GUERRA NEWS...:(

05 febbraio 2003 17:54
Borsa Milano chiude su massimi in scia discorso Colin Powell


MILANO, 5 febbraio (Reuters) - Le dichiarazioni di Colin
Powell sulla colpevolezza di Saddam Hussein irrompono sulla
scena internazionale, condizionando in positivo i mercati
azionari, Milano compresa.
Le borse, secondo i trader, avvertono che il momento della
verità sulla crisi irachena è vicino. "Con il discorso di Powell
all'Onu si passa alla fase finale e i mercati hanno bisogno di
certezze, non di dubbi che si trascinano", dice un broker.
A Piazza Affari indici in chiusura sui massimi di seduta. il
Mib30 segna un rialzo dell'1,77%, il Mibtel dell'1,43%. Il
Numtel avanza dell'1,35%. Nel finale volumi pari a 2,2 miliardi
di euro.
SEAT +3,69% fra le migliori blue chip, sostenuta ancora
dalle speculazioni sulla cessione delle directories. Oggi,
inoltre, la società ha smentito l'indiscrezione relativa a un
interesse per la tedesca DeTemedien
Corrono anche i telefonici con TELECOM e OLIVETTI salgono
rispettivamente dell'1,24% e del 2,63%. L'indice di settore
europeo sale del 3,6%.
Fra i bancari balzo di MEDIOLANUM +4,14% dopo che Ubs
Warburg ha alzato il giudizio a "Neutral" da "Reduce" lasciando
il target price a 4 euro. Forti anche ANTONVENETA +5,54% e
SANPAOLO +4,89%. Corre anche CAPITALIA +2,7% dopo l'annuncio
della cessione della banca online tedesca Entrium da parte della
controllata Finecogroup.
Bene gli assicurativi su ricoperture tecniche dopo i pesanti
ribassi di ieri. A Milano GENERALI, +2,87%, e ALLEANZA +2,5%.
FIAT recupera terreno nel pomeriggio e sale del 2,08% in
linea con il comparto europeo.
Fra le altre blue cip balzo di BULGARI +3.61% dopo che l'Ad
Trapani ha detto a Reuters che la società prevede una crescita
degli utili di oltre l'1% nel 2002.
Nel midex balzo di Popolare Milano e di Merloni.
Al Nuovo Mercato acquisti su Tiscali, Finmatica ed e.Biscom.
((Giancarlo Navach, in redazione a Milano Luca Trogni,
Reuters Messaging: [email protected], +39
02 66129518, [email protected]))
 
05/02/2003 17:54 Per intelligence Usa Saddam ha legami con Al Qaeda -Powell
NAZIONI UNITE, 5 febbraio (Reuters) - Il segretario di Stato Usa, Colin Powell, dice che secondo alcune testimonianze l'Iraq ha laboratori mobili per armamenti biologici, e che, secondo l'intelligence Usa, il leader iracheno Saddam Hussein è legato ad Al Qaeda. Parlando al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, Powell ha aggiunto che Saddam Hussein ha recentemente autorizzato suoi funzionari all'uso di agenti chimici se necessario. Secondo le stime Usa -- ha detto Powell -- l'Iraq ha agenti per armamenti chimici in un quantitativo compreso fra 100 e 500 tonnellate, sufficienti per riempire circa 16.000 razzi. "Questa scoperta potrebbe [...] essere la punta dui un iceberg sommerso", ha detto il segretario di Stato. ((Redazione Milano, Reuters messaging [email protected] +39 02 66129720, [email protected]))
 
05 febbraio 2003 18:15
Iraq, per Cina Onu deve lasciar lavorare ispettori


NAZIONI UNITE, 5 febbraio (Reuters) - Secondo il ministro
degli esteri della Cina il Consiglio di sicurezza dell'Onu, di
cui la Cina è membro permanente, deve permettere agli ispettori
di continuare il loro lavoro in Iraq.
"Dovremmo sostenere gli ispettori nella prosecuzione del
loro lavoro" ha detto Tang Jiaxuan al Consiglio dopo aver
ascoltato il discorso del Segretario di Stato Usa Colin Powell,
che ha illustrato le prove secondo cui Saddam Hussein avrebbe
nascosto agli ispettori la presenza di armi di distruzioni di
massa in Iraq.
((Redazione Milano, Reuters Messaging:
[email protected], +39 02 66129557,
[email protected]))
Copyright 2000 Reuters Limited.
 
