Non critico l'ultimo appunto che hai messo ma ne faccio una riflessione di opportunità: a fronte di una evidente incapacità politica pluridecennale l'alternativa deve essere semplice diretta e discreta. Soprattutto centrata sulle problematicità con una attenzione maniacale.
In Parlamento abbiamo sentito esponenti del M5S parlare di microchip inseriti nel corpo per pagare gli acquisti (con la finalità recondita di controllare tout court la persona portatrice del medesimo); o del Bildeberg. E similarità.
Queste affermazioni, in cui non ha senso entrare ora nel merito e schierarsi a favore o contro, difficilmente potranno portare voti all'M5S.
E forse lo stesso discorso vale anche per i dipendenti pubblici.
E' ora di cambiare registro. Tralasciamo informazioni che difficilmente possono essere capite da un pubblico più attento a cosa danno in televisione da cosa succede oltre oceano o sopra le proprie teste (ripeto, senza entrare nel merito).
E per i dipendenti pubblici, ormai presenti massicciamente nell'economia italiana, vale di più ricordargli che saranno i primi a rimetterci da un default dello Stato: taglio dei benefit; delle indennità; delle ferie; della tredicesima; dello stipendio; degli oneri contributivi ed, infine, il licenziamento.
Prima dalle posizioni più deboli e poi via via a salire fino alla dirigenza.
E' sempre stato così.
Dunque cari 3.000.000 di elettori alle dipendenze di uno Stato in default, chi volete votare?
Dalle mie parti si stanno spostando verso il M5S, pur consapevoli che rinunceranno a molto.
Ma i più avranno salvo il posto di lavoro.