Grillo al 20 %

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Fiasco de clinto 1

[...]
...rispondo solo a chi porta uno straccio di argomento

[...]

Apprezzo l'energia che ci metti nelle risposte e la tua tenacia a fronte di così tante critiche. A volte anche qualche insulto.
E' che proprio sui fatti mi sembra che siamo un pò carenti.
Prenditi un bel fiasco di Clinton allora e vediamone degli altri.

1. L'attuale governo è stato nominato senza che si sia andati al voto. E' questo un grave strappo alla prassi democratica. Ci sono stati anche degli esposti alla magistratura (Consulta xè inerisce la Costituzione). L'equazione usata è:
- i partiti attuali hanno il consendo elettorale
- i partiti attuali eleggono il governo Monti
- il govergno Monti ha il consenso elettorale.
capisci anche tu che non regge.
E le implicazioni sono moltissime. Ma non è né sede né luogo.
Qui basti notare che è stato esautorato, bypassato l'elettorato. Dunque la cittadinanza attiva. Perché?
2. L'attuale Presidente del Consiglio è dimissionario. Lo è non perché si è presentato alle Camere. Ma perché è andato direttamente dal Presidente della Repubblica. E questo è il secondo, grave, strappo alla prassi democratica.
L'equazione usata è:

- avendo esautorato il consenso elettorale i partiti sono deligittimati
- essendo deligittimati i partiti le dimissioni davanti al Parlamento non sononecessarie
- il parlamente è delegittimato

Anche qui le implicazioni sono tantissime. Bypassiamo. Basti notare che il Parlamento è stato esautorato. Perché?

Dunque il punto 1 e 2 ha deligittimato di fatto nel giro di un anno la reppresentenza democratica. Se il punto 1 era solo l'inizio e tutto poteva essere, il punto 2 ne è stata la conferma.
Capisci dove ci siamo infilati l'11 novembre 2011? Probabilmente no.
Diciamo che queste cose non ti interressano. Pura dialettica. Lasciamola li.
Ok.
Passiamo allora al famigerato spread.
3. a luglio 2012 lo spread ritorna ai livelli di novembre 2011. In meno di un anno. Questa volta però al governo non c'è Berlusconi ma Monti.
Come la mettiamo? Vedremo poi al punto 4 gli effetti.
Spread dunque. Su questo è stata costruita la sconfitta di Berlusconi e la fama di Monti.
Che cosa è lo spread?
Esso è la capacità di prevedere l'andamento economico futuro. In questo caso di una nazione. Se gli interessi a lungo salgono, ciò è rivelatore di "attese inflazionistiche" e, quindi, di congiuntura economica positiva (se i prezzi salgono, deve ovviamente esserci domanda molto sostenuta). Viceversa, se i tassi a lungo scendono, l'economia è "vista" in recessione.
Prendo a prestito questo grafico per illustrare il concetto

tassi1.PNG


se il tasso a lungo scende sotto quello a breve, ciò è indice di attese economiche molto negative (figura sopra) perché, quando ciò si verifica, ci si attende deflazione (prezzi in diminuzione e quindi domanda molto debole). Perché? Il tasso a breve è scarsamente influenzato dal tasso di inflazione atteso, a differenza del tasso a lungo che è fortemente dipendente dal tasso di inflazione atteso e, dunque, la differenza tra i due è una qualche misura approssimata dell'inflazione prevista.
Se il tasso a lungo scende sotto il tasso a breve, la differenza tra i due è negativa e, quindi, indica inflazione negativa, cioè deflazione, ovvero domanda talmente fiacca da costringere i venditori di beni e servizi ad abbassare i prezzi rispetto a prima.
E se calano i prezzi ed in più i volumi calano, le aziende (quindi la borsa) dovranno registrare utili decrescenti (se non vere e proprie perdite) e quindi crolli di borsa.
Dunque nel 2011 e nel 2012 (Berlusconi-Monti) l'Italia è vista in deflazione. Cosa ha fatto dunque Monti di così terribile? Lo vediamo al punto 4.
Spread dunque.
Alla stessa categoria di "predittori" appartiene anche lo spread: ancora una volta una differenza di tassi, ma, a differenza di prima, in ordine geografico (tra un paese ed un altro) e non temporale.
Quel differenziale, evidentemente, rappresenta il "rischio finanziario" di quel paese rispetto a quell'altro.
Quel rischio influenza l'economia e la borsa? Si.
Ancora un graficoa prestito
spread.PNG

spread alto significa che, ad esempio, l'Italia (dallo stato, alle famiglie e alle aziende) paga di più il denaro, e quindi, i suoi costi sono più alti dei paesi concorrenti (Germania, Stati Uniti, Giappone...) che, dunque, rispetto ad essa avranno un vantaggio competitivo sul mercato internazionale dei beni e servizi. Spread al massimo, dunque, significa che l'economia va verso la recessione, mentre spread al minimo significa che l'economia va verso l'espansione (la figura dimostra questo con dati reali a luglio 2012).
I problemi sono strutturali quindi Tassi decennali e Spread che chiamano recessione per i prossimi anni non sono causa di Berlusconi o Monti. Ma essi diventano con-causa allora quando non agiscano.
Vediamo un pò l'origine (se vogliamo chiamarla così). Grafico (sempre a prestito)
bilancia pagamenti.PNG

