Grecia: Prodi, Cina e Usa salveranno l'euro
Roma, 6 lug. (AdnKronos) - "Il risultato del referendum greco in queste proporzioni non se lo aspettava nessuno. Non è più tempo di rinvii, l'ora è adesso: la Grecia sta scoppiando e se l'Europa non trova una soluzione, non è più credibile". Ad affermarlo, in un'intervista a La Stampa, l'ex presidente della Commissione Ue Romano Prodi, secondo il quale "americani e cinesi faranno di tutto per salvare l'euro". "O realizziamo una autentica autorità federale europea, un'Europa federale con un governo e un Parlamento forti, oppure -aggiunge l'ex premier- le forze nazionali, che sono diventate dominanti rispetto alle istituzioni comunitarie, ridurranno l'Europa a pezzi. Gli Usa e la Cina temono entrambi un evento deflagrante. Hanno paura che uno sfaldamento progressivo dell'euro provochi una nuova tempesta in tutto il sistema economico e politico mondiale. Ancora una volta, come è accaduto in Iraq, in Ucraina e in altri scenari, l'Europa vedrà condizionate le sue decisioni da spinte esterne". E questa, sottolinea Prodi, "sarà l'ulteriore dimostrazione che l'Europa ha perso la sovranità su se stessa". I cinesi, "proponendosi come potenza ascendente e pur restando affascinati dagli Stati Uniti, sono interessati alla formazione di contrappesi al dollaro e sono convinti che l'euro sia di aiuto nel loro cammino", argomenta il Professore, secondo il quale "la Grecia è entrata nell'euro perchè ha potuto ingannare vergognosamente sui dati reali della propria economia. Se ci fosse stata una forte autorità federale, probabilmente Atene non sarebbe mai entrata nell'unione monetaria, o sarebbe entrata ad altre condizioni. Invece noi non abbiamo voluto un'autorità federale. Abbiamo delegato ogni potere ai leader nazionali, che sono ostaggi dei loro problemi di politica interna", conclude Prodi.