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EU's Leaders Must End Debt Restructuring `Taboo,' German CDU's Lauk Says

By Patrick Donahue - Jan 20, 2011 11:02 AM GMT+0100 Thu Jan 20 10:02:09 GMT 2011

Jan. 20 (Bloomberg) --


European leaders should drop their “taboo” against debt restructuring, the head of the business caucus of Chancellor Angela Merkel’s party said, indicating that she has support to take more aggressive action in stamping out the euro-area crisis.

“I would recommend looking at it very closely, stop declaring it taboo and do the appropriate analysis to see where that would lead,” Kurt Lauk, president of the German Christian Democratic Union’s Economic Council, said in a phone interview.

The pick-up in European economic growth means the bloc can better withstand default by debt-addled smaller countries such as Greece, Ireland and Portugal, Lauk said. He also revived a proposal aired last year by German Finance Minister Wolfgang Schaeuble for a “European Monetary Fund,” saying it would be the centerpiece of a broader crisis-fighting strategy.

Lauk’s comments contrast with the immediate criticism by some lawmakers in Merkel’s coalition to proposals that emerged last week to blunt the crisis. Purchases of Greek debt and lower interest rates on rescue loans, aid for Portugal and guarantees against excessive debt are being considered, four people with direct knowledge of the talks told Bloomberg News last week.

Schaeuble said Jan. 13 that European Union governments are formulating a “comprehensive package” to blunt the debt crisis that started in Greece and now threatens Portugal and Spain.

Greek Bonds

Greek bonds fell yesterday after Die Zeit reported that Germany is considering a plan that would help the Mediterranean nation buy back its own securities.

Greece would be allowed to repurchase bonds with funds from the EU’s 440 billion-euro rescue fund, the European Financial Stability Facility, made available “with favorable interest conditions,’” the German newspaper said, without saying where it got the information. Greek bonds pared their losses after the German Finance Ministry denied it was working on a “restructuring” of Greek debt.

Greek 10-year yields were three basis points lower at 11.46 percent as of 8:15 a.m. in London. Spanish 10-year bond yields were two basis points higher at 5.39 percent, while Irish yields gained one basis point, to 8.93 percent.

Greek bondholders are unlikely to get all their money back on schedule unless borrowing costs fall, said Andrew Wilson, head of fixed-income at Goldman Sachs Group Inc.

‘High Probability’

“Some form of restructuring is a relatively high- probability event” after 2011, Wilson said in Bloomberg Television’s “On the Move with Francine Lacqua.”

The dollar fell to the lowest in almost two months against the euro yesterday amid speculation European officials are addressing the region’s debt crisis and signs the U.S. economic recovery will remain sluggish. The dollar touched $1.3539 per euro, the weakest since Nov. 23. It rose to $1.3453 per euro at 9:38 a.m. in Berlin.

Lars Feld, a professor at the University of Freiburg who is an interim economic adviser to the German government, said a Greek default was probable and that Merkel’s government should prepare for that eventuality.

The Greek government’s program of budget cuts, which has triggered riots on the streets of Athens, is so severe that “arithmetically it could happen, that much is clear, but the burden is enormous and it’s just not politically feasible,” Feld said yesterday in a phone interview from Freiburg.

Greek Creditworthiness

“Markets are indeed expecting that Greece will need to restructure debt, but that doesn’t take account of developments because the program in Greece is going well,” Klaus Regling, who manages the EFSF bailout fund, said today on Germany’s Deutschlandfunk radio. “We assume Greece’s creditworthiness will increase again as it implements the reforms.”

The International Monetary Fund, the European Commission and the European Central Bank all assume that Greece doesn’t need debt restructuring, Regling said. “Markets overestimate the risk,” he said.

The CDU’s Lauk criticized EU leaders for reacting to market speculation rather than stamping out the source of debt concern, saying the EFSF, crafted in May last year, was only sufficient to “buy time.” Policy makers would gain the upper hand by debt restructuring and creating a European Monetary Fund, he said.

