Ue/ Domani Eurogruppo, tra caso Grecia e rischi disoccupazione
A Madrid ministri Finanze e governatori banche centrali
Roma, 15 apr. (Apcom) - Non c'è verso per i paesi dell'area euro di sbarazzarsi del grosso, grasso e scomodissimo debito della Grecia: alla vigilia della riunione di ministri delle Finanze a Madrid le difficoltà della penisola ellenica sono tornate ancora una volta alla ribalta. Mentre si sono riaccese le tensioni sui suoi titoli di Stato, Atene ha assunto iniziative che potrebbero rappresentare un primo passo verso la richiesta di attivazione del meccanismo di aiuti Ue-Fmi, chiedendo formalmente dettagli sulla portata dei fondi che riceverebbe. Da settimane questo tema magnetizza l'attenzione, eppure non mancherebbero altre questioni sui cui impegnare le discussioni. Ad esempio la disoccupazione, che nell'area euro ha raggiunto il massimo storico del 10 per cento, spaventa le famiglie e potrebbe aumentare ancora nei mesi a venire, ha avvertito proprio oggi la Bce nel suo ultimo bollettino mensile. L'economia è in ripresa, ma è una ripresa a rilento e se l'industria ha messo a segno miglioramenti, dopo che in precedenza ha pagato a caro prezzo la crisi, anche in termini occupazionali, ora sono i servizi che stentano a ritrovare slancio. E così, spiega la Bce, tendono a frenare tutto il percorso del dopo crisi. Il mercato del lavoro richiede interventi: "più flessibilità dei salari e potenziamento degli incentivi all'occupazione - dice la Bce - per prevenire una disoccupazione strutturale più elevata nei prossimi anni". Ma allo stesso tempo il caso Grecia ricorda quanto sia altrettanto urgente procedere a risanare le finanze pubbliche dei paesi, deteriorate a seguito della crisi economica. Lo stesso presidente dell'Eurogruppo, il lussemburghese Jean-Claude Juncker ha avvertito oggi che altri paesi, come Spagna e Portogallo potrebbero incontrare difficoltà simili a quelle della Grecia.