la produzione industriale italiana è dipendente dal saldo tra esportazioni ed importazioni (Pil= Consumi + Investimenti + Esportazioni - Importazioni, dove la differenza Esportazioni-Importazioni è la linea rossa di figura sopra).
Nel 1993, dopo 5 anni di difficoltà economiche (produzione industriale in calo) la bilancia dei pagamenti (esportazioni - importazioni) diventa attiva (le esportazioni superano le importazioni) fino ad oltre 33 miliardi di euro l'anno nel 1997 (circa il 3.5% del Pil del tempo).
Quell'attivo del commercio con l'estero si trascina (al rialzo) l'intera economia italiana che esce dalla recessione dei primi anni novanta e dalla contemporanea crisi finanziaria che ha segnato la fine della prima Repubblica.
Cosa ha provocato quel "miracolo"?
La svalutazione della lira di settembre 1992, che pone fine alla stupidaggine del sistema monetario europeo il quale, come oggi l'euro, vorrebbe costringere l'Italia ad un sistema di cambi fissi in cui la valuta italiana dovrebbe restare all'interno di una banda di oscillazione prefissata.
Quella svalutazione innesca il processo virtuoso dell'attivo della bilancia dei pagamenti che, come abbiamo visto, trascina l'economia italiana fuori dalla crisi.
Osserva ora il 2001-2002 all'entrata nell'euro: la bilancia dei pagamenti diventa negativa (le importazioni superano le esportazioni) e la produzione industriale comincia a calare... esattamente come nei primi anni 90.
Lo stesso errore (cambio fisso e sopravvalutato) produce lo stesso perverso effetto (recessione e crisi).
Osserva dove siamo arrivati oggi con la bilancia dei pagamenti: passivo di oltre 60 miliardi di euro annui... circa il 4% del Pil.
Affinché il Pil recuperi quella passività (e quindi si mantenga a zero... cioè in stagnazione) consumi ed investimenti dovrebbe essere in crescita dello stesso 4%, diversamente quel saldo negativo ci manterrà sempre in recessione.
Cosa servirebbe?
Una svalutazione dell'euro. Non si può. I tedeschi non vogliono (e ora anche i francesi cominciano a sentire puzza di bruciato)
E qui arriva il dramma, perché stando nell'euro non ci è possibile svalutare e, quindi, quel saldo negativo sembra destinato ad aumentare nel tempo di circa 6 miliardi l'anno (mediamente).
Significa che nel 2022 dovremmo avere un passivo di ore 120 miliardi di euro: in prossimità del 10% del Pil : saremo falliti (nel modo peggiore, finendo tutti in miseria) prima di quella data.
Non ci credi?
Guarda questo grafico
pag_euro.PNG

L'euro: quando questo scende la nostra bilancia dei pagamenti è in attivo, mentre quando sale la bilancia va in passivo.
Ora cosa dice Monti sullo spread? La colpa è del debito pubblico
Allora guardiamo questo debito pubblico in funzione dello spread.
 
Ti segni in porta da solo :lol::lol: un bel autogol :lol::lol:
Proprio il fatto che qua si siano stufati dovrebbe farti riflettere come SIANO INCAZZATI I MENO FORTUNATI ..se votiamo noi Grillo pensa gli altri 59.000.000 :lol::lol:

:no::no: Rifletti bene, l'autogol te lo fai proprio Tu votando il giullare.
A distruggere ci vuole un nulla, una bella carica ben messa e boom,,,viene giù tutto. A costruire ci vuole cervello :D:D:D
 
Ultima modifica:
:no::no: Rifletti bene, l'autogol te lo fai proprio Tu votando il giullare.
A distruggere ci vuole un nulla, una bella carica ben messa e boom,,,viene giù tutto. A costruire ci vuole cervello :D:D:D

vedi la differenza tra me e te è che io non guardo al denaro come te , ma visto che oggi ho saputo che diventerò nonno a quello che potro lasciare come paese a mio nipote , quindi mi interessa piu togliere il marcio e poi ricostruire,se tu hai una casa piena di muffa perche umida puoi anche dargli una mano di bianco sopra e non far vedere la muffa ma sta sicuro che dopo 6 mesi te la ritrovi , se vuoi toglierla del tutto non devi dargli solo una mano di bianco ma devi scartavetrare bene l intonaco e portarlo a vergine prima di imbiancare.
Tu vuoi solo dare una mano di vernice cosi risparmi(vedi soldi) io voglio toglierla del tutto spendendo di piu.
Ciao Stammi bene :lol::lol::lol:
 
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:no::no: Rifletti bene, l'autogol te lo fai proprio Tu votando il giullare.
A distruggere ci vuole un nulla, una bella carica ben messa e boom,,,viene giù tutto. A costruire ci vuole cervello :D:D:D

ma si votiamo i classici partiti che a distruggere ci hanno messo parecchi anni :-o
 
spiegatemi come in un paese civile e una delle prime 10 potenze del mondo candidare a premier un 70enne e un 76enne!!!!!

