Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (1 Viewer)

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tommy271

Forumer storico
Grecia: deficit 2009 al 12,9%


Premier rassicura mercati ma borsa cede quasi il 3%

(ANSA) - ATENE, 7 APR - Il deficit greco per il 2009 aumenta dal 12,7% al 12,9% del Pil a causa della riduzione della crescita economica prevista. Lo ha detto il ministro delle finanze Giorgio Papaconstantinou precisando che gli obiettivi di riduzione del disavanzo per quest'anno restano immutati e non ci sara' bisogno di nuove misure correttive.Il ministro ha anche affermato che le banche greche avranno accesso ai restanti fondi del pacchetto di sostegno agli istituti di credito creati dal governo.

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12,9% non 14% come ieri diceva qualche giornale ...
 

tommy271

Forumer storico
ALLO STUDIO MISURE PER FAVORIRE LA LIQUIDITA' NELL'ECONOMIA



Atene, 7 apr. - (Adnkronos/Xin) - I vertici della Repubblica Greca stanno studiando misure per accrescere la liquidita' nell'economia del paese, il giorno dopo che lo spread tra i titoli di Stato ellenici e i Bund tedeschi e' schizzato ad oltre 400 punti base. Durante un incontro oggi il ministro delle Finanze George Papacostantinou e il governatore della Banca di Grecia Giannis Provopoulos hanno concordato di portare avanti il voto su un provvedimento per la liberalizzazione dei servizi, teso a riattivare un piano che aumenti la liquidita' nell'economia greca.
La scorsa settimana, quattro banche elleniche hanno chiesto formalmente al Ministero delle Finanze e alla Banca di Grecia una garanzia pubblica per ricevere fondi dalla Bce. La richiesta verra' discussa dalla Commissione Europea. Se verra' approvata, Papacostantinou emettera' un decreto. La scorsa settimana, l'agenzia di rating Moody's ha rivisto al ribasso i rating di cinque grandi banche greche, con outlook negativo.
Il Ministero delle Finanze ha gia' adottato misure per permettere alle banche greche di ottenere maggiore accesso al pacchetto di aiuti di Stato per sostenere la loro liquidita'. Il governo greco ha adottato un piano da 28 mld di euro per supportare le banche. Fino allo scorso dicembre, le banche elleniche hanno ricevuto quasi 11,3 mld di euro.

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... liquidità alle banche ...
 

sethi

Forumer storico
Quelle che vorrebbero entrare (Islanda) è meglio che stiano fuori, altri paesi europei (Ungheria, Lithuania, Croazia, Polonia ecc.) anche per loro è meglio restare fuori dalla moneta unica.
Con la loro divisa hanno qualche possibilità in più di tenere dritta la rotta.

Per quelli che son dentro (specie Irlanda, Grecia, Portogallo e forse Spagna) non rimane che rimboccarsi le maniche e soffrire per qualche anno: scorciatoie non ne vedo.




Ungheria Lituania Croazia Polonia ...devono entrare ormai hanno fatto una politica convergente pe entrare nella zona euro non devono e non possono tirarsi indietro, è proprio ora ed in questo momento che bisogna avere coraggio e forza d'animo per andare avanti , è finita l'era dell'euforia per il varo della zona euro ed ora bisogna mettere in atto i propositi che hanno fatto fodare questa zona , strringere i denti ed andare avanti altrimenti non c'è futuro per questa zona e tieni presente che chi scrive è sempre stato euroscettico..............non è una crisi così grave come l'incompetenza dei comunicati di chi dirige la zona euro tende a farci credere .....saranno solo loro a decidere se l'euro può andare avanti o no .

Credetemi non è la Grecia o il Portogallo a dare nia alla zona euro ma il naufragio della zona euro se si attua è e sarà una decisione dei paesi + forti ............non c'è scampo......x cui io ritengo ancora una volta che la grecia non farà default;)
 

