Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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Riporto dal "Corriere della Sera" di oggi un breve, ma interessante, trafiletto di Federico Fubini che la dice lunga su alcuni movimenti che abbiamo visto in questi ultimi giorni:

"" Da venerdì sui mercati si dipana un giallo emblematico della stagione che l'Europa sta vivendo. E' una trama in apparenza estranea ai dati dell'Istat sul carovita di ottobre, fotografato ieri in accelerazione allo 0,3% in più rispetto ad un anno fa.
Eppure un rapporto esiste.
Tutto parte quando in Grecia si diffonde una "voce": la banca centrale di Atene incoraggerebbe gli istituti privati a limitare l'uso dei titoli di stato greci come garanzia nella prossima asta della Bce (a inizio dicembre) per prestiti a un anno in qualunque quantità richiesta.
Subito il mormorio provoca quella che un'analista definisce un'ecatombe.
I titoli di stato greci crollano, per le scadenze a 10 anni, il loro rendimento deve crescere di 15 punti base (0,15%) rispetto ai bund tedeschi per trovare compratori.
Lo choc si propaga ai titoli di altri paesi indebitati dell'area euro.
Il BTP decennale vede il suo differenziale ampliarsi di 5 punti base sul bund.
Sono oscillazioni senza precedenti da mesi.
Alla fine, la banca centrale greca precisa: si è limitata, dice, a invitare le banche private ad "attingere con moderazione" ai prestiti della Bce.
Nelle ultime aste le banche greche avevano rastrellato da sole 42 miliardi di euro all'1% a un anno, da reinvestire sui mercati finanziari.
Qualunque cosa oggi rende più dell'1%. E' speculazione pura, che ora si cerca di frenare.
Così la tempesta sul reddito fisso per ora si è placata, ma interessante è il riflesso iniziale: al mercato è parso subito plausibile che i rendimenti a lungo termine, che alla fine riflettono le attese d'inflazione, debbano salire.
Ed è qui che entra in gioco il dato dell'Istat di ieri: l'economia resta gracile, ma i prezzi rifanno già capolino all'insù.
La rotta delle banche centrali da qui in poi sarà disseminata di scogli".

Forse è spiegata la flessione che hanno avuto i TdS della Grecia da venerdì a questa parte.
Non era successo neanche dopo la comunicazione dei dati "taroccati", dal precedente governo,sul deficit/Pil.
Di cui abbiamo discusso nei precedenti post.
 
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Riporto dal "Corriere della Sera" di oggi un breve, ma interessante, trafiletto di Federico Fubini che la dice lunga su alcuni movimenti che abbiamo visto in questi ultimi giorni:

"" Da venerdì sui mercati si dipana un giallo emblematico della stagione che l'Europa sta vivendo. E' una trama in apparenza estranea ai dati dell'Istat sul carovita di ottobre, fotografato ieri in accelerazione allo 0,3% in più rispetto ad un anno fa.
Eppure un rapporto esiste.
Tutto parte quando in Grecia si diffonde una "voce": la banca centrale di Atene incoraggerebbe gli istituti privati a limitare l'uso dei titoli di stato greci come garanzia nella prossima asta della Bce (a inizio dicembre) per prestiti a un anno in qualunque quantità richiesta.
Subito il mormorio provoca quella che un'analista definisce un'ecatombe.
I titoli di stato greci crollano, per le scadenze a 10 anni, il loro rendimento deve crescere di 15 punti base (0,15%) rispetto ai bund tedeschi per trovare compratori.
Lo choc si propaga ai titoli di altri paesi indebitati dell'area euro.
Il BTP decennale vede il suo differenziale ampliarsi di 5 punti base sul bund.
Sono oscillazioni senza precedenti da mesi.
Alla fine, la banca centrale greca precisa: si è limitata, dice, a invitare le banche private ad "attingere con moderazione" ai prestiti della Bce.
Nelle ultime aste le banche greche avevano rastrellato da sole 42 miliardi di euro all'1% a un anno, da reinvestire sui mercati finanziari.
Qualunque cosa oggi rende più dell'1%. E' speculazione pura, che ora si cerca di frenare.
Così la tempesta sul reddito fisso per ora si è placata, ma interessante è il riflesso iniziale: al mercato è parso subito plausibile che i rendimenti a lungo termine, che alla fine riflettono le attese d'inflazione, debbano salire.
Ed è qui che entra in gioco il dato dell'Istat di ieri: l'economia resta gracile, ma i prezzi rifanno già capolino all'insù.
La rotta delle banche centrali da qui in poi sarà disseminata di scogli".

