Svanita questa illusione, Monti ne ha creato un’altra: producendo il Documento di Economia e Finanza (DEF), presentato alla stampa con dieci diapositive come progetto per «la crescita».
Ma la stampa non ha detto che il DEF consta di 800 pagine. Ottocento pagine: certo nemmeno Monti le ha lette.
Le ha semplicemente commissionate agli alti burocrati – che sono i veri governanti occulti d’Italia, essendo i governi incompetenti – e i nostri burocrati, come gli eurocrati, sono occupati non alla sopravvivenza della società, ma alla loro propria.
E sono i più inefficienti e rapaci del mondo occidentale.
In quelle 800 pagine hanno inserito tutti gli inghippi, i codicilli, i tranelli per aumentarci le tasse, aggravare gli ostacoli alla produzione e stroncare la nostra competitività con lacci e lacciuoli.
Nascosto nel DEF, si scopre che i conti pubblici hanno «spese non rinviabili per 8 miliardi» (altri 8 miliardi), e che quindi «se sparisce l’Imu ci vorranno interventi triplicati», ossia aumenti ed aumenti di tasse in altri campi.
Anche la sanità richiederà un aumento del ticket; ma questo spetterà al nuovo governo.
E se il nuovo governo «politico» tarda, le nuove spese si accumulano: altre tassazioni saranno necessarie, altri smantellamenti, altri fallimenti e chiusure di piccole imprese che le amministrazioni pubbliche hanno reso insolventi.
E se poi sarà il governo Bersani o Berlusconi, non sperate di meglio.
Sono gli stessi che per un anno e passa hanno sostenuto il governo Monti, hanno votato i suoi colossali esborsi dati all’Europa «per salvare la Grecia» ossia le banche tedesche, hanno approvato tutti i decreti che hanno stroncato la nostra economia reale e salvato i parassiti pubblici, i 2-3 milioni di profittatori delle inefficienze e disonestà del sistema pubblico: un blocco sociale interessato allo status quo marcio, che con le famiglie configura un ben grosso elettorato.
Mi spiace per voi, italiani. Voi che a milioni perderete il lavoro perché avete voluto stare nell’euro «forte»; che vi suiciderete perché Equitalia vi chiede immense cifre che non avete come Imu per seconde case che non vi servono, che non potete permettervi ma che non potete vendere, perché le banche non danno i mutui; mi dispiace per voi che le avete provate tutte per tenere la testa fuori dall’acqua, e adesso non sapete più cosa fare, non avete più speranza; mi spiace per i vostri figli che sono senza lavoro, ma an che senza istruzione, conoscenze e cultura per andare all’estero a cercarlo – perché avete voluto e difeso la scuola «facile e di massa». Mi spiace per voi, soprattutto, perché anch’io oggi dipendo da voi, la mia pensione viene pagata dai giornalisti che sono al lavoro – e che vengono licenziati ormai a vagonate.
Mi spiace per voi, perché il vostro destino è razzolare nella spazzatura, essere rapinato dai cocainomani senza soldi nelle strade che costituiranno bande armate, e taglieggiati dagli statali, parastatali, regionali e provinciali che – loro – il loro stipendio lo vogliono tutto.
Ma da un punto di vista oggettivo e spassionato, voi meritate di finire così.
Perché in maggioranza schiacciante, vi siete occupati solo di calcio.
Non di economia, «perché è difficile», né di politica, «perché tanto fanno quello che vogliono». Vi siete rincoglioniti davanti alle tv intrattenimento, alle slot machines e ai vide-porno. Perché non avete studiato né lingue né mestieri reali, perché tanto «il benessere» era assicurato come tutti «i diritti» che vi dicevano di avere. Perché non avete capito come cambiava il mondo. Perché non esiste un popolo più provinciale, più abbandonato agli impulsi di pancia, più imperioso nel volerli soddisfatti subito e tutti, più ottusamente aggrappato ai propri interessi più corti e di breve respiro, più litigioso e incapace di unirsi di voi; incapace di scegliersi comandanti fra i migliori; più incivile e passatista ed arretrato culturalmente, più spregiante dell’intelligenza così rara fra voi; mai visto un popolo che espelle all’estero centinaia di migliaia di suoi giovani, i migliori, perché «troppo qualificati» per noi; mai visto un popolo più beotamente prono ad adorare gli idoli sbagliati, che vi venivano proposti all’adorazione di volta in vola. Un popolo così, non merita di vivere.
Vi è piaciuto Ciampi. Avete venerato Veronesi, Saviano; avete deriso «i complottisti» che vi dicevano la verità, perché «il tg non lo dice». Avete emarginato e odiato chi vi metteva sull’avviso, «uccelli di malaugurio», «da toccarsi i coglioni» – mentre adoravate l’Ottimista, il Facilone, il Facilista.
Se siete di sinistra, avete fatto di tutto per stroncare Renzi («infiltrato di destra») (2) e preferito Bersani, ed ora sperate in Barca, perché è «un compagno» (un compagno che vi terrà dentro l’euro, la prigione dei popoli). Avete avuto gran rispetto di Monti. Avete voluto credere che il nemico interno è l’Evasore Fiscale anziché il Parassita Sociale, ancorché siate nel Paese che l’amministrazione pubblica tassa come gli stati scandinavi, ma dandovi servizi come gli africani.