Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (43 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

tommy271

Forumer storico
Letta letta, sinceramente conoscevo già il suo punto di vista. ma preferisco le sagge parole di Trichet ( in caso di haircut faremmo vincere gli shortisti).

Volevo farti notare come nonostante l'aumento degli spread in queste ultime due sedute i titoli siano rimasti quasi immuni da cali.

Quando seguo i ggb prendo di riferimento le lunghe 37/40 (granitiche con i loro 58.50 circa) la 19 6.5 che in altri tempi avrebbe perso almeno 2% ed invece tiene i suoi 71 e la mia preferita, la 26 che si è stabilizzata verso i 65.

Sono pochi quello che attualmente hanno Grecia in portafoglio e vendono, mentre vedo nei book diverso denaro (oramai i mm poco presenti in lettera si posizionano spesso molto molto alti). Che siano i tori ora a comandare?

Se domani manteniamo gli 820 bp sono proprio curioso di vedere se la 19 6.5 perderà i 71, le lunghe i 58 ecc. ecc.

Tieni conto che i nostri GGB sono poco liquidi, quindi risentono meno e più a distanza, dei movimenti di spread e CDS (tra l'altro questi ultimi sono positivi).
Come ti dicevo, in questo momento da 820 si sono riportati a 797. E' un movimento che fanno tutte le sere ...
Credo, comunque, che le aperture saranno "deboli" per i nostri.
L'importante è che non scambino ... :lol:.
 

Pyrinos

Nuovo forumer
Secondo le dichiarazioni di un analista di Moody's, che riporta l'agenzia Bloomberg , il rischio di ristrutturazione del debito dei paesi periferici della zona euro è aumentato nell'ultimo anno.

Tuttavia, l'analista di Moody's Dietmar Chornoungk ha detto, parlando a una conferenza tenutasi a Budapest, che qualsiasi eventuale ristrutturazione del debito nella zona euro è improbabile che accada causa dell impatto che avra nel sistema finanziario europeo.

( Da skai.gr L editore è lo stesso di kathimerini.)

:ciao:
 

giub

New Membro
Giub il Default, personalmente, a questo punto lo escluderei.
ciao Tommy,
tu come "definisci" il default?
L'haircut lo considerereseti default?
Il riscadenziamento??
Io si, e il mercato incorpora ancora una elevata probabilità di haircut.
Poi personalmente ho già detto come la penso, ma i dati dicono questo.
 

Gaudente

Forumer storico
Vorrei gentilmente capire definitivamente la posizione del sig. Gaudente sull'evolversi della situazione greca. Si deduce che tende al pessimismo: propende + per un haircut e di che proporzioni, oppure crede nel vero e proprio default con i titoli che varranno 0?

Grazie anticipatamente per la risposta.
Riassumo la mia posizione per chi si fosse perso le puntate precedenti.
La situazione greca e' disperata e continua a peggiorare. Il rapporto debito/PIL e' ormai in una spirale fuori controllo sia per il continuo crescere del debito che per il continuo contrarsi del PIL.
Difficile sperare in un ritorno della crescita sia per la necessita' di ulteriori tagli alla spesa e incrementi di imposte (vi ricordo che la Grecia ha tuttora un disavanzo primario) che per il fatto che la globalizzazione ha fatto entrare i paesi decrepiti in una crisi secolare che avra' termine solo quando il loro costo del lavoro si sara' allineato a quello dei paesi emergenti.
L'unica soluzione pertanto sarebbe quella di un haircut che - congiuntamente alla prosecuzione della politica di austerity - possa riportare il debito sotto la soglia del 100% del PIL e ristabilire un seppur precario equilibrio.
Purtroppo piu' il tempo passa e maggiore diventa la quota di debito detenuto da istituzioni finanziarie assolutamente indisponibili a dare il loro contributo al condono del debito, con la conseguenza che tale onere sara' completamente a carico degli obbligazionisti , con un haircut che pertanto potrebbe essere assai superiore al 35% necessario complessivamente.
Giusto per fare un esempio, supponendo che il debito totale sia di 300 miliardi (lo era un anno fa, adesso e' di piu', ma si fa per semplificare) dei quali 100 miliardi (di nuovo una cifra immaginaria, ignoro quanti siano attualmente)verso il FMI , i vari fondi di garanzia europei nonche' la BCE , per ridurre l'ammontare del debito a 300 -35% = 195 miliardi i restanti 200 miliardi di debito dovrebbero subire una decurtazione di 105 miliardi , ovvero il 52,5%.
Man mano che nuovi bond giungono a scadenza e non potendo essere rinnovati dati gli stratosferici interessi richiesti dal mercato vengono sostituiti da nuove erogazioni da parte dei vari fondi di garanzia la quota di debito non scontabile si accresce sempre di piu' rendendo necessario un haircut sempre piu' ampio.
 