Capirex85

Value investor
non dimenticate che parliamo sempre di una nazione che si trova all'interno di un mercato con la moneta unica x cui tento è euro Germania francia come è euro Grecia e Portogallo, il valore dell'euro è espressione delle diverse nazioni che lo compongono ma non solo è pure espressone delle future nazioni che vogliono e stanno per entrare e secondo voi cosa potrebbe succedere se una nazione quando si trova in difficoltà invece di essere aiutata viene estromessa .....le nazioni che stanno per entrare , e quelle che magari anelano l'entrata in un futuro potrebbero benissimo fare dietrofront .....e questo è il primo punto che si potrebbe ancora ampliare ed approfondire.
Ora passiamo alle connessioni agevolate da una serie di piattaforme comuni adottate all'interno della zona euro ed estese ai paesi che in un futuro prossimo anelano all'entrata nella zona euro secondo voi a chi potrebbe convenire far saltare tutto io ritengo a nessuno perchè tenete conto che se la grecia fa default parziale o e esce dalla zona euro temo che parecchi paesi e il primo è la Polonia (carica di materie prime) potrebbe benissimo rinunciare questo è un altro punto di riflessione
Poi se passiamo ai pagamenti delle materie prime in ambito internazionale vediamo che un forte deprezzamento dell'euro non gioverebbe neanche alla germania..........per cui secondo me ci sono forti ragioni a sostegno della Grecia ....poi tutto potrebbe essere ............vediamo

Nei miei ragionamenti escludo sempre a priori il sostegno di soggetti esterni.
Se si tiene conto di un sostegno esterno chiaramente le probabilità di default si riducuno ulteriormente.

Quando investo in un emittente non esattamente virtuoso non lo faccio mai perchè spero in un suo salvataggio ma perchè sono fermamente convinto che possa risolvere i suoi problemi da solo e che abbia la volontà di risolverni (cosa che la Grecia sta dimostrando di avere). In questo mondo si rischia di pagare un prezzo molto caro se si fa affidamento sulla benevolenza altrui.

Io resto fermamente convinto che la Grecia può e deve farcela da sola e che un ritorno alla dracma sarebbe una condanna a morte per il paese (se la Grecia oggi avesse la dracma e una buona parte del suo debito pubblico fosse in valute diverse dalla dracma come il dollaro o l'euro oggi sarebbe già in default senza se e senza ma, per non parlare dei terribili deflussi di capitale che avrebbe subito... il paese sarebbe allo sfascio).
 

tommy271

Forumer storico
Ungheria Lituania Croazia Polonia ...devono entrare ormai hanno fatto una politica convergente pe entrare nella zona euro non devono e non possono tirarsi indietro, è proprio ora ed in questo momento che bisogna avere coraggio e forza d'animo per andare avanti , è finita l'era dell'euforia per il varo della zona euro ed ora bisogna mettere in atto i propositi che hanno fatto fodare questa zona , strringere i denti ed andare avanti altrimenti non c'è futuro per questa zona e tieni presente che chi scrive è sempre stato euroscettico..............non è una crisi così grave come l'incompetenza dei comunicati di chi dirige la zona euro tende a farci credere .....saranno solo loro a decidere se l'euro può andare avanti o no .

Credetemi non è la Grecia o il Portogallo a dare nia alla zona euro ma il naufragio della zona euro se si attua è e sarà una decisione dei paesi + forti ............non c'è scampo......x cui io ritengo ancora una volta che la grecia non farà default;)

Probabilmente la sola Polonia ha le carte in regola.
Comunque hai ragione i passi possono essere solo in avanti un tentennamento scatenerebbe i mercati, come pure la decisione di affossare l'area potrà provenire solo da Germania e Francia (mettiamo anche l'Italia?).
Grecia e Portogallo sono solo spettatori.

n.b: la Croazia deve essere ancora associata alla UE.
 

sethi

Forumer storico
Nei miei ragionamenti escludo sempre a priori il sostegno di soggetti esterni. Se si tiene conto di un sostegno esterno chiaramente le probabilità di default si riducuno ulteriormente.

Quando investo in un emittente non esattamente virtuoso non lo faccio mai perchè spero in un suo salvataggio ma perchè sono fermamente convinto che possa risolvere i suoi problemi da solo e che abbia la volontà di risolverni (cosa che la Grecia sta dimostrando di avere). In questo mondo si rischia di pagare un prezzo molto caro se si fa affidamento sulla benevolenza altrui.

Io resto fermamente convinto che la Grecia può e deve farcela da sola e che un ritorno alla dracma sarebbe una condanna a morte per il paese (se la Grecia oggi avesse la dracma e una buona parte del suo debito pubblico fosse in valute diverse dalla dracma come il dollaro o l'euro oggi sarebbe già in default senza se e senza ma, per non parlare dei terribili deflussi di capitale che avrebbe subito... il paese sarebbe allo sfascio).