SVEGLIA!!!!!

Ranger candida tua nonna!!!
 
spiegatemi come in un paese civile e una delle prime 10 potenze del mondo candidare a premier un 70enne e un 76enne!!!!!

SVEGLIA!!!!!

Ranger candida tua nonna!!!

Ma soprattutto, spiegatemi come in un paese che si vuole definire libero e democratico, esista una informazione di regime tanto schifosa!
Dai per favore, io penso veramente che chi non vota Grillo sia semplicemente in malafede o che abbia qualche interesse. Oppure, come ripeto sempre, ama prenderlo in c....o e paga pure la vasellina!
 
A 66 anni c'è la pensione di VECCHIAIA!!!

Secondo le statistiche di età media il bassotto poliziotto a eventuale fine mandato sarà statisticamente morto!!! 79 anni la speranza di vita media in Italia
 
Fiasco de clinto 2

Originalmente inviato da Ranger
[...]
...rispondo solo a chi porta uno straccio di argomento

[...]




Lo spread, 'sto terribile marchingegno che sta stritolando l'economia italiana costringendoci all'austerità, alla recessione ed alla conseguente perdita di posti di lavoro, è il risultato del nostro mostruoso debito pubblico, costruito negli ultimi 30 anni dai governi della prima e seconda Repubblica?
Ma è così?
No: la Spagna ha un debito pubblico pari al 80.9% del Pil e uno spread di circa 660 punti rispetto alla Germania che, a sua volta, ha un debito pubblico del 82.2%...
Se fosse il debito pubblico, la Germania dovrebbe pagare tassi di interessi più alti degli spagnoli; invece paga l'1.3% (a dieci anni) contro il quasi 8% della Spagna...
E allora sarà il deficit pubblico (la differenza annuale tra ricavi e spese dello Stato)?!
No: l'Italia ha un deficit del 2% (rispetto al Pil), mentre la Francia ha il 4.5%... e, dunque, i francesi dovrebbero pagare interessi più alti di noi italiani. E invece pagano poco più dei tassi tedeschi, mentre noi paghiamo uno sproposito (480 punti) di più.
Sarà il deficit primario (escluso gli interessi)?
L'Italia, da questo punto di vista, è il paese migliore d'Europa con un "attivo" del 3.4% del Pil, mentre la "virtuosa" Germania ha un attivo di "solo" l' 1.7%... noi dovremmo pagare interesse più bassi dei loro... e invece, lo spread, ci dice proprio il contrario.
Ma, e la domanda nasce spontanea, se non è il debito e neanche il deficit, allora perché Monti si accanisce nella riduzione delle spese e l'aumento delle entrate, se queste azioni portano solo miseria e stenti ai cittadini italiani, senza risolverne il problema dello spread?
Certo che no.
Torniamo dunque all'inizio: che cosa causa lo spread?
Ma, in definitiva, cosa causa lo spread?
Il timore dello sbriciolamento dell'euro ed il ritorno a valute nazionali svalutate... nel caso nostro il ritorno ad una lira svalutata del 30%-40%.
Chi, dunque, compra Btp, vuole "garantirsi" il rientro del suo capitale anche nel caso che questo fosse rimborsato in lire... e così chiede 480 punti di interessi (lo spread) a titolo di premio a copertura di quel rischio.
E come mai l'economia italiana ha accumulato una tale differenza con quella tedesca, al punto da rendere necessaria una possibile svalutazione del 30%-40% nel caso di ritorno alla lira?
A causa della diversa produttività: i tedeschi riescono a guadagnare circa 3 punti percentuali l'anno rispetto a noi... significa che un prodotto che gli costava 100 l'anno scorso, quest'anno gli costa 97... mentre a noi costa sempre 100.
Proiettate quella differenza per 10 anni e trovate un differenziale del 30%-40%... esattamente uguale alla possibile svalutazione della lira, in caso di ritorno alle monete nazionali.
E, quindi, Monti e Grilli... Berlusconi e Tremonti... Prodi e Padoa Schioppa... hanno tutti evitato di affrontare il vero problema dell'Italia (la mancata crescita della produttività), concentrandosi su un falso problema (il debito pubblico)?
Esatto, è proprio così... hanno tutti continuato a fare ciò che si faceva prima dell'euro, quando questo stesso problema (che c'è sempre stato) si risolveva con le svalutazioni della nostra moneta, senza tenere conto che non era più possibile svalutare.
Siamo stati, cioè, governati da gente inadeguata... o in mala fede...

 
certo che qui di populisti ce ne sono a bizzeffe....

diciamo che su 100 ...90 so popuilisti e demagoghi .... sta cosa mi preoccupa... qualcuno lunedì rischia seriamente di rimanere stekkito ...

:-o:cool::V:clap:
 
Stato
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