Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (19 lettori)

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Imark

Forumer storico
Ciao Antonio seguo le tue idee con attenzione, anche se penso che tu sia molto prudente forse anche troppo per questo dico che sei un ottimo consulente di vedove ed orfani, intendi dire che che se non ci sarà hair cut e i titoli salissere sarebbero da vendere?
purtroppo non posso seguire il tuo consiglio perchè già non li avevo, invece ho sbaglaito il timing (anche perchè certe cose che erano scese (tipo le azioni atlantia) che ci azzeccano con la grecia?)
ieri ho venduto nella speranza di ricomprare poi a prezzi inferiori... ma tant'è

però se leggi l'esternazione di roudinì poi commentata da me il post sopra
mi fa venire in mente che l'alternativa all'hair cut che tanti dicono improponibile (ma sinceramente non capisco il motivo l'unione è economica non politica) potrebbe proprio essere una gajarda svalutazione / inflazione dell'euro

ecco uno dei motivi delle resistenze dei tedeschi notori nemici mortali dell'inflazione

Ciao Roberto, mi definisco uno speculatore prudente, tant'è che, pur operando anche sull'HY e sull'equity, non ho perso soldi nella grande crisi... ;)

Uso anche la politica, il barometro Berlusconi - Tremonti, per regolarmi sul timing del (eventuale) ristrutturazione del debito greco. Il barometro mi dice che due mesi fa si prevedeva una "manovrina" finanziaria correttiva da fare a maggio, per 5 mld euro, a rettifica dei conti pubblici italiani rispetto ai parametri di Maastricht. Poi questa scadenza è stata lasciata cadere, e si è detto che si correggeranno i conti in sede di revisione della finanziaria triennale.

Ieri Berlusconi è tornato sull'argomento, e ha dichiarato che si pensa ad una manovra correttiva per l'autunno, anticipando la richiesta UE di rientrare nei parametri nel periodo 2011-2012... ne deduco dunque che si danno alla Grecia 6-9 mesi... ;)

Circa le tue domande: alla prima la risposta è sì... alla seconda la risposta è che Atlantia è controllata da uno dei maggiori gruppi spagnoli attivi nel settore delle costruzioni e della realizzione di opere pubbliche, e dunque il segmento del corporate spagnolo in situazione più critica... la debolezza del controllante ha incidenza sul controllato, non solo per i titoli di debito ma anche per l'equity... aggiungi che la borsa italiana scende da ottobre: gli investitori esteri alleggeriscono i periferici euro in portafoglio (confronta anche Cac 40 e Dax e vedi chi ha fatto meglio... e dire che la Francia non è certo un periferico, eppure... ;))

Sul terzo punto i tedeschi dicono: noi abbiamo fatto le riforme per essere competitivi con l'Asia... abbiamo ridotto il costo del lavoro, posposto il termine per andare in pensione, rimodulato il carico contributivo previdenziale, incrementato le spese in istruzione e ricerca ecc. ecc. Roubini ricorda che i tedeschi, a fare queste riforme, hanno impiegato fra i 10 ed i 15 anni...

Perché allora dovrebbero accettare una perdita di competitività con quelle aree (l'Asia) con cui hanno tanto faticato per mettersi al passo, al solo scopo di aiutare i periferici che avrebbero dovuto fare queste stesse riforme, ma hanno proceduto con molta maggiore gradualità oppure non le hanno realizzate affatto ? E' anche per questo che qualche economista postula l'uscita della Germania dall'Euro, perché "va troppo veloce".

E Roubini dal canto suo calcolava che se la Germania uscisse dall'euro, con lei potrebbero andare la Finlandia, la Slovenia e forse un altro paio di paesi, dubitando della stessa Francia...
 

Imark

Forumer storico
Scusate, ma non trovate anche voi che questi 2 bonds 2013 siano disallineati del 7/8% ?

https://www.boerse-stuttgart.de/rd/de/anleihen/factsheet?sSymbol=GRDR.STU&lang=de


https://www.boerse-stuttgart.de/rd/de/anleihen/factsheet?sSymbol=GRDG.STU&lang=de

Sulla piattaforma IW Bank la forchetta e' ancora piu' ampia....

Considerato il cedolare differente, i rendimenti mi risultarebbero grosso modo allineati... i soli prezzi in sé danno una indicazione falsata...
 
Ultima modifica:

Imark

Forumer storico
Aggiungo che i prezzi che si vedono ora sui TDS greci sono grosso modo riallineati con le chiusure BBML di ieri sera... non ci sono scostamenti fra retail e OTC...
 

IlPorcospino

Forumer storico
Aproposito di spese militari

Tagli alle spese militari no? :wall:

