Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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E' quello che penso e spero. Non può durare all'infinito che, all'interno della zona euro, ci sia chi emette TdS con un simile scarto di rendimenti.

Ti ricordo che la BCE accetta come collaterale i nostri ellenici al pari degli italiani o tedeschi (forse cambierà qualcosa in termini di valutazione tra gli stessi ma qui il discorso è più complicato).


si hanno esteso la possibilità di accettare i collaterali "problematici" e mi riferisco agli ellenici visto il rating fino al 2011........
 
si hanno esteso la possibilità di accettare i collaterali "problematici" e mi riferisco agli ellenici visto il rating fino al 2011........

Di conseguenza se vanno bene alla BCE a maggior ragione vanno bene anche a noi.
Nel breve/medio periodo ogni "pericolo" è escluso: si apprezzeranno ... dobbiamo armarci di pazienza.
Nel frattempo non ci restano che i ratei (almeno questi sono buoni).
 
Mercato sempre più confuso: gli indici non sanno che direzione prendere


Di Fausto Tenini
30/03/2010 16.30
Il contesto intermarket è sempre più delicato e gli indici azionari non sanno come affrontarlo. Se infatti il dato odierno sulla fiducia Usa è andato oltre le aspettative, è anche vero che il bond appena emesso dalla Grecia flette in modo pesante, e contestualmente l'euro si scioglie nuovamente verso il dollaro. Allo stesso tempo il Bund e gli strumenti a bassissimo rischio ne approfittano, mentre aumenta la volatilità sulle aizoni che si muovono in laterale. Ftse-mib ed Europa appena negativi, Dow a +0,2%. Stranamente performano ancora bene le risorse di base, giù invece le banche e le auto. Tra i titoli volano ancora Gefran (++6%) e Bialetti (+5%), vendute invece Acea a Cogeme (-7%).
 
Grecia tiene que pagar alto interés para tomar prestad

30 marzo 2010, 10:25 ET

ATENE (AP) - I mercati ancora una volta su Martedì agli oneri finanziari superiori alla Grecia, nonostante il mese scorso una promessa di un sostegno finanziario da altre nazioni della zona euro, il che indica che la crisi del debito è ben lungi dall'essere finito.

La Grecia ha vinto un altro 390.000 milioni di euro dei mercati obbligazionari riaprire il _o Martedì vendere un vincolo esistente más_ a 20 anni. Ma il suo successo nella raccolta di fondi derivanti dalla vendita di obbligazioni è stata segnata da alti tassi di interesse richiesti dai mercati.

Il divario tra i dieci anni di obbligazioni greche ed equivalente delle emissioni tedesche _CONSIDERED solidez_ un esempio di aumentare nuovamente il Martedì precedente 3,35%, circa la stessa di prima l'annuncio del piano di salvataggio su Giovedi e superiore a 3 , 06% il Lunedi.

Un divario maggiore si intende un inferiore dell'intervallo di confidenza del debito di un paese come gli investitori richiedono un premio più elevato a sostegno.


Ciò significa che la Grecia sta pagando quasi il doppio degli interessi di quello che paga la Germania di prendere in prestito il denaro, nonostante gli aiuti promessi dai governi della zona euro.

Atene spera che l'_in piano di salvataggio, che il 16 paesi della zona euro si sono impegnati a estendere i prestiti con i fondi del FMI di andare in Grecia se non è possibile prendere in prestito o pagare deudas_ contribuirà a ristabilire la fiducia nei mercati.

Ma i fondi non sono disponibili per la Grecia in questo momento e qualsiasi prestito richiede l'approvazione di tutti gli altri membri della zona euro.

Se oneri finanziari a rimanere elevati, il risparmio delle misure dolorosa austerità che la Grecia ha annunciato poche settimane fa, potrebbe essere perso a pagare maggiori interessi sul debito.

Il problema di successo bond Lunedi è "un altro passo avanti in Grecia, ma la crisi è ben lungi dal passato", ha detto Ben maggio, economista europeo di Capital Economics Ltd.

"Il governo sta ancora pagando un prezzo elevato di contrarre prestiti nel mercato", ha detto, aggiungendo che "la crisi è lungi dall'essere conclusa, possiamo anticipare che l'euro si indebolirà.
 
PORTAFOGLI - Rischio sovrano? Sopravvalutato, ma non troppo

martedì 30 marzo 2010 16:56



* Prevale opinione che situazione sia risolvibile
* Rischio di peggioramento a catena in rating credito
* Possibile scenario di disciplina fiscale e alta liquidità