METHOS

Forumer storico
Riassumo la mia posizione per chi si fosse perso le puntate precedenti.
La situazione greca e' disperata e continua a peggiorare. Il rapporto debito/PIL e' ormai in una spirale fuori controllo sia per il continuo crescere del debito che per il continuo contrarsi del PIL.
Difficile sperare in un ritorno della crescita sia per la necessita' di ulteriori tagli alla spesa e incrementi di imposte (vi ricordo che la Grecia ha tuttora un disavanzo primario) che per il fatto che la globalizzazione ha fatto entrare i paesi decrepiti in una crisi secolare che avra' termine solo quando il loro costo del lavoro si sara' allineato a quello dei paesi emergenti.
L'unica soluzione pertanto sarebbe quella di un haircut che - congiuntamente alla prosecuzione della politica di austerity - possa riportare il debito sotto la soglia del 100% del PIL e ristabilire un seppur precario equilibrio.
Purtroppo piu' il tempo passa e maggiore diventa la quota di debito detenuto da istituzioni finanziarie assolutamente indisponibili a dare il loro contributo al condono del debito, con la conseguenza che tale onere sara' completamente a carico degli obbligazionisti , con un haircut che pertanto potrebbe essere assai superiore al 35% necessario complessivamente.
Giusto per fare un esempio, supponendo che il debito totale sia di 300 miliardi (lo era un anno fa, adesso e' di piu', ma si fa per semplificare) dei quali 100 miliardi (di nuovo una cifra immaginaria, ignoro quanti siano attualmente)verso il FMI , i vari fondi di garanzia europei nonche' la BCE , per ridurre l'ammontare del debito a 300 -35% = 195 miliardi i restanti 200 miliardi di debito dovrebbero subire una decurtazione di 105 miliardi , ovvero il 52,5%.
Man mano che nuovi bond giungono a scadenza e non potendo essere rinnovati dati gli stratosferici interessi richiesti dal mercato vengono sostituiti da nuove erogazioni da parte dei vari fondi di garanzia la quota di debito non scontabile si accresce sempre di piu' rendendo necessario un haircut sempre piu' ampio.

Guarda che anch'io sono assolutamente indisponibile a dare il mio contributo al condono del debito. Non vedo perchè qualcuno possa arrogarsi tale diritto e io no. I miei euro hanno un valore diverso da quello del FMI?
Quanto tu detto è cosa è successo in argentina (cioè i debiti verso i peones - cioè noi - decurtati del 70% mentre quelli del fmi ripagati al 100%) ma l'argentina era ed è isolata (e tuttora fuori dal mercato finanziario) mentre la grecia è dentro l'europa e seppur conta niente ha un alto impatto simbolico la risoluzione della questione debito oltre che creare un pericoloso precedente in caso di haircut.
Sbaglierò però la soluzione forse potrebbe essere più semplice, le grosse istituzioni (stati, fmi) accettano di allungare le loro scadenze, per cui 1/3 del debito viene sostanzialmente "allontanato", il nuovo meccanismo finanziario messo in moto a marzo entra sul mercato dei bond greci ed acquista le nuove emissioni facendo si che il debito sostanzialmente possa rollare, la bce interviene sui mercati a sostenere le quotazioninel caso che gli spread si allarghino verso il basso (come ha fatto in questi mesi) e magari rivende ai greci le obbligazioni ai prezzi di acquisto (quindi scontati), attraverso una moral suasion le grosse banche/assicurazioni vengono "invitata" a rollare se non tutto almeno in parte i bond in possesso quando vengono a scadenza. Così facendo, allontando dal tavolo la questione default o haircuts, pian piano il piccolo investitore estero ritorna a comprare (ci vorrà del tempo lo so) le emissioni e il giochetto del debito riprende.