Forse è spiegata la flessione che hanno avuto i TdS della Grecia da venerdì a questa parte.
Non era successo neanche dopo la comunicazione dei dati "taroccati", dal precedente governo,sul deficit/Pil.
Di cui abbiamo discusso nei precedenti post.
Un po' inquietante il tuo post :(, anche se la situazione della Grecia era nota da tempo, oltretutto si tratta di un paese che sembra essere molto meno trasparente rispetto ad altri dell'area Euro.
Volevo chiederti se hai dei link ad articoli che parlino dell'argomento così bene esposto da te. Ciao.
 
Riporto dal "Corriere della Sera" di oggi un breve, ma interessante, trafiletto di Federico Fubini che la dice lunga su alcuni movimenti che abbiamo visto in questi ultimi giorni:

"" Da venerdì sui mercati si dipana un giallo emblematico della stagione che l'Europa sta vivendo. E' una trama in apparenza estranea ai dati dell'Istat sul carovita di ottobre, fotografato ieri in accelerazione allo 0,3% in più rispetto ad un anno fa.
Eppure un rapporto esiste.
Tutto parte quando in Grecia si diffonde una "voce": la banca centrale di Atene incoraggerebbe gli istituti privati a limitare l'uso dei titoli di stato greci come garanzia nella prossima asta della Bce (a inizio dicembre) per prestiti a un anno in qualunque quantità richiesta.
Subito il mormorio provoca quella che un'analista definisce un'ecatombe.
I titoli di stato greci crollano, per le scadenze a 10 anni, il loro rendimento deve crescere di 15 punti base (0,15%) rispetto ai bund tedeschi per trovare compratori.
Lo choc si propaga ai titoli di altri paesi indebitati dell'area euro.
Il BTP decennale vede il suo differenziale ampliarsi di 5 punti base sul bund.
Sono oscillazioni senza precedenti da mesi.
Alla fine, la banca centrale greca precisa: si è limitata, dice, a invitare le banche private ad "attingere con moderazione" ai prestiti della Bce.
Nelle ultime aste le banche greche avevano rastrellato da sole 42 miliardi di euro all'1% a un anno, da reinvestire sui mercati finanziari.
Qualunque cosa oggi rende più dell'1%. E' speculazione pura, che ora si cerca di frenare.
Così la tempesta sul reddito fisso per ora si è placata, ma interessante è il riflesso iniziale: al mercato è parso subito plausibile che i rendimenti a lungo termine, che alla fine riflettono le attese d'inflazione, debbano salire.
Ed è qui che entra in gioco il dato dell'Istat di ieri: l'economia resta gracile, ma i prezzi rifanno già capolino all'insù.
La rotta delle banche centrali da qui in poi sarà disseminata di scogli".

Forse è spiegata la flessione che hanno avuto i TdS della Grecia da venerdì a questa parte.
Non era successo neanche dopo la comunicazione dei dati "taroccati", dal precedente governo,sul deficit/Pil.
Di cui abbiamo discusso nei precedenti post.

Molto utile... in sostanza la BC greca avrebbe detto: statevi accorti con il trading, che la situazione potrebbe girare, ed anziche fare utili con il denaro preso a tassi infimi, potreste ritrovarvi con delle perdite...
 
Prospero, link ed articoli non ne ho :(. Quando trovo qualcosa di interessante lo posto.

Imark, il trafiletto l'ho letto mentre stavo mangiano a mezzogiorno. Anche a me ha illuminato: bisogna sempre stare con gli occhi aperti ;).
Intanto guardo l'evoluzione dei TdS greci: uno mi era già scappato a luglio. Magari riesco a riprenderlo.
Forse. Vedrò :rolleyes:.
 
