Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
perdonami se mi sono permesso, la mia è una proposta di integrazione per completezza dal punto di vista, come dici tu, "logico schematico"
così avremo una posizione neutra, una leggermente positiva/negativa ed una fortemente positiva/negativa rendendo la domanda/risposta bilanciata
io, dal mio punto di vista attribuirei pochissima percentuale all'evento "impennata" mentre ne attribuisco molta all'evento "leggera crescita"

ai poste...
a domani l'ardua sentenza!

infatti hai fatto benissimo!:up:
Sai, io avevo disposto lo schema inserendoci implicitamente la mia personale distribuzione di probabilità (io reputo molto più probabile un calo...ma chiedo a voi perchè ho dubbi....secondo me l'impennata ha una probabilità dello 0,1%, il tracollo del 25%...anche se secondo me domineranno i segni meno.... direi calo/leggero calo con probabilità 50%).
E inserire il proprio pensiero è un errore metodologico quando si chiede una opinione altrui (è come quando fanno i sondaggi "pilotati" con la risposta desiderata strutturata nella domanda...)
 
Ultima modifica:
buongiorno giub, per curiosità sono andato a vedere lo spread ggb/bund e mi sono accorto che il valore attuale è 1291, salito nelle ultime ore, contro 1258 di venerdi'. Sinceramente non so quanto valore possa avere, a mercati chiusi, pero' è pur sempre una indicazione, che tra l'altro và contro il mio pronostico.
ciao e grazie della indicazione. Sai dirmi come viene determinato tecnicamente lo spread?
 
credo venga calcolata la differenza di rendimento tra due titoli, durata decennale.
Real Time Spread 10ετούς ομολόγου: 1291
Τελευταία ενημέρωση στις: [8 Μαϊ 2011 03:22]


Ok, ma vorrei sapere quali titoli, su quale mercato e soprattutto, cosa prenedono a riferimento? Denaro? Lettera? In teoria dovrebbe essere l'ultimo scambio, ma siccome i mercati sono chiusi mi chiedo come possa variare...adesso provo a googlare...grz e ciao
 
Ok, ma vorrei sapere quali titoli, su quale mercato e soprattutto, cosa prenedono a riferimento? Denaro? Lettera? In teoria dovrebbe essere l'ultimo scambio, ma siccome i mercati sono chiusi mi chiedo come possa variare...adesso provo a googlare...grz e ciao
se trovi la risposta e la vuoi postare, interessa anche a me, grazie...
 
08/05/2011 - DAL VERTICE GERMANIA-FRANCIA-ITALIA-SPAGNA L’IPOTESI DI UN INTERVENTO SUPPLEMENTARE
Aiuti ad Atene ma in cambio di garanzie




Bruxelles prepara il salvataggio
per evitare l'uscita dell'euro:
servono 25 miliardi


MARCO ZATTERIN

CORRISPONDENTE DA BRUXELLES

Nella lunga notte lussemburghese delle molte smentite, il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker ha definito «stupide» le notizie di un’uscita della Grecia dal club della moneta unica. Ieri mattina, parlando sotto il sole ionico dell’isola di Meganisi, il premier ellenico George Papandreou le ha etichettate come «uno scenario al limite del criminale». Atene, s’è capito alla fine, non intende abdicare dalla moneta unica, né chiedere la ristrutturazione del pesante debito. Vuole invece essere aiutata, invoca condizioni più lievi per i finanziamenti; in cambio, offre ulteriore rigore e determinazione risanatrice. Il che, al punto a cui siamo, continua a essere il migliore e meno costoso dei baratti possibili.

A chi credere? Al portavoce di Juncker che venerdì negava che i ministri finanziari dei quattro big dell’Ue (Francia, Germania, Spagna e Italia con Giulio Tremonti), più la Grecia, il premier lussemburghese, la Bce e la Commissione, fossero riuniti in una villa del Granducato. O allo stesso alto funzionario che poco più tardi assicurava che «Atene ha chiesto dell’Eurozona di alleggerire le condizioni poste per la riduzione del deficit». La serata che si sognava restasse segreta, convocata per fare il punto sui molteplici malanni dell’Eurozona, ha rotto parecchia cristalleria, coaudiuvata dallo «Spiegel» che nel pomeriggio aveva spericolatamente annunciato l’imminente addio ellenico alla moneta unica.

Il presunto scoop del settimanale tedesco, in genere autorevole, i suoi effetti li ha avuti. Poco dopo la diffusione della notizia l’euro ha perso un punto percentuale sul dollaro e i rendimenti sul debito greco sono balzati ai massimi (biennali al 25%). I tedeschi scrivevano che ci sarebbe stata una riunione e i diretti interessati hanno negato, alimentando ogni sorta di dubbio. «I pezzi giornalistici sulla possibile uscita della Grecia dall’euro sono sbagliati e volutamente fuorvianti», ha commentato ieri il portavoce del commissario Ue all’Economia, Olli Rehn, giustificando col ricorso al «volutamente» pensieri dietrologici sul pressing di Berlino sulla Grecia.

