Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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estratto dal 3d Pepretue

pagina 1

citazione negusneg:

1) date le loro caratteristiche particolari, le obbligazioni subordinate e/o perpetue somigliano molto di più alle azioni di risparmio che alle obbligazioni (non a caso vengono anche definiti titoli "ibridi") e pertanto sono indicate per chi abbia una propensione al rischio medio/alta e almeno un po' di tempo da dedicare al monitoraggio delle notizie che riguardano l'emittente;​


2) data la loro capacità di generare flussi di cedole elevate e stante il fatto che la loro durata solitamente è molto lunga, quando non virtualmente "perpetua", queste obbligazioni sono particolarmente adatte a chi abbia un orizzonte temporale di lungo termine. Non a caso sono molto richieste da assicurazioni e fondi pensione. Chi ha esigenze di breve farebbe meglio ad astenersi;​


3) è sempre bene studiare a fondo le caratteristiche proprie di ogni emissione, con particolare attenzione per quanto riguarda le clausole di subordinazione e di cancellazione/differimento delle cedole. Non di rado il grado di subordinazione è così profondo che può portare ad un tasso di recupero dell'investimento pari a zero, in caso di liquidazione della società. Per questo motivo è buona regola procedere con cautela, diversificando su più emittenti ed evitando di concentrare su ogni singola società più del 2-3% del proprio portafoglio.​


come detto tutto questo viene evidenziato alla prima pagina del forum perpetue

Se mi è consentito: attenzione alle Obbligazioni Subordinate, anche ai "tranquilli" LT2. A mio modesto parere è celato dietro questi tipi di emissione un rischio molto grande legato all'aria pesante che si sta respirando sui mercati. Ossia, già si parla di far partecipare alle perdite future anche gli obbligazionisti (in special modo se possessori di bond di banche primarie) e in quale modo si può far questo? Semplice, convertendo i bond in azioni e da dove cominciare se non da i detentori di bond subordinati (dal momento che già si assumono un rischio maggiore avvicinandosi a quello degli azionisti)? Così facendo l'emittente risolverebbe in parte anche il problema del suo debito: di fatto lo "ristrutturerebbe". E poi basta che inizi uno per poi vedere anche tutti gli altri fare lo stesso. Ad esempio il Credito Veltellinese: se non ricordo male fu il primo istituto a non esercitare la call su una sua emissione subordinata (mi pare uno o due anni fa) e da lì poi molti altri istituti, come se si fosse rotto un tabù, cominciarono a fare lo stesso. E in questi giorni, sempre il Creval ha iniziato la conversione di un suo prestito obbligazionario convertibile in azioni: c'è fame di capitale, ma senza la volontà di pagarlo troppo, nè di essere vincolati alla sua restituzione.
 
Se mi è consentito: attenzione alle Obbligazioni Subordinate, anche ai "tranquilli" LT2. A mio modesto parere è celato dietro questi tipi di emissione un rischio molto grande legato all'aria pesante che si sta respirando sui mercati. Ossia, già si parla di far partecipare alle perdite future anche gli obbligazionisti (in special modo se possessori di bond di banche primarie) e in quale modo si può far questo? Semplice, convertendo i bond in azioni e da dove cominciare se non da i detentori di bond subordinati (dal momento che già si assumono un rischio maggiore avvicinandosi a quello degli azionisti)? Così facendo l'emittente risolverebbe in parte anche il problema del suo debito: di fatto lo "ristrutturerebbe". E poi basta che inizi uno per poi vedere anche tutti gli altri fare lo stesso. Ad esempio il Credito Veltellinese: se non ricordo male fu il primo istituto a non esercitare la call su una sua emissione subordinata (mi pare uno o due anni fa) e da lì poi molti altri istituti, come se si fosse rotto un tabù, cominciarono a fare lo stesso. E in questi giorni, sempre il Creval ha iniziato la conversione di un suo prestito obbligazionario convertibile in azioni: c'è fame di capitale, ma senza la volontà di pagarlo troppo, nè di essere vincolati alla sua restituzione.

Giusto richiamo.
Se "osano" sui senior, sui sub è una passeggiata.
I sub delle bank Irish, sono stati massacrati.
Altro che default con recovery ...
 
