Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (21 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Zorba

Bos 4 Mod
Scusa se la risposta di prima era un pò frettolosa, avrei dovuto argomentarla meglio.
Ad ogni modo, come dici tu, meglio così.
Si vede che prima hanno speculato vendendo alto ed ora ricomprano più basso ...

Non ti preoccupare:). Tutto chiarito:up:. Ti leggo sempre con piacere: non ho tds greci, ma ho in ptf alcuni Tier-1 di banche greche (Alpha e EFG).
Ciao:ciao:
 

ciclista52

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Grecia, Eurogruppo rimanda decisioni su aiuti,crea gruppo lavoro



lunedì, 15 marzo 2010 - 22:29
La riunione dei ministri delle Finanze della zona euro si chiude prima del previsto con una mancata decisione sulle misure concrete per sostenere la Grecia. Le scelte finali in merito a un'eventuale azione coordinata per Atene potranno arrivare nelle prossime settimane, sulla base di documenti preparati da un gruppo di lavoro incaricato dai ministri. La patata bollente del sostegno ad Atene potrà anche passare ai capi di Stato e di governo.
Sono queste le conclusioni di un meeting da cui si attendeva un impegno concreto e dettagliato per la Grecia dopo la benedizione della Commissione Ue per le misure aggiuntive di risanamento approntate da Atene.
"Il messaggio che mandiamo ai mercati è che siamo convinti che le misure prese dalla Grecia sono credibili. Noi abbiamo discussso... le modalità tecniche" ha detto Jean-Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo, aggiugendo che le decisioni finali verranno prese probabilmente dai capi di Stato e di governo.
 

tommy271

Forumer storico
Per la Grecia si delinea piano eurozona, ma deciderà vertice Ue

Dall'eurogruppo "messa a punto modalità tecniche" del meccanismo



Bruxelles, 16 mar. (Apcom) - I ministri delle Finanze dell'eurogruppo, riuniti per cinque ore ieri sera a Bruxelles, hanno "messo a punto le modalità tecniche" di un piano di sostegno finanziario per la Grecia, consistente in "prestiti bilaterali coordinati al livello comunitario", ma non garantiti dagli Stati membri.
Il disposititvo, che sarà adottato dai capi di Stato e di governo dell'Ue (molto probabilmente al Consiglio europeo della settimana prossima), sarà pronto a scattare se si rivelasse necessario per salvaguardare la stabilità della zona euro, e "sarà coerente con il diritto comunitario e con le legislazioni nazionali degli Stati membri".
In altri termini, rispetterà la clausola 'no bail out' del Trattato Ue, che vieta il salvataggio di un paese dell'eurozona da parte di un altro membro dell'euro (è la ragione per cui sono state escluse le garanzie di credito).
Queste, in sintesi, le spiegazioni date alla fine della riunione dal presidente dell'eurogruppo e premier lussemburghese, Jean-Claude Juncker, dal commissario europeo agli Affari economici e finanziari, Olli Rehn, e dal ministro francese delle Finanze, Christine Lagarde.
Tutti i paesi dell'eurozona saranno chiamati a partecipare al meccanismo, ha precisato Juncker, ma fonti greche hanno sottolineato che il contributo di ciascun paese sarà probabilmente volontario.
Si tratterà, per quel che è dato capire, di una sorta di "meccanismo correttivo", e non sostitutivo dei mercati; mercati che in condizioni normali (ovvero quando i tassi d'interesse per finanziare il debito greco non schizzano troppo in alto) potranno continuare a svolgere il loro ruolo.
Allo stesso tempo, i tassi d'interesse dei prestiti bilaterali dovrebbero essere abbastanza elevati da "incentivare fortemente" Atene a tornare a raccogliere i finanziamenti sul mercato il più presto possibile. Loc
 

tommy271

Forumer storico
Grecia,Eurogruppo rimanda decisioni dettagliate su aiuti

martedì 16 marzo 2010 07:07




(riscrive aggiungendo comunicato Eurogruppo, dichiarazioni Juncker, Lagarde)



BRUXELLES, 16 marzo (Reuters) - Ieri notte la riunione dei ministri delle Finanze della zona euro si è chiusa prima del previsto senza l'annuncio dei dettagli sulle misure concrete per sostenere la Grecia.
Nella conferenza stampa finale i ministri hanno detto di aver trovato il modo per mobilitare aiuti finanziari per Atene se necessario, aggiugendo, però, che al momento non sembra essercene bisogno.

Nessun dettaglio tecnico, poi, è stato spiegato, privando, quindi, l'annuncio di una vera sostanza.
L'Eurogruppo "ha chiarito le modalità tecniche che rendono possibile una decisione di azione coordinata che può essere attivata velocemente in caso di bisogno", si legge nel comunicato pubblicato al termine del meeting.


L'obiettivo del meccanismo di aiuto per la Grecia non sarà quello di assicurare finanziamenti a tassi d'interesse pari alla media dei tassi prevalenti nella zona euro, puntualizza, inoltre, il comunicato, aggiungendo che il fine è quello di salvaguardare la stabilità finanziaria della zona euro.


Jean-Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo, ha aggiunto che Atene non ha chiesto aiuti e che il sostegno, se dovesse scattare, non implicherà l'utilizzo di garanzie sui prestiti, una delle opzioni di cui si era discusso nelle scorse settimane.
"Il messaggio che mandiamo ai mercati è che siamo convinti che le misure prese dalla Grecia siano credibili.

