Lo sapevamo ma molto interessante
In questo articolo si chiarisce come la Germania e la Francia si sono servite degli stati EURO per salvare le loro banche.
Debito greco: cinque anni fa i creditori più esposti erano le banche, adesso sono i bilanci pubblici. Lo scenario disegnato dal
Corriere della Sera che riprende i dati pubblicati dal Sole 24Ore racconta come dalla fine del 2009, dopo una serie di salvataggi l’esposizione di molte banche elleniche è stata trasferita ai
Paesi dell’Eurozona. In cinque anni sono cambiati i pesi delle nazioni creditrici per cui, per esempio,
le banche tedesche sono crollate dai 45 miliardi del 2009 ai 13,5 del 2014. Le banche francesi 79 a 2 miliardi. Quelle
Italiane da 7 a un miliardo.
Per quanto riguarda i crediti statali invece il quadro è questo: tutti i Paesi sono partiti da zero.
Adesso Berlino è arrivata a 62 miliardi, Parigi a 46,5 miliardi e Roma a 41 miliardi. Questa differenza dipende dal peso dei singoli Stati all' interno delle istituzioni pubbliche creditrici: “perché i saldi nazionali, - fa notare il
Corriere - includono le garanzie statali al fondo di salvataggio Efsf e il pro quota dei titoli greci comprati dalla Banca centrale europea.”
Per quanto riguarda l’esposizione dei singoli Paesi, quella francese è scesa da 79 a 48,5 miliardi, quella italiana è cresciuta da
7 a 42 miliardi (+500%). In salita (ma comunque meno rispetto a quello italiano) anche il credito tedesco: da 45 a 75,5 miliardi (+68%).































