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Btp chiudono in forte calo, spread a livelli pre-accordo Grecia | Business | Reuters
Btp chiudono in forte calo, spread a livelli pre-accordo Grecia
lunedì 25 luglio 2011 18:07
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MILANO (Reuters) - Ancora forti tensioni sul debito italiano, che estende la flessione nel pomeriggio, con lo spread su Bund che risale sui livelli precedenti l'annuncio del secondo piano di aiuti alla Grecia.
"Dopo una seduta, poco più, di respiro si torna ai livelli pre-accordo" commenta il trader di una banca italiana "È vero che c'è pochissima liquidità, ma la discesa dei Btp non ha praticamente incontrato ostacoli".
Il contesto di mercato rimane di forte cautela riguardo la reale capacità del piano pro-Grecia di fare da argine alla crisi finanziaria della zona euro,
ma anche a causa dell'incertezza legata alla sua approvazione da parte dei singoli parlamenti.
"Tutto deve essere ratificato dai parlamenti locali, c'è dunque un rischio di implementazione e d'esecuzione che non aiuta l'umore" spiega un altro operatore, che aggiunge: "la sensazione è che le misure non abbiano centrato il problema principale, ovvero il fatto che il contagio si è spostato verso Italia e Spagna, e senza un incremento dell'Efsf non è stato di fatto costruito alcun cuscinetto".
"Un default tecnico degli Stati Uniti sarebbe traumatico per i mercati, ma sospettiamo che a soiffrirne di più potrebbero essere gli asset rischiosi piuttosto che i Treasuries" si legge in una nota di Lloyds Bank.
Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund decennali, su piattaforma Tradeweb, termina la seduta in area 291 punti base (con un picco, poco prima, a 295), contro i 260 della chiusura di venerdì, quando lo spread aveva stretto fino a un minimo di 225 pb.
"La curva italiana continua ad appiattirsi, le vendite colpiscono soprattutto il breve" prosegue il trader della banca italiana. "Si prende forse anche la palla al balzo per vedere prima delle aste, ma una flessione del genere è alquanto preoccupante".
In arrivo, tra poco, le comunicazioni del Tesoro sui range d'offerta per le aste a medio lungo termine di giovedì prossimo, in cui verranno collocati il nuovo Btp triennale luglio 2014, la riapertura del decennale più due CCTeu, il 2018 e l'off-the-run 2015.
In una nota Unicredit stima un importo tra 6 e 7 miliardi di euro complessivi per i Btp luglio 2014 e settembre 2021 e tra 1,5 e 2 miliardi complessivi per i due CCTeu.
Ma la settimana d'aste italiana inizia già domani con 7,5 miliardi di euro di Bot semestrali e 1,5 miliardi di Ctz, per proseguire mercoledì con - massimo - un miliardo di indicizzati decennali.
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vedremo come si mette ...per adesso guardiamo ...certamente
se i prezzi precipitano in generale...si aprono altre possibilità..di entrate e non si chiamano solo Grecia
ma potrebbero essere perpetue ...indubbiamenteCash is king
in questi momenti ...