Noi abbiamo discusso .. le modalità tecniche" ha detto Jean-Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo, aggiugendo che le decisioni finali sulla necessità di attivare gli aiuti potrebbero venir prese dai capi di Stato e di governo.
Sia Juncker che il commissario Ue per gli Affari economici e monetari Olli Rehn hanno evitato di rispondere alle domande sull'importo delle eventuali misure di emergenza e sul tipo di meccanismo prescelto.
"Stasera non si è parlato per niente di cifre" ha detto il ministro delle Finanze austriaco.
In un briefing con la stampa francese, il ministro delle Finanze Christine Lagarde ha detto :"non è il meccanismo che è necessario oggi. Abbiamo detto che l'esame delle modalità tecniche è un lavoro di anticipazione, ma non c'è ragione di anticiparne l'attuazione... per questo non parlerò dei dettagli".

Nessuna dichiarazione ieri notte dal ministro delle Finanze italiano, Giulio Tremonti, che aveva incontrato il commissario Ue al Mercato interno Michel Barnier a colazione per parlare delle novità riguardo alla regolamentazione finanziaria.
 

tommy271

Forumer storico
SULLA GRECIA L'EUROPA DECIDE A META'

L’Europa stenta a definire un piano d’intervento per Atene. La rabbia e la disillusione dei greci contro l’Unione aumentano.
L’Eurogruppo ieri ha ufficialmente trovato l’accordo su come muoversi per evitare la bancarotta del Paese più indebitato d’Europa. Eppure non c‘è il minimo riferimento alle cifre di un eventuale stanziamento, un’idea che per altro la Germania rifugge. L’approvazione definitiva del meccanismo è lasciata in ogni caso al vertice dei Capi di Stato e di governo del 25 e 26 marzo. Il Presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker spiega quale sia l’orientamento generale:
“Non credo che l’intervento consisterà in garanzie che gli Stati membri della zona euro daranno alla Grecia. Si tratterà piuttosto di una azione coordinata a livello europeo che consisterà nel mettere a disposizione della Grecia degli aiuti bilaterali”.
La Grecia ha un debito pubblico da 300 miliardi di euro e solo per il 2010 deve trovarne 54. Una situazione difronte alla quale il governo socialista di Giorgios Papandreou è corso ai ripari con una politica di austerità. Ma i cittadini non sono affatto contenti di dover sanare il debito di tasca loro:
“E’ una catastrofe” dice un dipendente pubblico. “I poveri saranno ancora più poveri, la vita di tutti i giorni sarà peggio di una battaglia”.
Eppure le misure varate dal governo hanno avuto il plauso di Bruxelles. Un fatto che non sembra destinato a facilitare la riconciliazione tra i greci e le istituzioni europee.


(Euronews.net)
 

tommy271

Forumer storico
Oggi vediamo come si muoveranno i mercati.
La strada per i sostegni è imboccata, ma il parto sarà (è stato?) lungo e doloroso ...
 

tommy271

Forumer storico
Crisi: Grecia, slitta l'intesa nell'Eurogruppo

La stampa greca accusa: 'dall'Ue ancora solo promesse'

16 marzo, 08:42

ATENE - "Ancora solo promesse", titola stamane la stampa greca, sottolineando "le divisioni" tra i membri dell'Ue in merito ad un eventuale aiuto alla Grecia rinviato di nuovo al prossimo vertice europeo. L'accordo c'e', restano da approfondire alcuni punti tecnici, aveva ammesso ieri al termine della riunione di Bruxelles, il presidente dei ministri di Eurolandia, Jan Claude Junker. Oggi si riunisce l'Ecofin, mentre per Atene scade il termine ultimo per la presentazione all'Ue di un calendario di misure per il rientro del bilancio nel 2010.
"Promesse che rimangono promesse", ribadisce il quotidiano socialista To Vima, rilevando le persistenti resistenze da parte di "Germania, Austria Olanda e altri paesi della zona euro". Il giornale cita inoltre fonti governative secondo cui la Grecia non può formalizzare un'eventuale richiesta di aiuto finanziario, invocata ieri da Bruxelles come 'sine qua non' per mettere in moto l'ipotetico meccanismo di assistenza, se non sono prima chiari il contesto e i termini di un accordo che l'Europa non ha ancora precisato. "Nuove promesse dall'Europa", titola l'altro quotidiano socialista Ta Nea, affermando che il rinvio della decisione da parte dell'Ecofin, dovuto alle divisioni e soprattutto alle "persistenti riserve della Germania", "allunga l'agonia della Grecia".
Anche il giornale conservatore Kathimerini nota che "l'Europa è divisa" e che i ministri europei "non hanno raggiunto specifiche decisioni sul possibile aiuto finanziario alla Grecia" rinviando tutto al vertice Ue. "Spaccata l'Europa sull'aiuto alla Grecia", titola il quotidiano economico Naftemporiki, secondo cui a favore di Atene si è schierato ieri tutto il "fronte sud" dell'Unione, cioé Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Slovenia e Cipro, più Belgio, Irlanda e Lussemburgo. Dall'altra parte, scrive il giornale, La Germania con Austria, Olanda e Finlandia. I Media riferiscono le dichiarazioni ad Atene del segretario generale dell'Ocse Angel Gurria, secondo cui non v'é ragione per cui la Grecia non possa pensare di ricorrere al Fondo monetario internazionale (Fmi) in caso non si concretizzi un'aiuto Ue.
 
Stato
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