Ciao canarino,Lo penso anch'io.
Oggi sempre molto deboli i TdS della Grecia: quasi da farci un pensierino.

Lo spread greco sarà sotto pressione almeno fino a fine anno
Nei primi mesi dell'anno 2010 dovrà sottoporre all'EMU un report sul nuovo piano di stabilità e crescita ecomica. Questo report risulterà decisivo per le sorti degli spread greci
Nei primi mesi dell'anno inoltre emetterano una 30bln di nuovi bond (70-80bln previsti per tutto il 2010)
Comunque sono d'accordo con te che se proprio devo pensare agli attuali livelli dei bond greci penso ad un'operazione di acquisto piuttosto che di vendita
 
Riporto a galla questo thread chiedendo ai beni informati, coloro che stanno seguendo questi titoli, di dare qualche informazione in più visto che a furor di popolo sia "l'affare" del momento.....oppure no????
Dai ragazzi, dateci sotto con le info :up:
 
Che sia l'affare del momento lo potremo dire più avanti :D.
Non vorrei fare il piazzista ma io in questi giorni seguivo l'andamento dei TdS sul Mot con scadenza 2017 ced. 4,3%, 2018 ced. 4,6% e il nuovissimo 2026 ced. 5,30%.
Attualmente tutti sotto i 100 (chi più chi meno).

E' ormai da una settimana che sono molto deboli e questo, influisce non poco anche sulle quotazioni dei nostri Btp.
Almeno, per quello che ne penso.
 
Lo spread greco sarà sotto pressione almeno fino a fine anno
Nei primi mesi dell'anno 2010 dovrà sottoporre all'EMU un report sul nuovo piano di stabilità e crescita ecomica. Questo report risulterà decisivo per le sorti degli spread greci
Nei primi mesi dell'anno inoltre emetterano una 30bln di nuovi bond (70-80bln previsti per tutto il 2010)
Comunque sono d'accordo con te che se proprio devo pensare agli attuali livelli dei bond greci penso ad un'operazione di acquisto piuttosto che di vendita

Sui TdS Grecia, c'è in corso la discussione nell'apposito "Operativo TdS Grecia". Se sei bene informato, posta pure di là, che ogni notizia è buona.
Pensavo anch'io ad un ingresso però non saprei se il momento giusto è in questi giorni oppure se dobbiamo aspettarci ancora un netto ritracciamento.
 
Che sia l'affare del momento lo potremo dire più avanti :D.
Non vorrei fare il piazzista ma io in questi giorni seguivo l'andamento dei TdS sul Mot con scadenza 2017 ced. 4,3%, 2018 ced. 4,6% e il nuovissimo 2026 ced. 5,30%.
Attualmente tutti sotto i 100 (chi più chi meno).

E' ormai da una settimana che sono molto deboli e questo, influisce non poco anche sulle quotazioni dei nostri Btp.
Almeno, per quello che ne penso.


Grazie Tommy, sempre presente e sempre pronto a dare il tuo prezioso contributo :up::up::up:
 
Oggi cercheremo di dare un'occhiata all'andamento di alcuni TdS della Grecia.

Nel frattempo il commissario Almunia sta facendo pressioni notevoli verso il governo di Atene per cercare di riequilibrare il deficit-pil. Le prospettive di ripresa dell'economia, anche per il prossimo anno, non sono comunque buone. Gli analisti sono piuttosto incerti.

Anche la situazione del sistema creditizio non è delle migliori. Qui sopra ci sono i post di richiamo della Banca Centrale Greca verso le banche.

Si potrebbero, dunque, preparare delle procedure contro Atene se questa non rispetterà gli impegni presi di riduzione del debito.
Il deficit/Pil potrebbe toccare la cifra record di 12,7% quest'anno. Si sta preparando un piano che preveda un rientro parziale entro l'anno al 9,4%.
Probabilmente ci vorrebbe una manovra tipo "governo Amato".

La situazione interna, dopo il cambio di governo, è sempre al limite dello scontro sociale. Comunque, al momento, il Pasok sembra avere sotto controllo la situazione.
 
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