The proposal made last March as a way to provide lending to deficit-plagued states in return for austerity measures, along the lines of the IMF, “was probably too complex as an institution to be established in such a short term,” Lauk said. “Now we have had a year to think about it, so it’s time to discuss it openly.”

Lauk favors a four-point plan to tackle the sovereign debt woes that would end the “cat-and-mouse game” of EU leaders struggling to react to market speculation. The plan must include more credit lines made available for indebted states and closer economic and fiscal cooperation among EU members, Lauk said.

***

Qui potete leggere le solite analisi ... dei semper soliti analisti.

L'unica cosa intelligente l'ha detta Klaus Regling: " I mercati si aspettano che la Grecia dovrà ristrutturare il proprio debito, ma non si tiene conto degli sviluppi del programma in Grecia che sta andando bene" ...
 
Fitch: non ci saranno default in Europa, ma attenzione ai rating

20.1.11/19:55

"Alcuni Paesi dell´Eurozona potrebbero essere costretti a cercare aiuti esterni". È quanto ha dichiarato l´agenzia Fitch in un report. "La Zona Euro ce la farà, non ci saranno casi di default del debito sovrano" prosegue la nota, ma le condizioni economiche "aggiungeranno pressioni al ribasso sui rating".
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se lo dice Fitch, domani compro tutto
 
In conclusione non si capisce ancora cosa, come e quando e se... insomma tutto quanto. Mi è piaciuto l'intervento di:
...........Si risanano le banche Tedesche e Francesi e danno possibilmente in pasto alle "belve /elettorato/ Merkel" , il povero risparmiatore , appositamente convertito per l' occasione a selvaggio speculatore di titoli con rese mostruose del 5 / 6 % :D ..... et al solito si arriva al fondo della catena alimentare e non sarebbe la prima volta. .............

Fatto questo che toglierebbe il maggior presidio (mentale) di difesa che era "ci perdono pure loro quindi a noi non succede nulla che non coinvolga loro, ecc." - inoltre la Merkel potrebbe non essere più in testa alla Germania prossimamente e i costituzionali tedeschi arriveranno anche loro al dunque. Dobbiamo aspettare fino a marzo? Sarà tardi, se dalle parole passano ai fatti chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori. Certo che occorre quasi un atto di fede resistere e continuare a resistere ma io non vedo altre vie d'uscita...

Quali prossime scadenze immediate importanti abbiamo adesso?
 
Fitch: non ci saranno default in Europa, ma attenzione ai rating

20.1.11/19:55

"Alcuni Paesi dell´Eurozona potrebbero essere costretti a cercare aiuti esterni". È quanto ha dichiarato l´agenzia Fitch in un report. "La Zona Euro ce la farà, non ci saranno casi di default del debito sovrano" prosegue la nota, ma le condizioni economiche "aggiungeranno pressioni al ribasso sui rating".
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se lo dice Fitch, domani compro tutto
è una bella notizia sento profumo di soldi domani compriamo un p'ò
 
In conclusione non si capisce ancora cosa, come e quando e se... insomma tutto quanto. Mi è piaciuto l'intervento di:


Fatto questo che toglierebbe il maggior presidio (mentale) di difesa che era "ci perdono pure loro quindi a noi non succede nulla che non coinvolga loro, ecc." - inoltre la Merkel potrebbe non essere più in testa alla Germania prossimamente e i costituzionali tedeschi arriveranno anche loro al dunque. Dobbiamo aspettare fino a marzo? Sarà tardi, se dalle parole passano ai fatti chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori. Certo che occorre quasi un atto di fede resistere e continuare a resistere ma io non vedo altre vie d'uscita...