GRECIA: UE BLOCCHERA' AIUTI SE ATENE NON INTERVIENE SU CONTI




17:11 29 MAG 2011

(AGI) Berlino - La Ue blocchera' gli aiuti alla Grecia se il paese non interverra' in maniera piu' incisiva per mettere a posto i suoi conti, cosi' come l'Fmi. Lo ha detto il commissario Ue Olli Rehn, in un'intervista allo Spiegel.

"La situazione e' molto seria", ha detto. La Ue, ha aggiunto, decidera' dopo che i conti di Atene verranno esaminati dagli esperti della Bce, della Ue e dell'Fmi.
Le anticipazioni rivelano che Atene sta mancando tutte le "promesse" per quanto riguarda il suo bilancio. E cosi' gli aiuti verrebbero meno .
 
GRECIA: MINISTRO FINANZE, PAGAMENTO AIUTI PROSSIMI GIORNI




18:48 29 MAG 2011

(AGI) Atene - Il ministro greco delle Finanze George Papaconstantinou ha fiducia sul fatto che Atene ricevera' il pagamento dei prossimi aiuti.
Il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker aveva avvisato, la scorsa settimana, che l'Fmi potrebbe bloccare il pagamento di 12 miliardi, la quinta tranche del pacchetto di aiuti da 110 mld.
Papaconstantinou ha detto in un comunicato che la transazione sta continuando e "la concluderemo nei prossimi giorni".
 
GRECIA: SONDAGGIO, 80% DICE SI' A PRIVATIZZAZIONI




13:42 29 MAG 2011

(AGI) - Atene, 29 mag. - Una schiacciante maggioranza dei greci e' in favore della privatizzazione di beni di Stato epr evitare il 'default' e recuperare cosi' 50 miliardi di euro.
Secondo un sondaggio pubblicato sul giornale "To Vima", l'83% dubita pero' nell'abilita' del governo di riuscire in un programma ambizioso sostenendo che Papandreou debba uscire di scena.
Il 48% ritiene che rinforzare la crescita sia la priorita', il 38% invece pensa che gli introiti dalle privatizzazioni debbano andare a favorire la ripresa. .
 
Se mi è consentito: attenzione alle Obbligazioni Subordinate, anche ai "tranquilli" LT2. A mio modesto parere è celato dietro questi tipi di emissione un rischio molto grande legato all'aria pesante che si sta respirando sui mercati. Ossia, già si parla di far partecipare alle perdite future anche gli obbligazionisti (in special modo se possessori di bond di banche primarie) e in quale modo si può far questo? Semplice, convertendo i bond in azioni e da dove cominciare se non da i detentori di bond subordinati (dal momento che già si assumono un rischio maggiore avvicinandosi a quello degli azionisti)? Così facendo l'emittente risolverebbe in parte anche il problema del suo debito: di fatto lo "ristrutturerebbe". E poi basta che inizi uno per poi vedere anche tutti gli altri fare lo stesso. Ad esempio il Credito Veltellinese: se non ricordo male fu il primo istituto a non esercitare la call su una sua emissione subordinata (mi pare uno o due anni fa) e da lì poi molti altri istituti, come se si fosse rotto un tabù, cominciarono a fare lo stesso. E in questi giorni, sempre il Creval ha iniziato la conversione di un suo prestito obbligazionario convertibile in azioni: c'è fame di capitale, ma senza la volontà di pagarlo troppo, nè di essere vincolati alla sua restituzione.

Aggiungerei che la legislazione tedesca verso dicembre scorso si è già mossa in questo senso e ovviamente in seno alla UE si sta cercando di trovare regole ampiamente condivise che vengano recepite da tutti i paesi europei.
E non è un caso che nuove emissioni subordinate stiano proliferando, sempre più rivolte al retail, mentre prima erano un qualche cosa di esotico e di nicchia, da intenditori.
Ora non resta che attendere il primo acuirsi anche della crisi Irlandese, appena i conti non torneranno rispetto al rientro del deficit pil atteso o gli spread elevati, anche solo per effetto contagio, facciano prendere atto che il paese non potrà accostarsi al mercato dei titoli a medio/lungo per molto tempo, e anche li si cominceranno ad agitare cappi e forche, ma li la soluzione sarà diversa e invece di parlare di default sovrano, dopo aver falcidiato quest'anno i creditori delle subordinate, si comincerà a parlare di ristrutturare persino i senior unsecured bancari, magari con uno swap bond equity in stile GM.
 
