UE: BARROSO, SU GRECIA RISULTATO IMPORTANTE. MERKEL, ORA CAMBIO TRATTATO
(ASCA) - Bruxelles, 26 mar - L'accordo raggiunto ieri sugli eventuali aiuti dell'Ue alla Grecia per consentirle di superare la sua crisi finanziaria rappresenta un ''risultato molto importante''. E' quanto viene detto dal presidente della Commissione europea Jose' Manuel Barroso nel corso della conferenza stampa - insieme al presidente stabile dell'Ue Herman Van Rompuy e al premier spagnolo Jose Luis Rodriguez Zapatero - che ha chiuso il vertice europeo di Bruxelles. ''Spero comunque - aggiunge Barroso - che i mercati si basino sui fatti e non sulle storie finte''.
L'accordo trovato ieri sera, sottolinea dal canto suo, sempre in conferenza stampa il cancelliere tedesco Angela Merkel, fredda in origine sulla possibilita' di aiuti Ue alla Grecia, dimostra come i Paesi dell'Eurozona ''siano solidali e non permettano che l'euro venga destabilizzato''. E' importante, infatti, che ''nel lungo periodo la moneta, che e' stata un successo in termini di liberta' e cooperazione, resti stabile: per questo ieri e' stato un grande giorno per l'euro''. Per la Merkel, la soluzione trovata ''e' appropriata'' anche se , aggiunge, il governo di Atene ha oggi ribadito di non aver bisogno per ora di aiuti finanziari. In ogni caso, rileva la Merkel, a problemi di questo genere doveva essere data una soluzione di carattere generale, non avendoci pensato quando si e' introdotto l'euro. La crisi dei conti pubblici greci, sottolinea, comunque ''non e' solo un fatto di speculazione ma soprattutto di budget. Qualcosa che il Trattato di Maastricht dice che non dovrebbe accadere. Ma, se accade, la Ue deve trovare una soluzione''.
A questo punto, non ha dubbi la Merkel, si dovra' modificare il Trattato Ue per meglio prevenire crisi come quella scoppiata in Grecia. Una modifica che dovra' riguardare i 27 Stati membri dell'Unione, non solo l'Eurozona. '''Occorre - dice il cancelliere - una soluzione sistemica per affrontare casi come questi, anche se non si deve correre con i tempi. Dobbiamo aspettare - dice - la valutazione del gruppo di lavoro'' ed e' quindi ''troppo presto per dire se l'anno prossimo ci sara' una nuova Conferenza intergovernativa''.
Il piano varato dal Consiglio europeo prevede una rete di protezione per la Grecia con prestiti bilaterali e finanziamenti del Fondo monetario internazionale.
Innanzitutto gli stati membri contribuiranno a finanziare con prestiti la parte principale del pacchetto, che comprendera' anche sostanziali stanziamenti da parte del Fmi. Il meccanismo, qualificato di ''ultima ratio'', potra' scattare quando ''il finanziamento sul mercato risulta insufficiente''. Tutti gli stati membri dell'eurozona devono poi essere d'accordo sull'opportunita' di concedere i prestiti. La decisione di concedere i prestiti si basera' sulle valutazioni della Commissione europea e della Bce e il criterio di valutazione sara' il grado di rischio di instabilita' nel paese interessato e nell'area euro nel suo complesso. I 16 paesi dell'euro contribuiranno ai prestiti in proporzione alle rispettive quote di presenza nalla Bce con i paesi maggiori, come Francia e Germania, che contribuiranno di piu'. I prestiti saranno concessi a un costo che include un premio al rischio e non ai tassi di interesse della zona euro e soprattutto gli interessi addebitati non conterranno alcun elemento d'agevolazione. Al pacchetto complessivo di finanziamento contribuira' per un terzo il Fmi e per la parte rimanente la zona euro.
Infine, i paesi hanno convenuto di rafforzare il ruolo del Consiglio europeo in materia di sorveglianza economica. Van Rompuy istituira' una task force che entro fine anno presentera' proposte sulle modalita' di rafforzamento della sorveglianza contro i rischi economici e di bilancio. Le proposte della task force verranno presentate entro la fine dell'anno.