No guarda, questo dipende dal fatto che l'Irlanda
1) Cresce ragionevolmente, in tempi di recessione, non molto ma quanto
basta.
2) Se si eccettua l'impennata provocata dalla voragine bancaria, non aveva
prima un alto deficit/pil e debito/pil.
La sua dinamica di impennata di questi parametri è paragonabile a quella
di tutti i paesi più "vitali" economicamente, dell'area euro, che hanno
dovuto fare deficit spending per soccorrere il loro sistema finanziario.
Solo che nel caso dell'Irlanda il suo sistema finanziario è totalmente fallito.
Sembrava che per salvare e nazionalizzare le sue banche, rispettandone
gli impegni, si mettesse a repentaglio la solvibilità dei TdS.
Invece alla fine, come è ragionevole da un punto di vista gerarchico
(anche se da un punto di vista procedurale e formale di porcate ne sono
state fatte), hanno segato via molti oneri del loro sistema bancario e
forse alla fine risolveranno la vicenda presumo riprivatizzando le loro
banche e scaricando in qualche modo gli asset "tossici" delle bad banks.
3) Il problema del club med è invece strutturale, di vecchia data, dovuto ad
alto debito/bassa crescita e relativamente indipendente dalla crisi
finanziaria del 2008. Non a caso la locuzione "club med" è ben nota e
diffusa nel mondo finanziario, ben prima che l'acronimo p.i.g.s. prendesse
piede.
Comunque da notare come il sentiment cambia presto in merito a queste vicende, basta leggere questo sito, che solo a maggio dipingeva l'Irlanda sull'orlo dell'abisso.
L’IRLANDA È DI FRONTE ALLA ROVINA ECONOMICA | Informare per Resistere