IL MANIFESTO – 28 aprile 2010 pg 7
Pavlos Nerantzis - ATENE
SPESE MILITARI Quest'anno, coi conti dello stato che crollano, Atene spenderà sette miliardi per gli armamenti
L'altro salvataggio: fregate da Parigi, sottomarini da Berlino
Non soltanto le speculazioni dei mercati. Il salvataggio finanziario di Atene, ancora in alto mare, è impedito anche dalle esorbitanti spese per gli armamenti a cui la Grecia è spinta da paesi come Germania e Francia.
A causa della «competizione» col «nemico» turco, la Grecia è il primo importatore europeo di armi (aerei da guerra soprattutto». Secondo i dati della Nato, nel 2008 Atene ha speso in armamenti il 2,8% del suo pil, pari a 6,9 miliardi di euro.
Ankara, nello stesso anno, ha destinato alle spese militari l' 1,8% del suo pil, pari a 11,5 miliardi di euro. E ora, malgrado la devastante crisi economica, le spese continuano. Non tanto a causa del duello greco-turco, che si gioca quasi ogni giorno nello spazio aereo del mar Egeo, ma perché Berlino e Parigi premono su Atene per acquistare nuovi caccia e sottomarini, ovviamente dalle industrie belliche tedesche e francesi. Nel momento in cui la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Nikolas Sarkozy esigono nuovi tagli alle spese pubbliche elleniche e sui salari dei lavoratori greci per far fronte alla crisi, chiedono al premier Jorgos Papandreou di fare nuovi ordini per armamenti.
«Certo nessuno ha detto a Papandreou che deve comprare sottomarini o aerei dalla Germania o dalla Francia, ma è chiaro che il sostegno da parte di Berlino e Parigi nell'Ue sarà maggiore se sarà seguito da un nuovo ordine per armamenti» dice un ex alto ufficiale della marina greca.
Molti infatti ad Atene si chiedono perché è stato firmato un nuovo accordo per l'acquisto di altre sei fregate francesi, pari a 2,5 miliardi di euro, proprio nel giorno in cui c'è stato l'incontro tra Papandreou e Sarkozy a Parigi. «L' accordo era prestabilito dal governo precedente» ha detto il viceministro della difesa greco, Panos Beglitis, aggiungendo che le spese militari quest'anno saranno minori, (dal 3,1% nel 2009 al 2,8% nel 2010). Una diminuzione irrisoria secondo la sinistra che si è schierata a favore del congelamento dei vecchi accordi e di annullamento di ogni programma bellico.
Pressioni ci sono anche dalla Germania per l'acquisto di sottomarini costruiti dalla ThyssenKrupp e carri armati (Leopards II), nonostante i difetti trovati durante le prove.
Di fatto, più di 7 miliardi di euro saranno le spese militari per l' anno in corso. Gli ecologisti verdi chiedono una riforma totale dei programmi bellici, mentre a favore di un taglio alle spese militari è anche Egemen Bagis, ministro dello stato turco e capo negoziatore della Turchia con l'Ue. In un'intervista all' International herald tribune, Bagis ha detto che «né Atene, né Ankara hanno bisogno dei sottomarini della Germania o della Francia».
 

tommy271

Forumer storico
Ciao Roberto, mi definisco uno speculatore prudente, tant'è che, pur operando anche sull'HY e sull'equity, non ho perso soldi nella grande crisi... ;)

Uso anche la politica, il barometro Berlusconi - Tremonti, per regolarmi sul timing del (eventuale) ristrutturazione del debito greco. Il barometro mi dice che due mesi fa si prevedeva una "manovrina" finanziaria correttiva da fare a maggio, per 5 mld euro, a rettifica dei conti pubblici italiani rispetto ai parametri di Maastricht. Poi questa scadenza è stata lasciata cadere, e si è detto che si correggeranno i conti in sede di revisione della finanziaria triennale.

Ieri Berlusconi è tornato sull'argomento, e ha dichiarato che si pensa ad una manovra correttiva per l'autunno, anticipando la richiesta UE di rientrare nei parametri nel periodo 2011-2012... ne deduco dunque che si danno alla Grecia 6-9 mesi... ;)

Circa le tue domande: alla prima la risposta è sì... alla seconda la risposta è che Atlantia è controllata da uno dei maggiori gruppi spagnoli attivi nel settore delle costruzioni e della realizzione di opere pubbliche, e dunque il segmento del corporate spagnolo in situazione più critica... la debolezza del controllante ha incidenza sul controllato, non solo per i titoli di debito ma anche per l'equity... aggiungi che la borsa italiana scende da ottobre: gli investitori esteri alleggeriscono i periferici euro in portafoglio (confronta anche Cac 40 e Dax e vedi chi ha fatto meglio... e dire che la Francia non è certo un periferico, eppure... ;))

Sul terzo punto i tedeschi dicono: noi abbiamo fatto le riforme per essere competitivi con l'Asia... abbiamo ridotto il costo del lavoro, posposto il termine per andare in pensione, rimodulato il carico contributivo previdenziale, incrementato le spese in istruzione e ricerca ecc. ecc. Roubini ricorda che i tedeschi, a fare queste riforme, hanno impiegato fra i 10 ed i 15 anni...

Perché allora dovrebbero accettare una perdita di competitività con quelle aree (l'Asia) con cui hanno tanto faticato per mettersi al passo, al solo scopo di aiutare i periferici che avrebbero dovuto fare queste stesse riforme, ma hanno proceduto con molta maggiore gradualità oppure non le hanno realizzate affatto ? E' anche per questo che qualche economista postula l'uscita della Germania dall'Euro, perché "va troppo veloce".

E Roubini dal canto suo calcolava che se la Germania uscisse dall'euro, con lei potrebbero andare la Finlandia, la Slovenia e forse un altro paio di paesi, dubitando della stessa Francia...

Mark, forse Roubini sarà un eccellente economista ma mi deve spiegare cosa c'entra la Slovenia con la Germania.
Forse intendeva la Cekia ...
La Francia, forse, avrebbe un ruolo da capofila senza i tedeschi ... ma qui andiamo nella fantascienza.
 
Stato
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