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martedì, 12 luglio 2011 - 16:10
Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha fatto espliciti accenni alla volontà generalizzata di concedere ulteriori aiuti alla Grecia, ma ha sottolineato il fatto che qualsiasi nuovo aiuto dipenderà dal coinvolgimento dei creditori del settore privato del Paese. "Non ci sarà nessun nuovo programma per la Grecia senza un contributo soddisfacente del settore privato", ha dichiarato Schaeuble nel corso di una conferenza stampa a seguito dell'incontro dei ministri delle Finanze europei.
Il ministro tedesco ha reso noto che l'Eurozona ha bisogno di strumenti più ampi e migliori per riportare sui binari la Grecia e fermare l'espansione della crisi del debito, citando in particolare la possibilità di abbassare i tassi d'interesse sui prestiti concessi ai Paesi con problemi o di allungare i tempi di rientro.
Schaeuble ha però evitato più di una volta di rispondere direttamente alla domanda relativa alla volontà della Germania di accettare un piano di emissione congiunta di debito da parte dell'Eurozona per riacquistare il debito greco. "Naturalmente la responsabilità per il ritorno alla sostenibilità del debito ricade principalmente sulla Grecia, ma tutti dobbiamo considerare quale ragionevole contributo può essere dato", ha dichiarato.
Schaeuble ha sostenuto di credere ancora che questo tipo di emissioni obbligazionarie indeboliscano gli incentivi a mantenere in ordine le finanze pubbliche, ma ha anche evidenziato che i 17 ministri delle Finanze dell'Eurozona hanno discusso tutte le opzioni "senza tabù" nel corso dell'incontro di ieri, durato otto ore.
Sulla questione Grecia si è pronunciato anche il premier spagnolo, Jose Luis Rodriguez Zapatero, durante una conferenza stampa dopo un incontro con Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio Ue, sostenendo che "L'Unione Europea deve sviluppare un piano chiaro per convincere i detentori di bond privati ad accettare un'estensione volontaria delle scadenze o una riduzione dei titoli di Stato". La continua incertezza e il dibattito su come affrontare i problemi della Grecia sta avendo un effetto negativo sul mercato dei capitali, ha notato Zapatero.
Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha fatto espliciti accenni alla volontà generalizzata di concedere ulteriori aiuti alla Grecia, ma ha sottolineato il fatto che qualsiasi nuovo aiuto dipenderà dal coinvolgimento dei creditori del settore privato del Paese. "Non ci sarà nessun nuovo programma per la Grecia senza un contributo soddisfacente del settore privato", ha dichiarato Schaeuble nel corso di una conferenza stampa a seguito dell'incontro dei ministri delle Finanze europei.
Il ministro tedesco ha reso noto che l'Eurozona ha bisogno di strumenti più ampi e migliori per riportare sui binari la Grecia e fermare l'espansione della crisi del debito, citando in particolare la possibilità di abbassare i tassi d'interesse sui prestiti concessi ai Paesi con problemi o di allungare i tempi di rientro.
Schaeuble ha però evitato più di una volta di rispondere direttamente alla domanda relativa alla volontà della Germania di accettare un piano di emissione congiunta di debito da parte dell'Eurozona per riacquistare il debito greco. "Naturalmente la responsabilità per il ritorno alla sostenibilità del debito ricade principalmente sulla Grecia, ma tutti dobbiamo considerare quale ragionevole contributo può essere dato", ha dichiarato.
Schaeuble ha sostenuto di credere ancora che questo tipo di emissioni obbligazionarie indeboliscano gli incentivi a mantenere in ordine le finanze pubbliche, ma ha anche evidenziato che i 17 ministri delle Finanze dell'Eurozona hanno discusso tutte le opzioni "senza tabù" nel corso dell'incontro di ieri, durato otto ore.
Sulla questione Grecia si è pronunciato anche il premier spagnolo, Jose Luis Rodriguez Zapatero, durante una conferenza stampa dopo un incontro con Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio Ue, sostenendo che "L'Unione Europea deve sviluppare un piano chiaro per convincere i detentori di bond privati ad accettare un'estensione volontaria delle scadenze o una riduzione dei titoli di Stato". La continua incertezza e il dibattito su come affrontare i problemi della Grecia sta avendo un effetto negativo sul mercato dei capitali, ha notato Zapatero.