Grillo al 24% di media, circa

Il factoring sui rimborsi, il cancro banche partiti=pd deve rinunciare ai rimborsi elettorali.(le banche anticipano i soldi,,e poi non li prestano alle imprese..che paese..)
48 milioni di euro annui da dare a fdo di solidarieta'
basta un apparato di mangiatorie e che fa factoring /cartolarizzazione su rimborsi.per tenere in piedi cosa???
Struttura snella e low cost , questo e' il futuro.svegliatevi.
 
Grillo sta camminando sui carboni ardenti..............al primo sbaglio o errore tecnico o promessa non mantenuta o patto non rispettato si brucia e dal 25% passa al 5%
Non ci sono altri giri di parole !

che figata gli altri sono 20 anni che fanno i caxxi loro e fate questi ragionamenti su un movimento politico nazionale che ha 1 mese :wall:

penso che l'Italia meriti il default
 
Dunque i tassi di interesse a 10 anni sopra o sotto i tassi di interesse ad un anno (precedente post).
Dobbiamo poi sapere che:
I mercati finanziari riconducono tutti gli strumenti allo stesso rapporto beneficio/rischio.
Per cui comprare Bund oppure Btp è indifferente.
I prezzi di mercato di tutto ciò che è quotato, valutato, comprato e venduto, riflettono tutte le informazioni note in quel momento.
Significa che alla fine, fatti tutti i conti, secondo la logica con cui sono fatti i prezzi di mercato, si ottiene lo stesso rendimento su ogni categoria di asset.
Se così non fosse, significherebbe che alcuni asset sono migliori di altri e, quindi succederebbe che sarebbero più comprati degli altri, aumenterebbero di prezzo, diminuendo, ovviamente di rendimento.
Per quella via, dunque, si ristabilirebbe la parità tra tutti gli asset in questione.
In ogni momento, i rendimenti (e, quindi, i prezzi di mercato) allineano entrambi sullo stesso rapporto benificio/rischio.
Facciamo un esempio: la Spagna o l'Italia escono dall'euro.
l mercato ha già scontato quella possibilità e l'ha inglobata nei rispettivi spread con i Bund... sicché, per chi compra oggi, quel rischio è già coperto.
E se quel rischio non si materializza e Spagna ed Italia non escono dall'euro e non fanno default?
Chi ha comprato Bonos e Btp guadagna (ha investito i suoi soldi al 6.0% o 3%) e chi ha comprato Bund perde (ha investito i suoi soldi all'1.8%).
Dunque il trading è previsione di un avvenimento già scontato dal mercato (e, quindi, già inglobato nei prezzi)§: se non si realizzerà, diventi immancabilmente ricco perché compri o vendi quello strumento molto al di sotto o al di sopra del suo fair-value (il prezzo corretto, scontando quell'avvenimento che non si verificherà).
Se oggi sapessimo calcolare le probabilità di default della Grecia, confrontandolo con il prezzo di mercato dei suoi bond, si potrebbe scoprire che comprare quei bond potrebbe rivelarsi un affare colossale.
Un fatto è certo: ai prezzi correnti comprare bond greci, o italiani, o tedeschi è indifferente... sono tutti allineati sullo stesso rapporto beneficio/rischio: l'1.8% tedesco con la relativa sicurezza è equivalente al 29.0% greco con la relativa insicurezza.
Se così non fosse, perché i bond greci dovrebbero rendere oltre 15 volte quelli tedeschi?
I titoli tedeschi, dunque, sono un rifugio (temporaneo) per chi cerca "tranquillità" in mezzo alla tempesta in corso, mentre quelli greci sono il "paradiso" degli speculatori (se sanno fare bene i conti, possono guadagnare montagne di denari).
Se, ad esempio, uno "scoprisse" che la Germania stesse per fare default... diventerebbe straordinariamente ricco shortando Bund.
Dunque in questo mestiere le chiacchiere e le opinioni vanno a zero e contano solo i numeri ed i fatti.
Tornando ai Btp: se i loro prezzi riflettono in ogni momento tutte le informazioni in quel momento note, significa che non c'è motivo di "seguirli" per il individuare il momento migliore per comprare (o vendere)?
Assolutamente no: i prezzi di borsa "fluttuano" intorno al fair-value (il valore che, in quel momento, sconta tutte le informazioni note) e, dunque, il timing è importantissimo per individuare il punto d'entrata e d'uscita.
Un buon timing, nel trading di breve-medio termine, rappresenta circa la metà dei profitti totali.
Un trader, dunque, ha due distinte "capacità": quella di saper valutare e calcolare il FV partendo dai fondamentali (significa saper individuare la prossima tendenza del mercato in base alle condizioni al contorno: Curva, Spread, etc...) e quella di saper stabilire il miglior timing d'entrata e d'uscita (massima sottovalutazione e massima sopravvalutazione).
Dunque: nei profitti, c'entra il calcolo del FV per cui: come si fa a guadagnare se non si sa quanto vale ciò che si compra o si vende?
Certo, con i cicli o con altri metodi (se funzionano) si puo’ stabilire i probabili punti d'entrata e d'uscita senza curarsi del fair-value... ma si sta giocando con le probabilità e non con i fatti concreti.
 
