Val
Torniamo alla LIRA
Probabilmente perchè in un contraddittorio non saprebbero cosa e come rispondere ....
UN GRILLINO ALLA RAI – I neoparlamentari del M5S, dunque, parlano.
Dei programmi, dell’organizzazione, dei leader e delle aspettative personali.
Lo fanno con tutti, anche con i giornalisti dei talk show ai quali non possono partecipare per statuto.
Il deputato Paolo Bernini, eletto in Emilia Romagna, ad esempio, proprio a Ballarò ha parlato di un documentario sulle teorie del complotto. “Non lo so se lo sapete – ha affermato l’onorevole grillino – ma in America hanno già iniziato a mettere i microchip all’interno delle persone”. Libero pensiero in libero Stato. L’ultimo di una lunga serie.
Il deputato campano Luigi Gallo, ad esempio, a Metropolisweb nei giorni scorsi ha assicurato che “il Movimento resterà orizzontale” e ha promesso il suo impegno per l’acqua pubblica e la lotta ai reati finanziari.
Un altro onorevole napoletano, Salvatore Micillo, ha fatto sapere al sito L’Opinione Politica di considerare la fiducia ad un eventuale governo Pd-Sel “una cosa su cui ragionare con tutti gli iscritti ai blog, i tesserati, elettori e militanti”.
Luigi Di Maio, altro eletto in Campania 1, invece, ha spiegato: “Beppe Grillo non ha fatto niente di che, si è aperto un blog e ci ha messo insieme. Tutto è cresciuto a dismisura e ha travolto l’Italia come un’onda”.
Tutto mentre il leader grillino della regione, Roberto Fico, a Canale 8 manifestava la sua soddisfazione per il successo della “politica del cambiamento”. Lo stesso Fico che, intervistato dalla Stampa ha preso le distanze dal fascismo (dopo la bufera delle frasi postate sul web dalla capogruppo alla Camera Roberta Lombardi).
LA PIOGGIA DI INTERVISTE – Si parla di impressioni personali e strategia, insieme.
Il deputato romano Stefano Vignaroli a Metronews ha raccontato di essere impegnato in corsi di finanza pubblica per affrontare meglio l’esperienza parlamentare.
Parlando all’Adnkronos, invece, il neodeputato calabrese Sebastiano Barbanti si è mostrato convinto sostenitore del reddito di cittadinanza: “Come abbiamo detto in campagna elettorale – ha precisato l’onorevole all’agenzia di stampa – nessuno deve rimanere indietro. Significa che quando un cittadino perde il lavoro, deve poter contare su un sistema di welfare come c’è in tutta Europa, tranne in Italia e Grecia”.
Vittorio Ferraresi, eletto in Emilia Romagna ha risposto all’emittente Telestense per parlare, tra le altre cose, di voto di proposta e di protesta.
Il trevigiano Leonardo Brunetta a La Vita di Popolo ha spiegato invece di essere preoccupato soprattutto per l’inquinamento della sua zona.
Mentre il senatore Enrico Cappelletti, capolista in Veneto, è stato costretto a smentire una sua precedente dichiarazione rilasciata alle agenzie di stampa in cui giudicava “possibile” un accordo Pd-Grillo.
Sulla possibilità di intesa parziale tra Movimento 5 Stelle e Democratici nei giorni scorsi si è esposto anche il senatore Stefano Lucidi che, rispondendo ad un giornalista di Umbria 24 ha negato una “chiusura totale” al partito di Bersani sulla fiducia da votare in Parlamento.
UN SENATORE SU REP E CORRIERE – I parlamentari di Grillo rilasciano dichiarazioni anche nei momenti più delicati, ad esempio durante il raduno degli eletti all’hotel Saint John di Roma.
Il senatore salernitano Andrea Cioffi in quell’occasione ha parlato alle telecamere di Repubblica Tv, Corriere Tv. Poi è stato ascoltato anche da Rai News 24.
A Calabria Libera, rispondendo alle domande sulla gestione dall’alto del Movimento, il deputato Paolo Parentela ha descritto il 5 Stelle come un’organizzazione autonoma, “a cui nulla viene imposto dall’alto, se non le regole contenute nel non-statuto”. “Le poche volte – ha spiegato l’onorevole – che qualcuno è stato espulso dal Movimento è avvenuto a seguito di qualche segnalazione da parte di altri attivisti”.
All’Huffington Post il deputato capolista in Toscana Alfonso Bonafede, infine, ammesso che “uno Scilipoti” che cambia casacca può capitare anche al Movimento 5 Stelle.
