Oplà, il burattinaio tira i fili ed il deputato cheffà ? Signorsì signore.
ROMA - Ma come la pensano il Movimento 5 stelle e i suoi parlamentari sull’abolizione delle province?
Giovedì 11 aprile, Camera dei deputati, la commissione speciale per gli atti del governo riprende le audizioni sul decreto legge per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione.
Comincia proprio l’Upi, l’Unione delle province italiane.
E quando si passa alle domande tocca al grillino Daniele Pesco: «Approfitto per dire che la posizione del Movimento 5 stelle non è assolutamente per tagliare le province in toto. Noi siamo per risparmiare sulla gestione delle province e quindi sulla classe politica perché pensiamo che una riorganizzazione possa dare una forte contributo in termini di risparmio».
Daniele Pesco-
SORPRESA - La questione la conosce bene, Pesco.
Ingegnere edile di Monza, 40 anni fra poco, lavora alla provincia di Milano dove si occupa di lavori pubblici.
E infatti entra nel merito del problema: «Come provincia di Milano I tagli ci sono stati, sono stati forti» e «la situazione è già abbastanza critica».
Un intervento che sorprende più di una persona visto che l’abolizione delle province è uno dei punti fondamentali del programma di Beppe Grillo, al primo posto del capitolo Stato e cittadini, ancor prima della cancellazione dei rimborsi elettorali tanto per capire.
RETTIFICA - Dopo un quarto d’ora, Pesco interviene di nuovo: «Devo rettificare – dice un po’ imbarazzato – forse le mie parole di prima sono state fraintese. La posizione del Movimento 5 stelle è ferma sull’abolizione delle province. Ho sbagliato».
Dalla registrazione disponibile sulla web tv della Camera si sente un po’ di brusio.
«Siamo comunque certi che i servizi per i cittadini – aggiunge Pesco - debbano essere svolti da altri enti o comunque da altre entità. Grazie».