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Titoli di Stato area EuroGRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1
Certo che nel marasma delle dichiarazioni vere o presunte o smentite sul caso Grecia l'unica istituzione con convinzione unanime e granitica sulla non ristrutturazione è stata ed è la Bce con Trichet, Stark, Bini Smaghi...speriamo venga ascoltata!!
ATHENS — The European Union has not ruled out new measures to ease Greece's intractable debt problem, the European Commission's chief representative in Athens said in an interview published on Saturday. "The analysis of the Greek debt will be made by the EU, the International Monetary Fund and the European Central Bank at the next review of the recovery plan in May," Panos Karvounis told the daily To Vima. "According to the conclusions of that review, the analysis could lead to an adaptation of the measures foreseen in the financial recovery plan," he added.
A representative of the participants in the Greek bailout will be in Athens early next month to review the government's plans with regard to the payment of the fifth installment of the 110-billion-euro three-year loan granted by the EU and IMF.
The plans include wholesale privatisations and sell-offs of state assets over the period 2012-15, but analysts fear that it will not be enough, prompting feverish speculation that a debt restructuring is in the offing.
Greece has reacted angrily to the persistent rumours that it is about to seek easier repayment terms from its creditors on a soaring 340 billion euro ($485 billion) debt that has put markets on watch.
The rate of return on Greek benchmark 10-year government bonds has jumped above 14 percent for the first time since the eurozone was created, reflecting deep-seated doubt that Athens can stabilise its finances.
The Greek finance minister insisted on Wednesday that the debt is "viable" and that Athens still intends to raise money on markets early next year despite currently exorbitant rates.
Greece has already secured one repayment extension on the EU-IMF loan, and Karvounis warned, "The implementation of the economic recovery plan dictated by the EU and IMF and accepted by the country in 2010 is the condition for Greece to return to the markets in 2012."
Certo che nel marasma delle dichiarazioni vere o presunte o smentite sul caso Grecia l'unica istituzione con convinzione unanime e granitica sulla non ristrutturazione è stata ed è la Bce con Trichet, Stark, Bini Smaghi...speriamo venga ascoltata!!
Leggo i tanti studi sull'incidenza di un haircut sui nostri GGB e sugli effetti che questi avrebbero sui bilanci delle banche.
I conti, forse, potrebbero essere esatti. Gli scenari vengono però illustrati come se un haircut sulla Grecia fosse circoscritto poi ad un solo paese.
Personalmente non lo ritengo verosimile.
Gli irlandesi sarebbero i primi a seguire il percorso, già nelle scorse settimane Noonan era stato stoppato da Trichet perchè voleva coinvolgere i "senior" bancari nei processi di ristrutturazione. Per lui sarebbe una porta aperta.
Quindi se dovrebbero proporre scenari credibili dovrebbero accompagnare le analisi da un primo terremoto sulla "Grecia" allo tsunami che seguirebbe con Irlanda e Portogallo.
Forse le analisi sarebbe di più ampio respiro e più corrette.
Ricordo che i prossimi stress-test bancari prevedono uno scenario di haircut intorno al 10% sui decennali di Grecia, Portogallo e Irlanda.
Tanto? Poco?
Leggo i tanti studi sull'incidenza di un haircut sui nostri GGB e sugli effetti che questi avrebbero sui bilanci delle banche.
I conti, forse, potrebbero essere esatti. Gli scenari vengono però illustrati come se un haircut sulla Grecia fosse circoscritto poi ad un solo paese.
Personalmente non lo ritengo verosimile.
Gli irlandesi sarebbero i primi a seguire il percorso, già nelle scorse settimane Noonan era stato stoppato da Trichet perchè voleva coinvolgere i "senior" bancari nei processi di ristrutturazione. Per lui sarebbe una porta aperta.
Quindi se dovrebbero proporre scenari credibili dovrebbero accompagnare le analisi da un primo terremoto sulla "Grecia" allo tsunami che seguirebbe con Irlanda e Portogallo.
Forse le analisi sarebbe di più ampio respiro e più corrette.
Ricordo che i prossimi stress-test bancari prevedono uno scenario di haircut intorno al 10% sui decennali di Grecia, Portogallo e Irlanda.
Tanto? Poco?
Si, i prossimi.
Quelli precedenti - a quanto pare - non sono stati soddisfacenti (le banche irlandesi ne erano uscite benissimo) .
Ad ogni modo più ci rifletto più mi convinco che le ipotesi di haircut sui titoli non sono ragionevoli.
Innanzitutto per il contesto che ci gira sopra.
Secondo me non si farà nulla sino a questa estate, come già detto nel mio appuntamento settimanale ( quello sul Barbarossa ...).
Se le politiche di Papandreou non avranno l'effetto sperato si potranno mettere in moto i meccanismi di cui ora si discute come "scenari futuribili".
In questo quadro si cercherà l'ipotesi più ragionevole che uscirà dai tavoli dei vari "sherpa".
Rimango sempre dell'avviso che l'ipotesi di riscadenziamento di 5 anni mantenendo il nominale a 100 sia quella più gettonata: lieve ed indolore.
Poi nel 2013 si vedrà ...
Intanto noi aspettiamo le ricapitalizzazioni e l'emissione di prestiti obbligazionari.
Qualcuno ha detto mai e poi mai ... .
Sarà veramente difficile la raccolta se il clima sarà avvelenato dalla "Grecia".
Ma questo, anche nel resto d'Europa.
Intanto noi aspettiamo le ricapitalizzazioni e l'emissione di prestiti obbligazionari.
Qualcuno ha detto mai e poi mai ... .
Sarà veramente difficile la raccolta se il clima sarà avvelenato dalla "Grecia".
Ma questo, anche nel resto d'Europa.
Infatti, come pensano di raccogliere capitali con l'ondata emotiva del default della grecia e il crollo delle sue banche?
Boh.
Certo che poi sapere che c'è gente che ha accesso ai dati degli stress test un mese prima dei comuni mortali fa piacere.. Qua ci sarà qualcuno che si farà una marea di soldi.
Infatti, come pensano di raccogliere capitali con l'ondata emotiva del default della grecia e il crollo delle sue banche?
Boh.
Certo che poi sapere che c'è gente che ha accesso ai dati degli stress test un mese prima dei comuni mortali fa piacere.. Qua ci sarà qualcuno che si farà una marea di soldi.
Il clima nei prossimi mesi non è certamente favorevole per un default, mettiamoci poi la faccenda del quantitative easing degli USA ed abbiamo un quadro che ci dice "ne riparliamo ad ottobre" ...
Il Portogallo deve poi formalizzare a giugno la richiesta di "aiuto", la questione irlandese è ancora un "tira e molla".
Ragionevolmente c'è tempo per dar modo a Papandreou di raddrizzare i conti ed allontanare le ipotesi di "ristrutturazione".
Poi c'è l'imponderabile dei mercati finanziari ...
Nel frattempo se i cinesi dovessero intervenire sui "bonos" e sui nostri GGB l'aria sarebbe più respirabile.
Avete letto dello sciopero dei camionisti a Shanghai? E' un segnale molto forte che l'inflazione sarà il nemico numero 1 da battere nei prossimi mesi.