E' proprio su questo punto che sono in disaccordo e ti diro di più vorrei mostrarti che è l'esatto contrario con i numeri a supporto:
Puoi osservare che la progressione della spesa non è commisurabile con quella degli interessi.
C'è ancora molta strada da percorrere, peraltro osservando la dinamica del debito gli anni maggiormente a rischio li posizionerei tra il 2013 e il 2014.
Non riesco a postare le tabelle che, comunque riporto dai dati ufficiali ellenici.
Innanzitutto sono d'accordo con te, gli anni maggiormente "a rischio" sono quelli a partire dal 2013 su cui andrà caricato anche il prestito della Troika.
Inizialmente da distribuirsi su tre anni ora sino al 2020.
Era evidente l'impossibilità della Grecia di rimborsare ... ora con la diluizione dei rimborsi la sostenibilità del carico è meglio distribuita e realistica. Come si evince dalla tabella che hai postato, la distribuzione del debito dal 2015, è buona.
Per quanto riguarda l'altra tabella, la progressione della spesa non è commisurabile a quella degli interessi. D'accordo.
Questi ultimi sono però blindati con il prestito della Troika ed in minima parte soggetti a variazione (qualche disparità ci può essere con le Aste dei Bot/Greek mensili) anche qui, se noti, la crescita della spesa è abbastanza progressiva: circa 6 MLD mensili, oserei dire sotto controllo.
Ma è troppo ...

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Quello che manca, è una tenuta delle entrate. Ma agire troppo sulla spesa (già tagliata, e di molto) porta anche ad un ulteriore spinta recessiva.
Quindi la soluzione non è semplice, ma passa soprattutto in una ripresa degli investimenti dall'estero.
Il piano di privatizzazioni, oltre a portare più entrate (in seguito alla cessioni) porta a diminuire le spese a carico dello stato (essendo la stragrande maggioranza delle aziende statali deficitarie).
Altro discorso quello dei 50 MLD, su cui punta la UE, che si dovrebbero trovare dalla vendita di "beni non strumentali".
Credo che non si possa stringere ulteriormente sul fronte delle uscite pubbliche. Ma bisogna puntare tutto su una ripresa dell'economia, a partire dal settore turistico.
A questo proposito ti rammento che il PIL nel 2009 era a 235,035 MLD e nel 2010 a 231,888 MLD (previsionale).
Il debito complessivo è passato dai 298.032 (126,80%) del 2009 ai 330.400 (142,50%) del 2010.
Però la Finanza Pubblica segnava entrate nel 2009 a 50.585 e nel 2010 a 54.326. Qui ci si doveva aspettare di più.
Sul fronte delle uscite eravamo a 84.214 e siamo passati a 77.393. Lo sforzo del taglio è più evidente.
La percentuale di deficit/PIL è stata dunque portata dal 14,3% del 2009 al 9.9% del 2010. Sostanzialmente in linea con il Memorandum sottoscritto.