che figata gli altri sono 20 anni che fanno i caxxi loro e fate questi ragionamenti su un movimento politico nazionale che ha 1 mese :wall:

penso che l'Italia meriti il default

:( Purtroppo, condivido, consapevole che ogni popolazione ha il governo che merita,.....:wall::wall: La verità è che NON dovrebbe servire la volontà di cambiare, in quanto, c'è la NECCESSITA' DI FARLO!!! La storia insegna, lo capiremo a nostre spese, quando sarà troppo tardi,....:ciao:
 
Per l'Italia dovremo avere un cambio euro\dollaro verso la parità per poter cercare di portare la bilancia dell'export verso la parità.
Come sta andando l'Euro?

euro.PNG


abbiamo un'alta probabilità che nel 2012 si iniziato un periodo di crescita del cross a favore dell'Euro.
Periodo che potrebbe essere lungo. In termini di anni.
Ma che ci limitiamo ai prossimi due.
Il che è un macigno per la nostra esausta economia.
 
E ancora

euro-trend line.PNG


Non volendo insegnare niente a nessuno, faccio notare che può esserci l'ipotesi che l'Euro rimanga la moneta più forte del pianeta ancora per qualche anno.
E questo significherebbe che noi importiamo recessione xè le nostre merci continuerebbe a costare troppo.
Ma, di contro, un euro forte farebbe rendere le merci estere più appetibili delle nostrane.
Appunto, importiamo recessione.
E altra disoccupazione poiché anche il mercato interno subirebbe la forza dell'euro.
Con l'aumento della disoccupazione.
 
Cosa può invertire il trende, sempre ammesso che sia giusta la visione?
Un evento quale l'uscita dell'Italia o della Grecia?
Può darsi, non lo so. In ogni caso noi saremo appunto fuori.
Che che trovo difficile è che il trend venga invertito dai concorrenti, USA CINA e Japan che traggono ora più profitti che svantaggi da un euro forte.
Che lo faccia la Germania? Difficile visto che la sua economia è solida. E si sta affrancando dal mercato europeo.
Ma in ogni caso è a noi che dobbiamo pensare. Se la previsione è corretta nulla di buono.
E allora una domanda:
Cosa stanno facendo i sindacati per diffendere l'occupazione e il reddito?
Ma di cosa stiamo parlando?
 
Ciao Gipa,
fatico a seguire il tuo ragionamento .....

"Io preferisco aderire a qualcuno che sia interessato all'umanità e non a singole fazioni in lotta per il predominio su una specifica area geografica".

Finchè mi parli delle multinazionali, sono d'accordo.
Ma paragonarmi la piccola media impresa italiana ad una multinazionale, che cerca il predominio su un'area geografica....beh, ce ne corre.

E' chiaro che io parteggio per questa, perchè coinvolto, ma spiegami - senza il microtessuto industriale italiano - come sarà possibile ottenere benefici per l'umanità ? Presumo pche per "umanità" tu intenda il popolo italiano.
 

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