Greece Says Talks With "Troika" To Conclude In Days

First Published Sunday, 29 May 2011 05:53 pm - © 2011 Dow Jones


ATHENS -(Dow Jones)- Greece said Sunday that talks with a visiting troika of European and International Monetary Fund officials was proceeding smoothly and was expected to conclude within days.
In a statement, Greece's finance ministry said those talks were "proceeding satisfactorily and we expect them to be successfully concluded in the next few days."
The statement follows an earlier report in Germany's Der Spiegel magazine that threw doubt about Greece's progress in implementing its promised austerity and economic reforms.
The magazine report, released over the weekend, said that the delegation--composed of European Union, European Central Bank and IMF officials--had concluded that Greece had missed all of the fiscal targets set out for the country under the terms of a 110-billion-euro ($155.5 billion) bailout signed last May.
But Greek Finance Minister George Papaconstantinou told a local television channel late Saturday that the report was "completely unrelated with reality."
Likewise, the IMF took the unusual step of denying the report in a brief statement.
"Recent media reports claiming knowledge of the findings of the review mission are untrue," the statement said. "Our discussions with the authorities continue, are making good progress and are expected to conclude soon."
Local media say the troika visit may conclude by the end of this week. After that, the government is expected to detail some 28 billion euros in new austerity measures for the next five years, as well as commitments towards its ambitious 50-billion-euro privatization drive.



***
L'articolo dello Spiegel, la risposta greca e la smentita del FMI.
 
IMF says reports on troika review of Greece untrue

By Frankfurt Bureau



FRANKFURT (MarketWatch) -- The International Monetary Fund said Sunday that a media report claiming to know the results of its mission to Greece with the European Union and the European central Bank are untrue.
The comments were in response to an article in Germany's Der Spiegel that said the Troika report from the three organizations will find Greece has missed all its fiscal targets.
"Our discussions with the authorities continue, are making good progress, and are expected to conclude soon," the IMF said in a statement emailed to Dow Jones Newswires by the ECB.
The ECB said it has nothing to add to the IMF's statement.
Greece's Finance Minister George Papaconstantinou also denied the report over the weekend, calling it "completely unrelated with reality" on a local television station, according to a transcript provided by his ministry.
Der Spiegel's latest edition says the so-called Troika Report from the EU, ECB and IMF will also say Greece's budget deficit is higher than expected, and the failure to meet its commitments is down to the fact that the country has continued to spend more than agreed in its aid package.
Greece's slowness to make reforms means the European Union is questioning whether to pay the country's next credit tranche, the same article quotes European Monetary Affairs Commissioner Olli Rehn as saying.
"We Europeans have the same conditions as the International Monetary Fund," the article quotes Rehn as saying.
"We will decide on the next tranche after the troika report," Rehn tells Spiegel, adding "the situation is very serious."
 
Greece mulls setting up Spanish-style "bad bank": paper






ATHENS | Sun May 29, 2011 6:12am EDT



ATHENS (Reuters) - Greece is considering setting up a Spanish-style "bad bank" to clean up its lenders' accounts from "toxic" Greek bonds and make them more attractive to potential buyers, a Greek paper reported on Sunday.
A 'bad bank', formed to hold risky assets owned by a state guaranteed bank, could be set up to absorb the risky Greek bonds held by state-controlled lenders slated for privatization, such as the Savings Post Bank, To Vima said.
"With problematic, Spanish savings banks (cajas) as a model, the finance ministry is examining proposals to implement the idea in the country," it said, without citing any sources.
Spain's Bankia, created from the merger of seven cajas, said last month it would create such a unit in a bid to attract investors ahead of a stock market listing.
Greek banks are believed to hold roughly 50 billion euros of Greece's outstanding sovereign bonds. The bonds have lost much of their nominal value in the wake of the Greek debt crisis, while a possible Greek debt restructuring could mean additional losses for the lenders.
 
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