05/02/2003 19:40 Borse Usa in rialzo dopo discorso Powell
NEW YORK, 5 febbraio (Reuters) - I mercati azionari Usa sono in rialzo a metà seduta, dopo che il discorso di Colin Powell all'Onu ha dato un quadro più chiaro ai mercati circa le decisioni in arrivo sull'Iraq. Il Nasdaq composito sale dell'1,53%, mentre il Dow Jones sale dell'1,23% e lo Standard and Poor's 500 è in rialzo dell'1,08%. Secondo i trader, il discorso di Powell sembra chiaramente spingere verso l'attacco all'Iraq, togliendo alcune delle incertezze che hanno condizionato pesantemente i mercati nelle ultime settimane, con lo S&P 500 che ha ceduto il 3% dall'inizio dell'anno. Al Nasdaq sale del 2% Cisco, che è anche il titolo maggiormente scambiato sul mercato telematico, dopo che la società ha annunciato utili migliori delle attese malgrado la debole domanda e la forte competizione. In forte rialzo anche Sprint Fon e Sprint Pcs, la divisione di telefonia mobile, che hanno diffuso oggi dati trimestrali migliori delle attese. ((Redazione Milano, Reuters Messaging: [email protected], email: [email protected], +39 02 66129709))
 
il TIPO ha ben argomentato il motivo per cui attaccheranno (anche senza il parere favorevole dell'ONU) l'iraq
e sentite le motivazioni
nessuno potrà dire che hanno torto o almeno hanno delle motivazioni che ritengono sufficienti per eliminare Saddam (reo di averli presi per il Kulo.... e che pretendevano ... infedeli!)
 
COREA NORD: NUCLEARE; SI RISCHIA GUERRA ATOMICA, PYONGYANG
#NUK#MED#JAPAN
(ANSA) - TOKYO, 6 FEB - La Corea del nord ha minacciato oggi
''rappresaglie armate senza pieta'' nel caso gli Stati Uniti con
un'azione preventiva bombardino la centrale nucleare di
Yongbyong appena riattivata, ''atto questo che scatenerebbe una
guerra totale e nucleare''.
La minaccia e' contenuta in un infuocato editoriale del
Quotidiano del Popolo, organo ufficiale del partito comunista al
potere a Pyongyang, ripreso dall'agenzia di stampa Kcna. ''Il
nostro impianto nucleare ha scopi pacifici, per la produzione di
energia elettrica - afferma il giornale -. Ma un attacco
preventivo americano contro l'impianto provocherebbe una guerra
totale. Agli attacchi preventivi risponderemo con rappresaglie
senza pieta'. Alla guerra si risponde con la guerra''. (ANSA).
 
06 febbraio 2003 09:31
Borse Asia vendute per Iraq-Nord Corea, realizzi su oro


MILANO, 6 febbraio (Reuters) - I mercati del sudest asiatico
assumono reazioni contrastanti agli sviluppi della tensione
internazionale, giudicata incerta.
Le borse sono tutte cedenti, più in scia a Wall Street che
agli acquisti non del tutto spiegabili visti in Europa dopo
l'arringa solo parzialmente convincente di Colin Powell. Mentre
il dollaro ha tenuto e invece si è indebolito l'oro, in un "sell
on news" dopo i massimi quasi settennali toccati prima del
discorso del segretario di Stato Usa alle Nazioni Unite.
All'effetto Iraq in Asia si aggiunge, più che altrove,
quello della complessa situazione nordcoreana, che pesa
ovviamente su SEUL, finita in calo dell'1,8%.
La borsa peggiore della regione è stata tuttavia TAIWAN, che
inaugura la prima seduta dell'Anno della Capra con un calo del
3,6% che si amplia al 5,3% per il paniere tech schiacciato dai
pesi massimi del "chip contracting" TSMC e UMC.
Calo limitato a poco più di mezzo punto per lo Hang Seng di
HONG KONG, dove scendono le compagnie aeree anticipando i guai
di un conflitto. Più contrastata la seduta di SINGAPORE, dove la
discesa iniziale sulle preoccupazioni mondiale è stata limata
via via dalle novità di un piano di sviluppo pluriennale
presentato dal governo. Lo Straits Time perde 0,2%, il paniere
tech cede 0,6%.
Calo dello 0,5% anche a KUALA LUMPUR mentre su acquisti
speculativi chiude in rialzo dello 0,6% BANGKOK.
Ancora festa a SHANGHAI, nel Pacifico perde oltre 1% SYDNEY,
che aggiunge al quadro delle incertezze le vendite sui
finanziari per i quali si temono i contraccolpi della crisi del
gigante delle pipeline Usa El Paso.
((Marina Ciaramidaro, in redazione Milano Stefano Rebaudo
 
da Repubblica:

Nuovo messaggio del presidente americano sull'Iraq
"Disponibili a una seconda risoluzione che preveda la forza"
Bush: "La partita è finita: Saddam sarà fermato"
Secondo la Casa Bianca il rais è pronto ad usare armi chimiche

WASHINGTON - "The game is over". La partita è finita. Sono durissime, si direbbe ultimative, le nuove parole che il presidente americano George W. Bush spende sulla crisi irachena.
"Saddam - detto Bush con a fianco il segretario di stato Colin Powell - sta gettando via l'ultima chance che gli è stata data".
Dunque, se Saddam ha fatto la propria scelta, l'Onu deve farla, e il rais iracheno "sarà fermato". Il presidente degli Stati Uniti si dice anche favorevole a una nuova risoluzione delle Nazioni Unite, ma ad una condizione: che essa "mostri determinazione e preveda l'uso della forza".
Insomma, se una seconda risoluzione ci deve essere, essa dovrà essere praticamente un ultimatum a Bagdad: "Il Consiglio di Sicurezza - avverte Bush - non deve fare marcia indietro rispetto alle sue precedenti richieste, quando queste richieste vengono sfidate e messe in ridicolo da un dittatore".
Così gli Usa saranno favorevoli e appoggeranno una nuova risoluzione che dica con chiarezza che l'Onu sostiene le sue precedenti richieste", e solo in questo modo - è sempre Bush a dirlo - il Palazzo di vetro dimostrerà "che le sue parole contano qualcosa".
Il presidente americano si è congratulato con Powell, che ieri al consiglio di sicurezza ha fatto una presentazione "accurata e possente" delle prove contro l'Iraq. E infine ha lanciato l'allarme armi chimiche: secondo la Casa Bianca, infatti, il rais avrebbe già autorizzato i suoi generali ad usare armi di sterminio in caso di conflitto.

(6 febbraio 2003)
 
Dal sito del Corriere della Sera:

L'Iraq dice no ai caschi blu dell'Onu
«Non dubitiamo» delle buone intenzioni, dice il ministro degli esteri di Bagdad «ma il piano rientra in una logica di guerra»

BAGDAD - La prima reazione irachena al piano franco-tedesco è un «no» al dispiegamento di caschi blu e di forze internazionali sul territorio iracheno, ovvero all'idea di «disarmo pacifico». Lo dice in un’intervista al quotidiano arabo Al Hayat il ministro degli Esteri iracheno Naji Sabri.

Nell’intervista al quotidiano arabo (citato dallo spagnolo El Mundo), Sabri spiega: «Siamo stati informati nei dettagli di questo piano, ma nessun iracheno accetterà il dispiegamento di forze internazionali».
Il piano, o il disegno franco-tedesco , già bocciato dagli Usa, incontra quindi un nuovo no e questa volta proprio dalle autorità irachene. E Sabri incalza aprendo a Francia e Germania proprio mentre chiude al loro piano: «Non dubitiamo che alcune forze internazionali stiano cercando di opporsi alla logica di guerra e di aggressione però pensiamo che la presentazione di questo piano rientri, di fatto, in una logica di guerra».
Ieri il ministro della difesa tedesco Peter Struck aveva precisato che il piano, in ogni caso, non prevede l’utilizzo di «migliaia» di caschi blu. Una sottolineatura del fatto che il vero fulcro dell’iniziativa starebbe nel rafforzamento delle ispezioni e non nell’invio in Iraq di una forza internazionale.

11 febbraio 200
 
flashhh ha scritto:
Seashore ha scritto:
fo64 ha scritto:
Seashore ha scritto:
....
ciò che fa ora l'America
è più una difesa che un attacco vero e proprio,
e oltre a difendere sè stessa difende anche gli alleati.
dovremmo solo ringraziare

grazie america che ci difendi ...........sono commosso....... da chi ancora lo devo capire che siamo ancora nel medio evo questo l'ho capito :sad: :sad:
 

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