Però per questo scenario ci vogliono due presupposti:
1. che la grecia continui nel piano di risanamento
2. che la grecia sia in grado di sostenere il pagamento delle cedole, cioè generi flussi di cassa che coprano il flusso cedolare.
 

tommy271

Forumer storico
Eurogroup: l'Euro e la Grecia superanno le difficoltà

2011-02-09 14:42:23


spacer.gif

L'8 febbraio, il Presidente dell'Eurogroup e Primo Ministro del Lussemburgo, Jean-Claude Juncker, ha reso noto che l'Euro non e' in pericolo e che la Grecia, contandosi sull'euro, supererà la crisi finanziaria.
Lo stesso giorno, Juncker, dopo l'incontro avuto con il premier greco George Papandreou, ha riferito che l'Ue sostiene le misure adottate dal governo greco contro la crisi finanziaria, sostenendo che, date una serie di riforme attuate dalla sovranità greca, la gente debba assumere un atteggiamento ottimistico sul futuro greco. Juncker ha inoltre detto che sosterrà, in modo appropriato, la proroga dei tempi di scadenza per la restituzione del debito che la Grecia ha con il Fondo Monetario Internazionale e con l'Ue.


(Radio Cina Internazionale)
 

tommy271

Forumer storico
se arrivi ad una risposta fammelo sapere, va bene sbagliare, ma perseverare è :devil:

Sono anch'io molto indeciso ma credo che rimarrò fermo (ancora una volta :down:).
E' una decisione personale a cui credo poco, visto che il persistere dell'incertezza premia la discesa dei titoli.
Gli attuali movimenti di allargamento sono però in sintonia con il resto del Club Med: vi è una debolezza di fondo su tutti i periferici.
Ovviamente la Grecia oscilla di più avendo in percentuale spread più alti.

I nostri titoli, rimangono molto imprevedibili.
Salvo altri eventi "straordinari" i prossimi appuntamenti importanti saranno le conclusioni della missione della Troika (prevedo positiva) e l'asta del 15 febbraio che con ogni probabilità sarà un bot/greek a 3 mesi.
 

tommy271

Forumer storico
Debolezza diffusa su tutti i periferici mentre si svolgono le "grandi manovre" nei piani alti della politica europea.
In questi giorni, nonostante il dato dei mercati, abbiamo assistito a delle buone aste in Portogallo (sindacate) ed in Grecia. Entrambe con buon bid/cover e con rendimenti in calo rispetto alle precedenti.
L'appuntamento ellenico è andato bene, gli investitori esteri che hanno sottoscritto l'asta sono cresciuti, arrivando a coprire l'80% della richiesta.
In Irlanda invece ci avviamo verso la campagna elettorale che sancirà, con ogni probabilità, un cambio al Governo di Dublino con forze più ostili all'idea "Europea". Nel frattempo la voragine dei debiti bancari non sembra avere fine con gli ultimi "buchi" di Anglo-Irish ...
Un dato positivo per Irlanda e Grecia sono i CDS in calo ... speculatori in aspettativa.

Grecia 792 pb. (775)
Irlanda 568 pb. (563)
Portogallo 396 pb. (388)
Spagna 207 pb. (199)
Italia 149 pb. (147)
Belgio 98 (93)
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto