Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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Italia potrebbe essere prossima preda mercati se non cresce

-WSJ
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Reuters - 29/11/2010 10:49:51
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ROMA, 29 novembre (Reuters) - L'Italia potrebbe essere la prossima vittima dei mercati dopo Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna se non cresce, scrive oggi il Wall Street Journal (WSJ).

Un pezzo firmato da Irwin Stelzer, direttore per gli studi di economia politica all'istituto Hudson, sostiene con un titolo in seconda pagina che "l'Italia sembra in buone condizioni finanziarie ma i segnali di allarme sono ancora lì".

"L'Italia potrebbe essere il prossimo obiettivo degli investitori a meno che non riesca ad aumentare il suo ritmo di crescita rispetto all'attuale 1%", si legge sul WSJ.

Stelzer elenca tra i punti di forza dell'Italia la mancanza di bolle immobiliari e di dissesti bancari ma avverte che è anche un'economia grande una volta e mezzo quella spagnola che non cresce e per il cui salvataggio l'Europa non avrebbe risorse sufficienti.

Roma, che sostiene un debito pari al 120% del Pil, non controlla più il costo del denaro e continua a essere esposta all'andamento del prezzo del petrolio che importa quasi totalmente.

Le piccole e medie industrie soffrono la concorrenza dei prodotti cinesi e nella lista dei paesi dove è più facile investire l'Italia risulta all'80esimo posto dopo Mongolia e Zambia.

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Alla fine il ritornello delle risorse insufficienti per salvataggio ritorna, anche per questo che la Germania era preoccupata.
 
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Sui mercati oggi, non è mia intenzione fare dietrologia, poiché si è scoperta l'acqua calda ma ritengo che comunque abbia influito quanto wikiLeaks ha detto oggi dei nostri rappresentanti di governo :rolleyes:

Dubito che Wikileaks abbia a che fare con l'andamento dei nostri titoli.
Anzi, direi, che le notizie uscite hanno distolto l'attenzione verso l'argomento principale: l'Euro e l'Irlanda.
 
Già postato nelle precedenti pagine.
Io non sono tenero nei confronti dei tedeschi. E' vero quello che dici, però non dimentichiamoci i vantaggi reciproci: noi ad esempio con una moneta forte acquistiamo energetici a basso prezzo e paghiamo tassi di interessi che non sono quelli della "liretta"...

Chiedo scusa per non aver fatto rifermento al tuo post.
Riguardo ai vantaggi dell'euro per il nostro paese non sono completamente d'accordo. Quando c'era la "liretta", è vero, i tassi d'interesse erano più alti,così come il costo dei prodotti energetici, però il potere d'acquisto degli stipendi era molto più alto. Mi ricordo, ad esempio, il pane costava 2000/3000 lire al chilo adesso costa 3/4 euro al chilo, un bel aumento. Più in generale, a causa dell caduta degli investimenti, dall'introduzione dell'euro, l'economia non cresce così come la produttività e di conseguenza le retribuzioni reali e l'occupazione.
 
Chiedo scusa per non aver fatto rifermento al tuo post.
Riguardo ai vantaggi dell'euro per il nostro paese non sono completamente d'accordo. Quando c'era la "liretta", è vero, i tassi d'interesse erano più alti,così come il costo dei prodotti energetici, però il potere d'acquisto degli stipendi era molto più alto. Mi ricordo, ad esempio, il pane costava 2000/3000 lire al chilo adesso costa 3/4 euro al chilo, un bel aumento. Più in generale, a causa dell caduta degli investimenti, dall'introduzione dell'euro, l'economia non cresce così come la produttività e di conseguenza le retribuzioni reali e l'occupazione.

Capita, dato che posto molto le pagine scivolano via leggere ... non c'è problema, figurati ;).

L'economia italiana si è sempre avvalsa della svalutazione competitiva.
Ai tempi, però, sulla scena internazionale non erano ancora presenti i cinesi.
Eravamo noi gli "asiatici", prodotti discreti e prezzi competitivi.
Non saprei sino a che punto - oggi - può essere riproposto un tale approccio.
Noi non abbiamo altro modo che innovare e migliorare. Recuperare competitività è possibile, ma oltre certe soglie non ci arriviamo.
 
Borsa Francoforte: Dax -2,2%, preoccupa debito euro zona


MILANO (MF-DJ)--L'indice Dax della Borsa di francoforte ha chiuso in ribasso del 2,2% a 6.697,97 punti. I dati sull'Irlanda non sono riusciti a placare le preoccupazioni sul debito dell'euro zona.
Deutsche Bank perde il 3%, Commerzbank il 2,2%.
Il settore automobilistico e' in territorio negativo: Daimler e' in ribasso del 3,4%, Volkswagen del 2,4%, BMW del 2,6%.


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Queste sono sempre belle notizie ... metteranno più fretta ai tedeschi :lol::lol::lol:.

 
European Sovereign Debt Crisis Will Worsen Next Year, UBS Says

November 29, 2010, 11:51 AM EST

By Anchalee Worrachate

Nov. 29 (Bloomberg) -- The European debt crisis will escalate in 2011 and investors should continue to avoid bonds issued by so-called peripheral countries like Ireland, Greece and Portugal in the near term, according to UBS AG.

The trouble will force the European Union to seek a “permanent solution” by beginning negotiations to amend the “no bailout” clause of the EU treaty and establish a system of cross-guarantees for government debt in the region, the bank said in a report published today.

“We believe the crisis will reach a point at which further policy response will be needed -- and implemented -- to maintain the current structure of European monetary union,” wrote UBS analysts Mike Schumacher, Justin Knight and Chris Lupoli. “Investors should at best avoid the European periphery in the near term.”

Bond investors may consider buying government securities from such countries once European leaders agree on the amendment to the no-bailout clause, the bank said in the report.

“This outcome will likely provide investors with an important strategic opportunity to buy bonds from some peripheral issuers at much wider spreads than current levels,” the analysts wrote. “Investors should then be able to ride what we regard as the ‘end’ phase of the sovereign debt crisis: a multiyear convergence of European sovereign spreads.”

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:eeh:
 
“This outcome will likely provide investors with an important strategic opportunity to buy bonds from some peripheral issuers at much wider spreads than current levels,” the analysts wrote. “Investors should then be able to ride what we regard as the ‘end’ phase of the sovereign debt crisis: a multiyear convergence of European sovereign spreads.”

non capisco le implicazioni, uno spread convergente per tutta l'area?
 
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