Insomma, fuori dalla prima serata non si rischia di finire come Federica Salsi. Per fortuna. Ma qual è il filo?
UN GRILLINO ALLA RAI – I neoparlamentari del M5S, dunque, parlano.
Dei programmi, dell’organizzazione, dei leader e delle aspettative personali.
Lo fanno con tutti, anche con i giornalisti dei talk show ai quali non possono partecipare per statuto.
Il deputato Paolo Bernini, eletto in Emilia Romagna, ad esempio, proprio a Ballarò ha parlato di un documentario sulle teorie del complotto. “Non lo so se lo sapete – ha affermato l’onorevole grillino – ma in America hanno già iniziato a mettere i microchip all’interno delle persone”. Libero pensiero in libero Stato. L’ultimo di una lunga serie.
Il deputato campano Luigi Gallo, ad esempio, a Metropolisweb nei giorni scorsi ha assicurato che “il Movimento resterà orizzontale” e ha promesso il suo impegno per l’acqua pubblica e la lotta ai reati finanziari.
Un altro onorevole napoletano, Salvatore Micillo, ha fatto sapere al sito L’Opinione Politica di considerare la fiducia ad un eventuale governo Pd-Sel “una cosa su cui ragionare con tutti gli iscritti ai blog, i tesserati, elettori e militanti”.
Luigi Di Maio, altro eletto in Campania 1, invece, ha spiegato: “Beppe Grillo non ha fatto niente di che, si è aperto un blog e ci ha messo insieme. Tutto è cresciuto a dismisura e ha travolto l’Italia come un’onda”.
Tutto mentre il leader grillino della regione, Roberto Fico, a Canale 8 manifestava la sua soddisfazione per il successo della “politica del cambiamento”. Lo stesso Fico che, intervistato dalla Stampa ha preso le distanze dal fascismo (dopo la bufera delle frasi postate sul web dalla capogruppo alla Camera Roberta Lombardi).
LA PIOGGIA DI INTERVISTE – Si parla di impressioni personali e strategia, insieme.
Il deputato romano Stefano Vignaroli a Metronews ha raccontato di essere impegnato in corsi di finanza pubblica per affrontare meglio l’esperienza parlamentare.
Parlando all’Adnkronos, invece, il neodeputato calabrese Sebastiano Barbanti si è mostrato convinto sostenitore del reddito di cittadinanza: “Come abbiamo detto in campagna elettorale – ha precisato l’onorevole all’agenzia di stampa – nessuno deve rimanere indietro. Significa che quando un cittadino perde il lavoro, deve poter contare su un sistema di welfare come c’è in tutta Europa, tranne in Italia e Grecia”.
Vittorio Ferraresi, eletto in Emilia Romagna ha risposto all’emittente Telestense per parlare, tra le altre cose, di voto di proposta e di protesta.
Il trevigiano Leonardo Brunetta a La Vita di Popolo ha spiegato invece di essere preoccupato soprattutto per l’inquinamento della sua zona.
Mentre il senatore Enrico Cappelletti, capolista in Veneto, è stato costretto a smentire una sua precedente dichiarazione rilasciata alle agenzie di stampa in cui giudicava “possibile” un accordo Pd-Grillo.
Sulla possibilità di intesa parziale tra Movimento 5 Stelle e Democratici nei giorni scorsi si è esposto anche il senatore Stefano Lucidi che, rispondendo ad un giornalista di Umbria 24 ha negato una “chiusura totale” al partito di Bersani sulla fiducia da votare in Parlamento.
UN SENATORE SU REP E CORRIERE – I parlamentari di Grillo rilasciano dichiarazioni anche nei momenti più delicati, ad esempio durante il raduno degli eletti all’hotel Saint John di Roma.
Il senatore salernitano Andrea Cioffi in quell’occasione ha parlato alle telecamere di Repubblica Tv, Corriere Tv. Poi è stato ascoltato anche da Rai News 24.
A Calabria Libera, rispondendo alle domande sulla gestione dall’alto del Movimento, il deputato Paolo Parentela ha descritto il 5 Stelle come un’organizzazione autonoma, “a cui nulla viene imposto dall’alto, se non le regole contenute nel non-statuto”. “Le poche volte – ha spiegato l’onorevole – che qualcuno è stato espulso dal Movimento è avvenuto a seguito di qualche segnalazione da parte di altri attivisti”.
All’Huffington Post il deputato capolista in Toscana Alfonso Bonafede, infine, ammesso che “uno Scilipoti” che cambia casacca può capitare anche al Movimento 5 Stelle.
Insomma, fuori dalla prima serata non si rischia di finire come Federica Salsi. Per fortuna. Ma qual è il filo?