Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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Ri-piovono coltelli?

Se così fosse...non cercherei affannosamente il prezzo minimo, ma la sua inversione di tendenza.

Poi una domanda : ma il costo politico minore, fra le varie opzioni in ballo, potrebbe non essere quello di farsi dettare legge da FMI o UE ?

Insomma, se le Banche riescono a salvarsi (tra virgolette intendo), potrebbe convenire un default ? Penso ai costi politici dell'Argentina...se ve ne sono stati....ammesso...
 
Se così fosse...non cercherei affannosamente il prezzo minimo, ma la sua inversione di tendenza.

Poi una domanda : ma il costo politico minore, fra le varie opzioni in ballo, potrebbe non essere quello di farsi dettare legge da FMI o UE ?

Insomma, se le Banche riescono a salvarsi (tra virgolette intendo), potrebbe convenire un default ? Penso ai costi politici dell'Argentina...se ve ne sono stati....ammesso...


E' un costo che vedrebbe come prezzo il contestuale default del paese e di un buon numero di banche, da quanto pare di capire, come condizione per un ritorno alla dracma ... almeno di default tecnico.

Gli aiuti degli stati sovrani europei andrebbero in tal caso alle loro banche, onde evitare che per alcune di esse le perdite da esposizione sulla Grecia e sulle banche greche causino un nuovo sommovimento dei mercati...

Qui difficilmente il default del paese non si porterebbe dietro quello di alcune sue primarie banche. Temo l'alternativa sia fra salvezza o default "all'islandese", con la differenza che per la Grecia il default dello stato si porterebbe dietro quello delle banche, mentre in Islanda il default delle banche ha rischiato e rischia ancora oggi di portarsi dietro quello del paese.

C'è da capire quale sia il prezzo meno salato da pagare: default per ritorno alla dracma o riforme strutturali per conservazione dell'euro ? Le riforme sarebbero molto dure, non essendo pensabile che i greci continuino ad andare in pensione alcuni anni prima dei tedeschi...
 
Se così fosse...non cercherei affannosamente il prezzo minimo, ma la sua inversione di tendenza.

Poi una domanda : ma il costo politico minore, fra le varie opzioni in ballo, potrebbe non essere quello di farsi dettare legge da FMI o UE ?

Insomma, se le Banche riescono a salvarsi (tra virgolette intendo), potrebbe convenire un default ? Penso ai costi politici dell'Argentina...se ve ne sono stati....ammesso...

Benritrovato, dici bene: attendere l'inversione di tendenza anzichè il prezzo minimo ( valido per chi non voglia fare trading).

Mi pare che il "martedì" nero della Grecia abbia avuto inizio sui rumors dei "soliti giornali". Ieri non c'è stato alcun dato negativo che non si conosceva. Salvo le solite cifre sui dati PIL (vero? falso?).

Eppure i segnali positivi non sono mancati in questi ultimi giorni: volontà di uscirne da soli senza assistenza FMI, buoni risultati (in termini di assorbimento) delle ultime aste, supporto UE/BCE al governo greco, buona tenuta interna del Pasok ...

Quando però la speculazione è forte per un paese di dieci milioni di abitanti è dura cercare di risollevarsi da soli ...
Intanto un Euro debole dovrebbe dare qualche spinta in più ai mediterranei.

Come dice Mark il "default dell'Islanda" (se così posso definirlo) non è proponibile alla Grecia (aldilà delle considerazioni di natura politico/economico interna) quanto ai problemi inevitabili per il dissesto all'intera area euro.
A mio modo di vedere salvare la Grecia costa meno che farla affondare.
 
saluto tutti :up:

OCSE vede ripresa fragile, valutare bene rimozione stimoli
fonte: Teleborsa
Pubblicata il 07/04/2010 - 12:16
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La ripresa economica mondiale resterà fragile nel primo scorcio del 2010. Parola dell'OCSE, che ha pubblicato oggi l'ultimo rapporto sullo stato delle economie del G7.

Secondo l'Organizzazione, la crescita dovrebbe essere più forte negli Stati Uniti che in Giappone e nei primi tre Paesi dell'Eurozona (Germania, Francia e Italia), ma l'attività resterà generalmente fiacca a causa della riduzione delle scorte e del calo della domanda da parte del settore industriale e dei consumatori. Il venir meno delle misure di stimolo predisposte durante la crisi e le criticità del mercato del lavoro contribuiranno a pesare in questo scenario.

In base alle stime più recenti, l'OCSE prevede che il PIL del G7 cresce nel suo complesso dell'1,9% nel primo trimestre e del 2,3% nel secondo. La crescita maggiore, dopo il Canada, sarà quella realizzata dagli Statri Uniti, che mostreranno tassi di crescita del 2,4% nel primo quarto e del 2,3% nel secondo. Più modesto lo scenario dell'Eurozona, che vedrà i primi tre Paesi (Germania, Francia e Italia) crescere in media dello 0,9% nel primo trimestre e dell'1,9% nel secondo. L'Italia dovrebbe realizzare un incremento del PIL dell'1,2% nel primo trimestre, per poi subire un rallentamento allo 0,5% a giugno.
L'OCSE, in considerazione di questi fattori, lancia un monito ai Paesi dell'area del G7, affinché la rimozione delle misure di stimolo predisposte durante la recessione venga valutata con la massima cautela.
 
Benritrovato, dici bene: attendere l'inversione di tendenza anzichè il prezzo minimo ( valido per chi non voglia fare trading).