La situazione per l’Eurozona è certo seria. Se le deve vedere col salvataggio del Portogallo che decolla in queste ore - insidiato dal mercato turbolente e dal rischio che la Finlandia ceda alle opzioni dei populisti e blocchi tutto -, e deve gestire la cura di una Grecia che migliora a passo di formica. L’incontro segreto di Lussemburgo si sarebbe dunque occupato dell’estensione dei bond ellenici in scadenza quest’anno e nel 2012 (in totale 65 miliardi). Possibile un’estensione da due a quattro anni. Alla Stampa il ministro dell’Economia, George Papaconstantinou, ha ammesso che Atene sarebbe intenzionata a bussare per nuovi aiuti (25 miliardi) al fondo anticrac dell’Ue (Efsf) l’anno prossimo piuttosto che tornare sul mercato a tassi da rapina. L’Europa immagina garanzie collaterali, forse legate ad un piano di privatizzazioni. Se ne parlerà a Bruxelles, all’Eurogruppo del 16.

L’apprensione per il caso greco cova dall’ultimo G20 americano, quando s’è capito che non ce la si farà a ridurre il deficit al 3% del Pil nel 2014. La troika Commissione/Fmi/Bce sarà in settimana ancora all’ombra del Partenone per vedere cosa fare per tonificare i greci, mentre la Banca centrale europea continua ad avvertire che il consolidamento sarebbe più oneroso del risanamento. Per non parlare dell’uscita dalla moneta unica. «Nessuno vuole lasciare l’euro», ha spiegato, Erkki Liikanen, il finlandese del board dell’Eurotower. «Nessuno prende in considerazione questa opzione», giura la Commissione. «Lasciateci lavorare in pace» è sbottato alla fine Papandreou. Da vedere se si riferisse ai cronisti, ai mercati o ai tedeschi.

(La Stampa)
 
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German MP says Berlin should help Greece leave euro






By Christiaan Hetzner and Gernot Heller
BERLIN | Sat May 7, 2011 12:54pm EDT



BERLIN (Reuters) - Germany should constructively support any efforts by Greece to abandon the euro and return to the drachma, a leading MP in Germany's junior coalition Free Democrats (FDP) said on Saturday.
"If Greece wants to leave the euro zone, that is its own autonomous decision," Frank Schaeffler, an FDP member in the finance committee of the Bundestag, told Reuters.
"And Germany should accompany them constructively."
Greek Prime Minister George Papandreou earlier on Saturday denied there was even unofficial discussion over Greece quitting the euro zone and asked that his troubled country be "left alone to finish its task.
On Friday, influential German weekly Der Spiegel reported talks were held to discuss the possibility, raised by Athens, of Greece withdrawing from the 17-member euro zone, as well as the idea of restructuring Greece's 327 billion euro ($470 billion) sovereign debt.
Schaeffler agreed that bringing back the drachma would spook markets and cause problems for the entire euro zone, but only for the short term.
"I believe, however, that we could cope with these problems in the end."
Schaeffler recently gathered a dozen of the party's Bundestag MPs around him to pressure Chancellor Angela Merkel's CDU-FDP cabinet into taking a harder stance against euro zone bailouts in an early sign of internal opposition that has since gained support.
Many Free Democrats share the views of economists that Greece's debt trajectory is unsustainable and action needs to be taken sooner rather than later before the long-term cost becomes far greater.
Senior FDP official Hermann Otto Solms, a vice-president of the Bundestag and an economy committee member in parliament, said German taxpayers should no longer be held liable for the obligations of other euro zone allies.
"(If Athens cannot meet its redemptions), then Greece has to restructure its debt," Solms told Reuters at a media event in Hamburg on Friday.
The laissez-faire FDP, whose core electorate tends to be higher paid professionals, has been the most vocal party within Germany to openly question putting taxpayers on the hook for countries that have long refused to implement economic reforms.
The Free Democrats are in the midst of a power vacuum after a series of elector drubbings cost its unpopular chairman his position, and one faction within the party wants a clear commitment to the euro zone including declaring the FDP "the party for Europe.
 
Greek Socialists Hold Narrow Lead, Support For Reforms-Poll




ATHENS -(Dow Jones)- Greece's ruling Socialists continued to hold a narrow lead over the main center-right opposition, a public opinion poll showed Sunday, and with two-thirds of Greeks voicing their support for continued economic reforms.
According to a poll published in the Ethnos newspaper, the governing Socialists, or Pasok, party would command 24% of the vote if general elections were held today, compared with 20.2% for the center-right New Democracy party.
The same poll also showed that 67.7% of Greeks think that the government should proceed with economic reforms, and 63.7% supported the need for privatizations or other measures to exploit state-owned assets. A further 59.7% said they supported abolishing the current life-time job guarantee for public servants.
In May 2010, Greece narrowly avoided default with the help of a EUR110 billion bailout from the European Union and the International Monetary Fund in exchange for harsh austerity measures and economic reforms.
Despite those measures, the Socialists have continued to hang on to a narrow lead over the center-right opposition since coming to office in October 2009.
However, that lead has fallen sharply from their 10-percentage-point winning margin, and there has been repeated speculation that the government may be forced to call snap elections to renew its mandate.
According to the poll, though, 68.8% of Greeks are opposed to early elections even as slightly more than half, 50.3%, don't believe the current government will survive its full four-year term in office.
 
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