Quali prossime scadenze immediate importanti abbiamo adesso?

ultimamente dai tuoi interventi trapela un po' di ansia
 
ultimamente dai tuoi interventi trapela un po' di ansia

Direi di sì. Siamo dentro un book vischioso. Vie di fuga non ve ne sono di praticabili. Le notizie non sono veritiere e spesso fuorvianti. Sicuramente occorrerà una decisione che porti ad una soluzione duratura del problema. Finora hanno solo posticipato la risoluzione anche perché le vie percorribili non sono condivise.

In questi ultimi mesi mi sono convinto che la Grecia abbia bisogno anche di un aiuto esterno in seno alla UE che non ha avuto poiché era in punizione e doveva scontare anche la lesa sovranità teutonica. Gli sforzi devono essere tenuti in debito conto ma se l'indice di Atene festeggia se si parla di ristrutturazioni questo dovrebbe farci riflettere: abbiamo poche certezze. Infatti comprare la carta a sconto sul "mercato" non è default.

Ho l'ansia di chi non ha strumenti validi per capire e/o valutare la situazione. Il fastidio di assistere ad una telenovela in salsa finanziaria e l'assenza di una vera figura (o istituzione) europea su cui focalizzare il problema che non sia una semplice BCE. Se vogliamo anche un certo disincanto su quanto viene dichiarato e poi smentito, ridetto e poi negato. Non abbiamo neanche il piacere di avere una persona a cui riferirci. Tutti parlano e nessuno può decidere per gli altri, ecco l'Europa di oggi.

Confido solo in questo, usando una immagine, siamo come delle palle di biliardo e in questo turno sbatteremo sponda qua e là finché non faremo buca, centro. Quindi una sorta di pre-destinazione al buon esito nonostante tutto e tutti perché l'Europa non si costruisce in un giorno (e il Sacro Romano Impero ne è precursore invece di essere quella prosecuzione ideale romana) ma neanche potrà fallire per così poco. Siamo 300 milioni di cittadini e se il tempo è abbastanza allungato la ripresa economica ci darà la svolta risolutiva.
 
Sono giornate di tensione sui nostri ellenici, con indiscrezioni e successive smentite.
Però un dato è certo: il crescente ruolo che il EFSF potrà svolgere nei prossimi mesi.

Le pressioni sono forti per arrivare ad una conclusione del problema: se andremo verso una minore divaricazione tra Bund e Periferici credo che sposteremo la soluzione più avanti ed il prossimo Ecofin di febbraio sarà ancora interlocutorio.
Tra elezioni tedesche, ed ora anche quelle irlandesi ad inizio marzo, tutto spinge verso una definizione a fine marzo.

Ieri, intanto, i nostri ellenici hanno ancora recuperato verso la chiusura mentre la Borsa di Atene è sempre più spumeggiante.
Gli iberici tentano di scacciare i funesti presagi mentre rimangono costanti le pressioni su Italia e Belgio.
Capitolo a parte sulla "Tigre": le elezioni e i probabili sondaggi che danno una sconfitta del governo in carica, potranno far avvitare ulteriormente la situazione.

Grecia 819 pb. (831)
Irlanda 573 pb. (582)
Portogallo 372 pb. (384)
Spagna 220 pb. (228)
Italia 166 pb. (167)
Belgio 114 pb. (104)
 
In conclusione non si capisce ancora cosa, come e quando e se... insomma tutto quanto. Mi è piaciuto l'intervento di:


Fatto questo che toglierebbe il maggior presidio (mentale) di difesa che era "ci perdono pure loro quindi a noi non succede nulla che non coinvolga loro, ecc." - inoltre la Merkel potrebbe non essere più in testa alla Germania prossimamente e i costituzionali tedeschi arriveranno anche loro al dunque. Dobbiamo aspettare fino a marzo? Sarà tardi, se dalle parole passano ai fatti chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori. Certo che occorre quasi un atto di fede resistere e continuare a resistere ma io non vedo altre vie d'uscita...

Quali prossime scadenze immediate importanti abbiamo adesso?

Al momento nessuna, prossimo round a febbraio.
Saremo in preda solo a notizie e studi di scenario ... :futuro:
 
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