Mi pare che il "martedì" nero della Grecia abbia avuto inizio sui rumors dei "soliti giornali". Ieri non c'è stato alcun dato negativo che non si conosceva. Salvo le solite cifre sui dati PIL (vero? falso?).

Eppure i segnali positivi non sono mancati in questi ultimi giorni: volontà di uscirne da soli senza assistenza FMI, buoni risultati (in termini di assorbimento) delle ultime aste, supporto UE/BCE al governo greco, buona tenuta interna del Pasok ...

Quando però la speculazione è forte per un paese di dieci milioni di abitanti è dura cercare di risollevarsi da soli ...
Intanto un Euro debole dovrebbe dare qualche spinta in più ai mediterranei.

Come dice Mark il "default dell'Islanda" (se così posso definirlo) non è proponibile alla Grecia (aldilà delle considerazioni di natura politico/economico interna) quanto ai problemi inevitabili per il dissesto all'intera area euro.
A mio modo di vedere salvare la Grecia costa meno che farla affondare.

Credo sia ovvio agli occhi di tutti che trovare una strada per uscire dalla crisi sia meglio di fare default, altrimenti perchè non fare default da subito e non ci si pensa piu'... :down:

Gli elementi a disposizione vanno in quella direzione, a partire dal piano di austerità varato dal governo centrale, decisione non certo indolore dal punto di vista dei cittadini ma, a pensarci bene, anche da quello dei politici, e c'è da aspettarsi che sia solo l'inizio.

La UE a l'IMF hanno pubblicamente dato il loro sostegno nel caso di bisogno, caso che sinora non si è presentato, le aste sono state interamente sottoscritte.

Non è stata forse la UE a premere per riforme strutturali ?, tra riforma del sistema pensionistico e lotta alla evasione fiscale esistono anche benefici a vantaggio di particolari classi sociali o istituzioni, una per tutte la chiesa ortodossa, che da sempre mi si dice essere esentata dal pagamento delle tasse sugli immobili (se a qualcuno risulta il contrario può smentirmi).

Riforme strutturali che si sa essere le più difficili da attuare, ma che IMHO, potrebbero essere le prossime a venire.
 
Credo sia ovvio agli occhi di tutti che trovare una strada per uscire dalla crisi sia meglio di fare default, altrimenti perchè non fare default da subito e non ci si pensa piu'... :down:

Gli elementi a disposizione vanno in quella direzione, a partire dal piano di austerità varato dal governo centrale, decisione non certo indolore dal punto di vista dei cittadini ma, a pensarci bene, anche da quello dei politici, e c'è da aspettarsi che sia solo l'inizio.

La UE a l'IMF hanno pubblicamente dato il loro sostegno nel caso di bisogno, caso che sinora non si è presentato, le aste sono state interamente sottoscritte.

Non è stata forse la UE a premere per riforme strutturali ?, tra riforma del sistema pensionistico e lotta alla evasione fiscale esistono anche benefici a vantaggio di particolari classi sociali o istituzioni, una per tutte la chiesa ortodossa, che da sempre mi si dice essere esentata dal pagamento delle tasse sugli immobili (se a qualcuno risulta il contrario può smentirmi).

Riforme strutturali che si sa essere le più difficili da attuare, ma che IMHO, potrebbero essere le prossime a venire.

Sono d'accordo.
Papandreou ha mostrato coraggio e attivismo, poteva mettere una pezza: probabilmente per un altro annetto nessuno avrebbe saputo niente e intanto prendeva tempo, come - del resto - hanno fatto i suoi predecessori che tappavano un buco dietro l'altro.
Ha messo in gioco se stesso e i voti raccolti dal suo partito: avrebbe potuto dichiarare default e addossare la colpa ad altri.
I suoi primi 100 giorni sono stati di fuoco e i prossimi 200 non saranno di meno.
 
Costo Cds aumenta a 401,2 punti base

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Atene, 07 apr - Mercato
obbligazionario greco sempre piu' in tensione mentre prende
il via la missione del Fmi i cui esperti hanno visto stamane
il ministro delle Finanze Papacostantinou e il suo staff.
Gli spread dei governativi greci si sono allargati: nel
primo pomeriggio quello del decennale, di riferimento, ha
toccato i 412 punti base, ovvero il nuovo massimo da quanto
e' stato creato l'euro. Il titolo in pratica paga un
interesse del 7,2%, ovvero ben 4,12 punti percentuali in piu'
del corrispondente bund tedesco. Contestualmente il costo
per assicurare il Cds greco a cinque anni contro il rischio
default e' aumentato a 401,2 punti base dai 392,6 della
vigilia.
 
ben poca solidarietà...invece di fare tutti questi casini la bce poteva stampare un pò di miliardi come ha fatto per il riacquisto di coverd bond mettere a tacere il mercato e dare un attimo di fiato alla Grecia

44 miliardi per l' acquisto di questi bond non sono noccioline

vergogna su vergogna
 
ben poca solidarietà...invece di fare tutti questi casini la bce poteva stampare un pò di miliardi come ha fatto per il riacquisto di coverd bond mettere a tacere il mercato e dare un attimo di fiato alla Grecia

44 miliardi per l' acquisto di questi bond non sono noccioline

vergogna su vergogna

Diciamo che Trichet poteva anche muoversi già agli inizi di gennaio nel sostenere i bond greci senza lasciare deteriorare la situazione.
Ma ormai è passato.
Ora basta che parta il piano UE/BCE/FMI e i mercati si calmeranno.
 
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