persistenti riserve della Germania", "allunga l'agonia della Grecia".
Anche il giornale conservatore Kathimerini nota che "l'Europa è divisa" e che i ministri europei "non hanno raggiunto specifiche decisioni sul possibile aiuto finanziario alla Grecia" rinviando tutto al vertice Ue. "Spaccata l'Europa sull'aiuto alla Grecia", titola il quotidiano economico Naftemporiki, secondo cui a favore di Atene si è schierato ieri tutto il "fronte sud" dell'Unione, cioé Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Slovenia e Cipro, più Belgio, Irlanda e Lussemburgo. Dall'altra parte, scrive il giornale, La Germania con Austria, Olanda e Finlandia. I Media riferiscono le dichiarazioni ad Atene del segretario generale dell'Ocse Angel Gurria, secondo cui non v'é ragione per cui la Grecia non possa pensare di ricorrere al Fondo monetario internazionale (Fmi) in caso non si concretizzi un'aiuto Ue.