MILANO, 30 marzo (Reuters) - Il rischio sovrano, "tema" portato in evidenza nel primo scorcio del 2010 soprattutto iper l'incerta situazione di alcuni paesi della zona euro alle prese con un deficit pubblico esorbitante, potrebbe essere a conti fatti un pericolo sopravvalutato. E' questa l'opinione di cinque degli otto primari gestori italiani sentiti a marzo nel consueto sondaggio mensile di Reuters-Lipper.
Non è però trascurabile, per quanto minoritaria, la componente dei tre gestori che alla luce degli sviluppi degli ultimi mesi sta prendendo in considerazione un cambiamento significativo della propria asset allocation.
"Quella sul debito sovrano è in effetti la singola preoccupazione più importante sullo scenario economico-finanziario", conferma Francesco Fonzi, senior portfolio manager di Credit Suisse.
La banca, precisa il gestore, non arriva però a rimettere in discussione la propria asset allocation sulla base di tale questione. "Riteniamo che si tratti di una crisi contenibile", spiega Fonzi. "Sia pure in modo esitante una soluzione per la Grecia è stata trovata. E non ci sembra che le grandi economie, quelle che possono veramente mettere a repentaglio il sistema, siano gestite in modo scriteriato".
Di orientamento diverso Nicola Trivelli, direttore investimenti di Sella Gestioni: "Noi effettivamente vediamo un rischio di peggioramento del merito del credito e di convergenza verso il basso dei giudizi, con spread più larghi anche per paesi tripla A come gli Usa e il Giappone, oltre all'interno della zona euro", dice il gestore.
 
Ciclista, se prendiamo per buono quanto riportato dal Responsabile del Debito Pubblico di Atene che ad aprile non ci saranno emissioni, rimane solo il mese di maggio per le ultime pressanti esigenze.
Poi ci sarà calma relativa sino alla fine dell'anno.

A questo punto la manovra di restringimento degli spread potrà concretizzarsi sulla prossima emissione di maggio oppure al termine di questa con il denaro in tasca.
Problemi di rifinanziamento non ci sono mai stati: certamente mi sarei aspettato anch'io un rimbalzo più marcato verso i nostri ellenici, anzichè un ritracciamento delle posizioni.
Purtroppo non posso fare altro che prenderne buona nota.

Ora alla strategia primaria (apprezzamento e vendita del bond) dobbiamo ripiegare sulla secondaria (tenuta in portafoglio e godimento del rateo). Altre strategie, oltre all'uscita dalle posizioni, non ne vedo.
 
KISS , keep it simple stupid :D

Ciclista, se prendiamo per buono quanto riportato dal Responsabile del Debito Pubblico di Atene che ad aprile non ci saranno emissioni, rimane solo il mese di maggio per le ultime pressanti esigenze.
Poi ci sarà calma relativa sino alla fine dell'anno.

A questo punto la manovra di restringimento degli spread potrà concretizzarsi sulla prossima emissione di maggio oppure al termine di questa con il denaro in tasca.
Problemi di rifinanziamento non ci sono mai stati: certamente mi sarei aspettato anch'io un rimbalzo più marcato verso i nostri ellenici, anzichè un ritracciamento delle posizioni.
Purtroppo non posso fare altro che prenderne buona nota.

Ora alla strategia primaria (apprezzamento e vendita del bond) dobbiamo ripiegare sulla secondaria (tenuta in portafoglio e godimento del rateo). Altre strategie, oltre all'uscita dalle posizioni, non ne vedo.
 
Ciclista, se prendiamo per buono quanto riportato dal Responsabile del Debito Pubblico di Atene che ad aprile non ci saranno emissioni, rimane solo il mese di maggio per le ultime pressanti esigenze.
Poi ci sarà calma relativa sino alla fine dell'anno.

A questo punto la manovra di restringimento degli spread potrà concretizzarsi sulla prossima emissione di maggio oppure al termine di questa con il denaro in tasca.
Problemi di rifinanziamento non ci sono mai stati: certamente mi sarei aspettato anch'io un rimbalzo più marcato verso i nostri ellenici, anzichè un ritracciamento delle posizioni.
Purtroppo non posso fare altro che prenderne buona nota.

Ora alla strategia primaria (apprezzamento e vendita del bond) dobbiamo ripiegare sulla secondaria (tenuta in portafoglio e godimento del rateo). Altre strategie, oltre all'uscita dalle posizioni, non ne vedo.
quoto pienamente :up:
 
Ciclista, se prendiamo per buono quanto riportato dal Responsabile del Debito Pubblico di Atene che ad aprile non ci saranno emissioni, rimane solo il mese di maggio per le ultime pressanti esigenze.
Poi ci sarà calma relativa sino alla fine dell'anno.

A questo punto la manovra di restringimento degli spread potrà concretizzarsi sulla prossima emissione di maggio oppure al termine di questa con il denaro in tasca.
Problemi di rifinanziamento non ci sono mai stati: certamente mi sarei aspettato anch'io un rimbalzo più marcato verso i nostri ellenici, anzichè un ritracciamento delle posizioni.
Purtroppo non posso fare altro che prenderne buona nota.

Ora alla strategia primaria (apprezzamento e vendita del bond) dobbiamo ripiegare sulla secondaria (tenuta in portafoglio e godimento del rateo). Altre strategie, oltre all'uscita dalle posizioni, non ne vedo.

bhe sinceramente un 4.3% 2017 in carico a 90.8, sinceramente vedendo i tassi infimi a cui ci ritroviamo potrebbe diventare un investimento di lunga durata...............mica mi dispiacerebbe....tanto con il resto delle cedole che nel frattempo maturano e la liquidità che ho in portafoglio si iniziano nuovi trading e nuove aperture di posizione......vedi ad esempio il portogallo 2021 che l'ho in carico a 93.95 e nel caso dovesse tornare su quei livelli potrei incrementare la posizione ....................
 
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