G20, ripresa meglio di attese ma disomogenea, silenzio su Grecia
sabato 24 aprile 2010 09:37
di Louise Egan e Francesca Landini
WASHINGTON (Reuters) - I responsabili finanziari del Gruppo dei Venti hanno affermato che la ripresa dell'economia mondiale procede meglio del previsto, anche se le diverse aree economiche procedono a velocità differenti.
Servono, di conseguenza, politiche diverse, anche se coordinate a livello mondiale, per assicurare un'espansione solida e senza squilibri.
E' questo il messaggio giunto ieri notte al termine della riunione del G20, il forum economico che riunisce i principali paesi industrializzati e gli emergenti più dinamici e che ha ormai rimpiazzato il più ristretto Gruppo dei Sette.
Il comunicato emesso al termine della riunione a Washington non cita in modo diretto la crisi del debito della Grecia, che ha portato Atene a chiedere l'attivazione del pacchetto di aiuti Ue-Fmi, e non fa menzione, allo stesso modo, del ribilanciamento della valuta cinese e di eventuali nuove tasse sulle banche.
"La ripresa mondiale è avanzata meglio di quanto anticipato in precedenza, in larga parte grazie a uno sforzo politico senza precedenti e coordinato dei G20", si legge nel comunicato emesso in serata.
Il G20 sottolinea la necessità di lavorare sulle exit strategy grazie alle quali i paesi ritireranno le misure di stimolo, che ammontano a circa 5.000 miliardi di dollari, e riporteranno i tassi d'interesse a tassi più fisiologici di quelli attuali.
"Sottolineiamo la necessità di portare avanti politiche economiche ben coordinate che siano coerenti con finanze pubbliche solide, con la stabilità dei prezzi, sistemi finanziari efficienti e solidi, la creazione di posti di lavoro e la riduzione della povertà", dice il comunicato finale.
G20 TROPPO OTTIMISTI?
Nonostante una valutazione positiva, il ministro delle Finanze canadese Jim Flaherty ha detto che il Fondo ha messo in guardia i G20 contro il rischio di una fiducia eccessiva.
"E' emersa qualche preoccupazione significativa che alcuni paesi siano stati troppo ottimisti nelle loro previsioni economiche e che, in generale, ci sia troppa fiducia", ha detto Flaherty.
Una fonte G20 aveva indicato in precedenza che l'esercizio condotto dai paesi G20 sotto la guida del Fondo di amalgamare le proprie previsioni per elaborare uno scenario per l'economia mondiale aveva sollevato dubbi dell'Fmi su un eccessivo ottimismo.
Anche se i ministri non hanno citato i problemi di Atene nel proprio comunicato, i G20 hanno dichiarato che le tensioni sui debiti sovrani non minacceranno la ripresa europea.
"Se la casa del tuo vicino va a fuoco, anche se è una casa piccola e magari è colpa del tuo vicino non ti conviene fare finta di niente", ha spiegato il ministro dell'Economia italiano Giulio Tremonti.
"Ti conviene se ce l'hai, e non ce lo abbiamo, usare l'estintore. Altrimenti il fuoco arriva anche a casa tua e non ti puoi illudere di non rischiare se la tua casa è più bella e più grande", ha detto il ministro, specificando: "Sto parlando della Germania".
Da ultimo i G20 hanno chiesto ai paesi con un avanzo delle partite correnti di sostenere la domanda interna, mentre ha sollecitato i paesi in deficit a risparmiare di più. Queste ricette ricalcano le sollecitazioni giunte a settembre dai capi di stato G20 e quelle del G7 negli anni scorsi.
Apprezzamenti sono arrivati sul lavoro del Financial stability board guidato dall'italiano Mario Draghi che ha presentato oggi al G20 lo stato di avanzamento delle riforme finanziarie e ha sollecitato nuove energie nello sforzo di concludere la riforma di Basilea 2 sui requisiti patrimoniali e di liquidità delle banche.