BRUXELLES, 22 aprile (Reuters) - Il governo del primo ministro Yves Leterme è caduto oggi dopo il ritiro dalla coalizione del Partito liberale fiammingo, innescando una crisi che potrebbe danneggiare la sua fragile economia.
Leterme, 49 anni, democratico cristiano fiammingo, dopo un consiglio dei ministri straordinario ha presentato a Re Alberto le dimissioni, ma il sovrano si è riservato di accettarle.
"Il re e il primo ministro hanno sottolineato congiuntamente che, nelle attuali circostanze, una crisi politica sarebbe inopportuna e danneggerebbe seriamente la situazione economica e sociale dei cittadini e il ruolo del Belgio in Europa", si legge in una nota di palazzo.
Senza l'appoggio del partito di centrodestra Open Vld, gli altri quattro partiti della coalizione avrebbero 76 dei 150 seggi della Camera bassa del Parlamento, rendendo complicato governare con una maggioranza così risicata.
Open Vld ha detto di avere perso fiducia nel governo, che raggruppa formazioni di centrosinistra e di centrodestra, perché non è riuscito a risolvere una controversia tra i partiti di lingua francese e di lingua fiamminga sulle circoscrizioni elettorali attorno alla capitale, Bruxelles.
"Non abbiamo raggiunto una soluzione e quindi Open Vld non appoggia più il governo", ha detto Alexander De Croo, leader del partito.
Gli economisti hanno manifestato preoccupazione perché la paralisi politica nel paese di 10,6 milioni di abitanti ostacola le prospettive di riduzione del deficit statale, stimato nel 2010 al 4,8% del Pil, mentre il debito pubblico dovrebbe superare il 100% del Pil.
Leterme è diventato nuovamente primo ministro lo scorso novembre - quando Herman Van Rompuy ha lasciato la carica per diventare presidente dell'Unione Europea - nonostante la preoccupazione che anche il suo secondo mandato potesse risolversi in un periodo di crisi, dopo i suoi nove mesi di governo nel 2008.
Nel 2007, le difficoltà a creare un governo avevano portato i media a ipotizzare una possibile divisione del Belgio.
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