Allora io non ho detto che la Grecia necessiti a priori di un intervento di un soggetto esterno, sono cose riportate da giornali e altro ho solo sottolineato che facendo parte della zona euro le possibilità di un default sono molto basse.
Riguardo alla Grecia il piano lo ha presentato x cui di problemi non dovrebbe averne.
il mio discorso era ed è + ampio e riguarda la zona euro.
 

sethi

Forumer storico
Probabilmente la sola Polonia ha le carte in regola.
Comunque hai ragione i passi possono essere solo in avanti un tentennamento scatenerebbe i mercati, come pure la decisione di affossare l'area potrà provenire solo da Germania e Francia (mettiamo anche l'Italia?). Grecia e Portogallo sono spettatori.


Ma infatti ;)
 

tommy271

Forumer storico
Allora io non ho detto che la Grecia necessiti a priori di un intervento di un soggetto esterno, sono cose riportate da giornali e altro ho solo sottolineato che facendo parte della zona euro le possibilità di un default sono molto basse.
Riguardo alla Grecia il piano lo ha presentato x cui di problemi non dovrebbe averne.
il mio discorso era ed è + ampio e riguarda la zona euro.

Diciamo, comunque, che un aiuto esterno al momento aiuta ;).
Poi è evidente che la Grecia deve farcela da sola: le risorse ci sono.
Già essere all'interno dell'area Euro è di per sè un aiuto.
 

sethi

Forumer storico
Probabilmente la sola Polonia ha le carte in regola.
Comunque hai ragione i passi possono essere solo in avanti un tentennamento scatenerebbe i mercati, come pure la decisione di affossare l'area potrà provenire solo da Germania e Francia (mettiamo anche l'Italia?).
Grecia e Portogallo sono solo spettatori.


ETF LYX MSCI GREECE5,416:48-3,49%

Minimo anno4,845 - 08.02.2010

il mercato greco almeno nell'espressione di questo etf sulla grecia è ancora lontano dai minimi toccati l'8/02/2010 ....questo è un fatto che mi tranquillizza parecchio e potrebbe esserci anche molta speculazione sui titoli di stato;)
 

tommy271

Forumer storico
Grecia: tassi record, speculazione all'attacco

BRUXELLES - La speculazione è tornata in forze ad attaccare la Grecia e ad alimentare i timori sulla tenuta della sua economia. Per il secondo giorno consecutivo, il divario tra i tassi d'interesse dei titoli di Stato decennali greci e di quelli dei titoli tedeschi ha messo a segno un record: 407 punti base, un livello mai raggiunto dall'introduzione dell'euro. Intanto la moneta unica europea è sempre più sotto pressioneA nulla sono valse oggi le smentite giunte da Atene e Bruxelles. Il premier Giorgio Papandreou e il presidente permanente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy hanno affermato che la Grecia non ha mai chiesto una revisione dell'accordo raggiunto dai 16 Paesi di Eurolandia il 25 marzo scorso sul meccanismo per intervenire, se necessario, a sostegno del Paese in difficoltà.
Sui mercati internazionali il tasso d'interesse sui titoli decennali del debito pubblico della Grecia ha raggiunto il massimo assoluto dal 1999 arrivando a quota 7,17%, ben al di sopra di quel 6% che solo qualche settimana fa appariva già come un livello difficilmente sostenibili a lungo termine.
A incidere sulla ripresa della speculazione sono state anche le ultime indiscrezioni pubblicate sulla stampa greca e internazionale in merito alla revisione del deficit 2009 e le stime di crescita per il 2010.
Il ministro delle Finanze, Georges Papaconstantinou, ha ammesso che i conti pubblici, lo scorso anno, si sono chiusi in rosso per un ammontare pari al 12,9% del Pil (contro il 12,7% precedentemente indicato). Ma sui giornali economici greci sono comparsi oggi numeri che vanno dal 13,5 al 14,3%.
Ad alimentare i timori sulla tenuta della finanza pubblica greca sono però anche previsioni negative, per il 2010, sul fronte della crescita. Una preoccupazione che nasce dal ritardo con cui, secondo alcuni osservatori, la crisi sta facendo sentire i suoi effetti sull'economia ellenica.


(Ticino On Line.ch)
 
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